(è tutto da vedere, ma guardare dal minuto 3 e 30 secondi

Cheguevara wrote: Vignetta a parte, la tenuta al guinzaglio dei soci io non la vedo come una presa di coscienza della loro consistenza morale, di cui alla Giorgia non interessa una beata mazza:Non è un problema morale ma di competenza, e soprattutto di immagine (tutti e due spesso fanno e dicono cose che sarebbe meglio evitare).
Cheguevara wrote: Non so se sia questo il caso, certo che ovunque, e in questo Paese in particolare, la salita sul carro del vincitore è una grossa tentazione per la gente che non ha la schiena dritta.Io lei non l'ho votata, ma ai miei occhi ha due grossi punti a favore: essere la prima donna premier (che per me significa poco, perché ho conosciuto donne veramente str**ze) e venire dalla classe lavoratrice (un aspetto che è forse più rivoluzionario rispetto al genere, e che pochi hanno notato). Ho però dei dubbi che riuscirà a risolvere i problemi in cui ci troviamo, che è quel che più conta
wrote:Se si è notato, tanti che prima criticavano Meloni, ora che sta andando al potere sono più accomodanti verso di lei (viva il servilismo). E un giudice ha deciso di mandare a processo Saviano per quello che ha detto alla Meloni due anni fa:Non credo che sia una concessione dovuta alla vittoria del centrodestra. Più che altro alla lentezza e superficialità della giustizia italiana (una denuncia del genere non si doveva neanche considerare, dal principio).
Cheguevara wrote: Vogliamo veramente farci ridere dietro da mezzo mondo?Lo stanno facendo da più di vent'anni: a causa sua, gli italiani all'estero venivano pesantemente perculati (come se non bastassero già altre cose). E questo lo so per esperienza personale.
M.T.oggi, wrote: Lo stanno facendo da più di vent'anni: a causa sua, gli italiani all'estero venivano pesantemente perculati (come se non bastassero già altre cose). E questo lo so per esperienza personale.Lo ricordo bene, hanno fatto storia le risatine della Merkel e Sarkozy. Ma dal 2011 a oggi la sua assenza dalle scene internazionali aveva giovato alla nostra immagine. Ora pare che si ricominci, con in più nel soggetto quello che appare come stato confusionale. Se si ritirasse definitivamente in una delle sue lussuose magioni, magari accudito da una legione di giovani badanti, in attesa della dipartita finale, sarebbe meglio per tutti, lui compreso. Il problema è che, come si dice dalle mie parti, cummannà è meglio che fottere: se l'antico proverbio è valido per le persone in piena forma, figurarsi per mister pompetta, come lo chiamano alcuni: tolto il comando, nulla gli rimane. In definitiva, se non fosse lo sdegno, farebbe pena.
Cheguevara wrote: @Silverwillow Cara Silver, mi tocca essere in disaccordo, ancora una volta, sulla Giorgia nazionale e nazionalista: l'unico lavoro che mi risulta lei abbia mai fatto è stato quello di fare politica, a partire dall'adolescenza militante nel FUAN.Non è propriamente un disaccordo, perché io della Meloni so troppo poco. Non l'ho mai considerata a livello politico (nel senso che non pensavo arrivasse mai a diventare premier) quindi mi sto informando solo ora. Ma più del passato politico, in questi giorni è uscito un passato personale. Pare che da ragazza abbia fatto la baby-sitter e la cameriera.
Silverwillow wrote: Finora ha continuato sulla linea del governo Draghi, e mi aspetto che continui a farlo, perché aldilà delle idee di partito, l'Italia non può cambiare schieramenti e alleanze da un giorno all'altro
dyskolos wrote: Poi loro vanno al governo e che fanno? Cercano Draghi, un non-eletto.E' la famosa coerenza di iosonogiorgia.
M.T. wrote: Esco da discorso politica. Sto osservando i libri che escono per bambini (6-11 anni) per capire storie e linguaggio che si usano per essi; a quella stessa età, io leggevo i libri di Verne, London, Dumas, Kipling. Ero io che ero un'anomalia oppure c'è qualcosa di strano nelle letture che vengono proposte ai piccoli d'oggi?
