Silverwillow wrote: Ma già l'ambiguità del condannare l'invasione e al tempo stesso temere che l'invasore se ne vada mi pare meno scontata. Significa che perlomeno si è creata una certa stabilità (cosa che l'Afghanistan non aveva mai avuto negli ultimi decenni) e che la presenza occidentale era ritenuta un male minore.No, no... mi devo essere spiegata male. La gente non la ritiene un male minore, ma dopo 20 anni di occupazione si erano creati degli equilibri politici, lasciare il paese nel momento in cui è stato fatto dopo gli ultimi sanguinosi combattimenti in cui i talebani hanno avuto la meglio significava lasciare il vuoto per il definitivo cambio di regime.
Dopo una lunga e logorante guerra se ci si ritira si lascia per forza il territorio in una situazione di instabilità e di pericolo. Prova a immaginare la stessa cosa in Ucraina. Immagina una lunga guerra e occupazione russa e poi un ritiro nel momento in cui c'è una forte instabilità che fa magari salire al potere un partito di estrema destra, cosa penserebbe la gente?
Silverwillow wrote: quel che ho letto mi pare poi che bombardamenti e morti di civili siano avvenuti soprattutto nei primi anni, quindi tra un'intervista fatta dieci o vent'anni fa e una fatta l'anno scorso i pareri possono essere cambiati.Questo non mi risulta. Anzi, c'è stata una recrudescenza di bombardamenti e violenza proprio nel 2021.
Silverwillow wrote: ma qualche associazione per la non-violenza proponeva una marcia della pace che arrivi fino a Mosca, e che raccolga milioni di persone.Questa mi pare una bella idea. Io avevo sentito parlare di marcia fino a Kiev e in effetti alcuni pacifisti hanno cercato di farlo, in contatto con le associazioni pacifiste ucraine (sì, esistono anche loro sebbene non siano mai sotto i riflettori della stampa nostrana) ma ci sono problemi logistici non da poco e si rischia di interferire con i movimenti dei profughi in un senso e nell'altro. Arrivare fino a Mosca pone problemi ancora maggiori perché si dovrebbe attraversare l'Ucraina (e non la parte in pace, ma quella in cui ci sono i combattimenti) e inoltre attualmente è difficile ottenere un visto per entrare in Russia.
Silverwillow wrote: Vale anche per le manifestazioni pacifiste contro il nostro governo, che non può fare niente per imporre a forza la pace. Manifestare solidarietà all'Ucraina però mi pare utileSono d'accordo sul manifestare solidarietà, ma come ben sai non sulla prima parte di ciò che dici. Ma non mi ripeterò.
Cheguevara wrote: La ferocia delle truppe russe nei confronti dei civili, sempre e ovunque, non può essere una somma di infelici coincidenze, ma è una caratteristica, dai tempi della seconda guerra mondiale: non dimentichiamo le violenze, gli stupri e le esecuzioni sommarie nella Germania conquistata.Allora, a me va bene discutere se questo sia vero attualmente, cosa che non possiamo appurare con certezza e che sapremo probabilmente a guerre finita, ma leggere che sarebbe una loro caratteristica intrinseca, vi prego, no, non si può sentire. Non abbassiamo il livello della discussione. Certe affermazioni sulla seconda guerra mondiale sono illeggibili.
Tanto per cominciare in qualsiasi guerra passata gli uomini arruolati non potevano certo rifiutare di combattere e se lo facevano venivano fucilati. Ma non solo in Russia, dappertutto.
Poi leggere che i russi sono stati crudeli con i tedeschi mi fa davvero rabbia. Con il trattamento che hanno subito da loro: violenze inaudite, rappresaglie feroci su chiunque, bambini, donne, anziani. Il passaggio tedesco nei villaggi dell'attuale Ucraina e Bielorussia consisteva prima nell'uccidere (e non parliamo del trattamento riservato ai condannati e ai cadaveri) e poi nel dare fuoco a tutto. Molti bambini venivano deportati in Germania e ridotti a schiavi e i più piccoli morivano per le trasfusioni di sangue che venivano fatte ai feriti perché si credeva che il sangue dei più piccini facesse bene.
Vi consiglio la lettura di La guerre non ha un volto di donna e de Gli ulteriori testimoni di Svetlana Aleksievič per farvi un'idea di cosa sto parlando. Nella seconda guerra mondiale sono morti 26 milioni di russi tra soldati e civili, una cifra ai limiti dell'immaginazione. Le vittime militari tedesche sono state 5 milioni e 2 milioni i civili, che pure sono cifre mostruose ma che pure indicano una grande differenza.