Cheguevara wrote: e poi Salgariho letto tutta la saga di Sandokan alle medie. Per la disperazione della prof d'italiano che voleva che smettessi di leggerla
Cheguevara wrote: E poi i fumetti, dall'immortale Tex Willer a TopolinoLetti sempre alle elementari, per poi passare verso la fine di esse e inizio medie a Dylan Dog (anche se questo fumetto lo leggevo quando me lo passavano).
Cheguevara wrote: I cartoni animati di Walt Disney li andavo a vedere al cinema la domenica mattina.Io li vedevo in videocassetta.
Cheguevara wrote: Oggi bambini e ragazzini sono indirizzati dai cartoni proposti dalle tv, non più frutto di migliaia di disegni a mano, ma costruiti a computer, e quei personaggi li cercano, e trovano, in molti libricini commercializzati per la bisogna.Mi capita alle volte di vedere i disegni dei cartoni animati per le nuove generazioni nelle pubblicità: mi sembrano così freddi e impersonali.
Cheguevara wrote: Mi resta tutto scolpito nella memoria, mentre quei due o tre libri al mese che leggo oggi svaniscono nel giro di poco tempo.Mi è capitato di fare un confronto tra la fantascienza di adesso e quella di qualche decennio fa; non ho letto molto del genere, ma non c'è paragone tra passato e presente, il primo vince. Ho confrontato Maze Runner - Il labirinto con Il gioco di Ender: il secondo è di un'altra categoria.
Cheguevara wrote: O forse no, forse sono solo un vecchio nostalgico.Mi sa che siamo in due.
dyskolos wrote: È giusto quello che dici, però la destra da anni rompe gli zebedei con la storia dei governi eletti, cioè formati solo da politici eletti.Questa è classica propaganda politica puramente ideologica e senza basi concrete. Quando però ti ritrovi a capo di un governo, e ti rendi conto che tutto ciò che succederà in Italia nei prossimi cinque anni sarà giudicato una tua responsabilità (più di frequente una tua colpa) allora ci pensi su meglio. È di oggi una intervista della Meloni che dice più o meno "Io ci metto la faccia, quindi voglio solo il meglio per questo governo". La coerenza, in questo caso, è meglio che non ci sia, perché vorrebbe dire rischiare di mettere al governo persone poco capaci solo per puntiglio o per alleanze politiche. Se non hanno i politici adatti, molto meglio che scelgano dei tecnici, anche a rischio di contraddirsi.
M.T. wrote: Esco da discorso politica. Sto osservando i libri che escono per bambini (6-11 anni) per capire storie e linguaggio che si usano per essi; a quella stessa età, io leggevo i libri di Verne, London, Dumas, Kipling. Ero io che ero un'anomalia oppure c'è qualcosa di strano nelle letture che vengono proposte ai piccoli d'oggi?Con me sfondi una porta aperta
Silverwillow wrote: Io già dalla quinta elementare leggevo libri per adulti, che parlavano di tradimenti, infanticidi, guerre, favelas.Considera che in uno dei primi fantasy che ho letto (il primo risale a quando non avevo ancora nove anni) si mostrava uno stupro (La conquista dello scettro di Donaldson) e il protagonista (che non era affatto un eroe) era un emarginato lebbroso che non fa nulla per essere amato (altro che certi fantasy adolescenziali di adesso).
Silverwillow wrote: Comunque Verne, London, Dickens, Salgari, ecc. sono del tutto adatti a dei bambini.Ho perso il conto di quante volte ho letto Zanna Bianca e I tre moschettieri. Alle medie, oltre a leggere Salgari, ho letto Hemingway: mi sembrava una cosa normale. Ma non erano in tanti a leggere.
Silverwillow wrote: ma gli vengono proposti libri infantili e sicuri per "proteggerlo". È un'assurdità.Anche per me è assurdo. Potrei diventare polemico a fare certe affermazioni, ma li vogliono far crescere dei mentecatti? Limitiamo le loro letture e poi su internet possono vedere di tutto? Contraddizioni dell'educazione.
M.T. wrote: Limitiamo le loro letture e poi su internet possono vedere di tutto? Contraddizioni dell'educazione.Qui entriamo in un altro campo: quello di genitori che vivono attaccati ai loro smartphone e, purché i bambini non rompano, li lasciano guardare ciò che gli pare sui pc o sui telefonini. Già, perché a 10-11 anni la maggior parte dei bambini ha accesso a internet tramite smartphone o pc. Guardare, sempre guardare, niente leggere, poco pensare. Che ne sarà di queste nuove generazioni? La quasi totale assenza della memoria del passato sarà forse compensata dall'attitudine ai sistemi informatici? Uno dei miei nipoti, a cinque anni, accende la tv, poi con l'altro telecomando va su Netflix e sceglie i cartoni da guardare, e questo lo fa già da un paio di anni. Da noi c'è sempre qualcuno che sorveglia e pone stretti limiti anche al tempo davanti alla tv, ma non so quanti facciano altrettanto. E' il mondo di oggi, bellezza.
M.T. wrote: Considera che in uno dei primi fantasy che ho letto (il primo risale a quando non avevo ancora nove anni) si mostrava uno stupro (La conquista dello scettro di Donaldson) e il protagonista (che non era affatto un eroe) era un emarginato lebbroso che non fa nulla per essere amato (altro che certi fantasy adolescenziali di adesso).Nella mia biblioteca cittadina, hanno messo tutti i fantasy in una sezione a parte, quindi l'ultima volta in cui ne ho cercato uno mi sembrava di infiltrarmi in un settore non mio.
Cheguevara wrote: Già, perché a 10-11 anni la maggior parte dei bambini ha accesso a internet tramite smartphone o pc. Guardare, sempre guardare, niente leggere, poco pensare. Che ne sarà di queste nuove generazioni?Lo vedo anch'io, purtroppo. Ho dei nipoti attaccati da anni allo smartphone o al tablet (guai a regalargli un libro, quasi te lo tirano dietro), ma appena sorge un problema nella vita vera vanno in crisi. Non dà buone prospettive per il futuro.
ivalibri wrote: Premio Nobel per la letteratura a Annie Ernaux!Sembra una scrittrice interessante. Io purtroppo non ho mai letto niente di suo, ma metto i suoi libri in lista di lettura
Una scrittrice che apprezzo molto.
Cheguevara wrote: Qui entriamo in un altro campo: quello di genitori che vivono attaccati ai loro smartphone e, purché i bambini non rompano, li lasciano guardare ciò che gli pare sui pc o sui telefonini.Quando non c'era internet, i bambini venivano messi davanti alla tv, permettendogli di vedere di tutto.
Cheguevara wrote: Da noi c'è sempre qualcuno che sorveglia e pone stretti limiti anche al tempo davanti alla tv, ma non so quanti facciano altrettanto.Giusto, ma come dici tu, in quanti lo fanno? Era così anche quando ero piccolo. Faccio un esempio: ho visto l'anime di Ken il guerriero che ero alle superiori, ma un mio amico già lo vedeva che era alle elementari. Fosse stato solo questo: a quella età già vedeva film come Nightmare o Venerdì 13.
Silverwillow wrote: Nella mia biblioteca cittadina, hanno messo tutti i fantasy in una sezione a parte, quindi l'ultima volta in cui ne ho cercato uno mi sembrava di infiltrarmi in un settore non mio.Probabilmente lo hanno messo in una sezione a parte per una questione di praticità, come succede per la fantascienza o i gialli.
Fatico in generale a comprendere la divisione, perché per me dai dieci anni in su un bambino è in grado di leggere e capire quasi qualsiasi cosa, compresi i classici, mentre un adulto può benissimo apprezzare anche il fantasy, senza doversi sentire infantile.
M.T. wrote: Faccio un esempio: ho visto l'anime di Ken il guerriero che ero alle superiori, ma un mio amico già lo vedeva che era alle elementari. Fosse stato solo questo: a quella età già vedeva film come Nightmare o Venerdì 13.Io alle superiori, se c'era un film che volevo vedere e finiva dopo le 22.30, avevo mio padre che veniva ogni 5 minuti a controllare. In pratica non riuscivo mai a vedere film horror o vietati ai minori di 14 anni, ma pensandoci ora non mi sono persa granché. Non ne avevo bisogno, perché (a parte mia sorella e le sue saltuarie velleità censorie) nessuno controllava le mie letture. Se leggevo stavo tranquilla in camera per ore e non disturbavo, quindi erano tutti contenti.
M.T. wrote: Probabilmente lo hanno messo in una sezione a parte per una questione di praticità, come succede per la fantascienza o i gialli.No, niente questioni di praticità, la sezione fantasy è stata apertamente riservata ai ragazzi (ci sono entrata, anni fa, e c'erano solo ragazzini minorenni). La saga di Malazan l'avevo iniziata ma in effetti non l'ho mai capita nemmeno io. E non perché tratti temi difficili, ma perché è proprio complicata di suo
Silverwillow wrote: No, niente questioni di praticità, la sezione fantasy è stata apertamente riservata ai ragazzi (ci sono entrata, anni fa, e c'erano solo ragazzini minorenni).Allora questo riporta a un discorso lungo. Un po' è così anche per la fantascienza: ora ci sono i vari Maze Runner o Divergent, mentre anni fa c'erano gli Ender, i Dune, la Fondazione. Mi sa che hanno fatto un decreto semplificazione pure su questi generi
M.T. wrote: Sto osservando i libri che escono per bambini (6-11 anni) per capire storie e linguaggio che si usano per essi; a quella stessa età, io leggevo i libri di Verne, London, Dumas, Kipling.Vale anche per me, anche se il primo fantasy che ho letto e riletto è stato l'Iliade.
bwv582 wrote: Vale anche per me, anche se il primo fantasy che ho letto e riletto è stato l'Iliade.Ora che mi ci fai pensare, se devo essere sincero i primi fantasy che ho letto sono stati i miti greci e l'Odissea (logicamente non era la versione integrale![]()
bwv582 wrote: Comunque con libri per bambini intendi tutti i libri per bambini oppure ciò che resta togliendo pubblicazioni di gamer, youtuber e altra roba così?Intendo propri i libri; le pubblicazioni di gamer, youtuber, ecc non li ho considerati.
Cheguevara wrote: Nel frattempo, la moderata prossima premier manda, assieme a Trump, messaggi di sostegno e solidarietà al partito spagnolo di ultradestra, in nome di una auspicata "Europa dei patrioti", definizione che qualsiasi persona di buonsenso definirebbe un ossimoro.Sulle singole cariche è difficile discutere, visto che non c'è ancora un governo. Ma ho seguito il discorso a Vox, e al di là dei contenuti mi pare che i toni della futura premier siano molto cambiati rispetto all'ultimo intervento che ricordo. Molte affermazioni sono ambigue (anche il finale: viva la Spagna, viva l'Italia, viva l'Europa dei patrioti), ma mi pare che per ora stia tenendo un basso profilo. Posso solo sperare che la nuova responsabilità la induca a riflettere sulle proprie idee più estreme e a cercare un compromesso che accontenti la maggioranza. Governare è diverso dallo stare all'opposizione e criticare quel che ti pare, richiede tutt'altro spirito, prima di tutto costruttivo e selettivo, anche verso gli alleati.
Cheguevara wrote: Intanto il conflitto in Ucraina subisce un'escalation, rendendo quella della la terza guerra mondiale un'ipotesi sempre meno fantasiosa, e le famiglie e le imprese italiano si impoveriscono ogni giorno di più.L'escalation in teoria c'è da otto mesi, ma non cambia mai niente. Ci sono sempre accuse e controaccuse, e frasi tipo "se fate questo, allora si oltrepassa la linea rossa e ci saranno conseguenze" ma alla fine non succede mai, perché è palese che non conviene a nessuno. Sembra di stare all'asilo. I problemi economici invece sono più concreti (anche se dipendono più dalla speculazione che dalla guerra) e stiamo a vedere se la destra al potere riuscirà a risolverli, e anche a ritagliarsi uno spazio di autorità in Europa. Se ci riesce, sarò la prima ad applaudire, senza pregiudizi