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Premessa: per quanto la poesia sia bistrattata (e poco letta), mai sottovalutare il potere e la dolcezza di una poesia regalata. Però no, non si tratta di scegliere una poesia e regalarla così, tutta intera e in un solo momento… così sono capaci tutti!
Propongo due modalità di poesia-regalo che personalmente ho utilizzato spesso e spero possano stuzzicare la fantasia di qualcuno (ora c’è Natale, ma i compleanni o gli anniversari sono date che si prestano per questo tipo di regalo che, volendo, potrebbe sostituire oggetti che saranno di sicuro meno ‘personalizzati’). Chi avesse altre idee per regalare una poesia lo scriva sotto. Buon lavoro, se vi va.
I° idea: la Blackout Poetry.
è una tecnica di scrittura creativa (ora spesso utilizzata nelle scuole per avvicinare i ragazzi alla poesia come "creatori" e non solo come lettori). Tecnicamente consiste nel creare pensieri/poesie mediante l'annerimento con la matita di tutte le parole che NON ci interessano in una pagina presa a caso da un libro. Rimarranno solo le parole che ci hanno attirato, colpito, interessato... e che, nella sequenza in cui le trovate, e senza nessuna aggiunta di altre parole, dovrebbero formare la nostra poesia-pensiero a cui poi possiamo anche dare un titolo. Ci si può lasciare andare completamente all'ispirazione o partire cercando parole per un determinato tema o una persona. Inoltre non ha importanza quale libro si scelga, potenzialmente va bene tutto, anche un articolo di giornale.Vi faccio un piccolo esempio con un "pensieropoesia" scritto per mia figlia e tratto da una pagina de "La prima sorsata di birra" di P. Delerm, di cui per comodità ricopio solo la parte che contiene le parole che ho scelto e che trascrivo in maiuscolo, le altre immaginatele annerite dalla matita: ..."Ma un maglione nuovo: scegliere il NUOVO FUOCO che comincia a spegnersi. Sul VERDE? Un verde irlanda, pisello secco, nebbioso, whisky ruvido selvatico e solitario come i campi di torba, l'ERBA falciata. Sul rossiccio? Ce ne sono tante gradazioni, chiome da ofeli, DESIDERIO DI merenda come prima, pane burro e marmellata, BOSCHI soprattutto, rossiccio del suolo, DEL CIELO, inafferrabili odori di sagre paesane e di legno, di funghi e d'acqua. E perché non sul grezzo? Un maglione a grosse trecce come se qualcuno avesse ancora IL TEMPO di sferruzzare PER TE. un maglione ampio: il corpo SPARIRA', diventeremo la stagione"... che diventa: ("Marta") - Nuovo fuoco/verde erba/desiderio di boschi/del cielo./ Il tempo per te sparirà.
È una tecnica entusiasmante, provare per credere, e chi riceverà il pensiero (insieme alla fotocopia della pagina originale) sentirà che gli avete donato un pensiero fatto apposta per lui/lei.
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II° idea: poesia regalata a rate (per esempio chi volesse fare un calendario dell’Avvento diverso dal solito, potrebbe sfruttare questa idea, ma in generale va bene in qualsiasi momento per creare attesa, incuriosire): si prende il testo di una poesia che abbia il giusto significato per noi in una determinata situazione e si spezzetta, letteralmente: si ritagliano le parole del testo fotocopiato (parole singole o a gruppi di due/tre/quattro a seconda della lunghezza della poesia e di quanti giorni si vuol fare durare questa “donazione a rate” -per un calendario dell’avvento saranno 24, ovviamente), ogni parola o gruppo di parola può essere incartata o messa in una scatolina (io una volta ho usato le bustine vuote del te), ma anche no, e quindi consegnata (una ogni giorno o una ogni settimana… come si vuole), seguendo l’ordine del testo o anche no (così è più difficile per chi riceve risalire alla poesia prima di avere tutte le parole). E allora dai: scrivete, ritagliate, regalate!
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Vorrei proporre, oltre ai due modi di cui ho parlato in apertura di questo topic, un altro modo per “regalare” una poesia, anche se in questo caso non si sa a chi andrà il regalo. Si tratta più che altro di una sorta di "guerrilla poetica", una diffusione un po' clandestina della poesia, con il solo scopo di portare un attimo inaspettato di poesia, appunto, a qualcuno anche se non sapremo mai a chi. Si tratta di lasciare un foglio con scritta una poesia (con l’indicazione dell’autore e del libro da cui è stata copiata) dentro ai libri della biblioteca quando li restituiamo dopo averli letti. In questo modo, se tutto va come deve andare, chi prenderà quel libro dopo di noi troverà la poesia (l'idea io la metto in pratica da un po' di tempo, dopo avere a mia volta tovato in un libro della bibliotaca un bigliettino con una frase incoraggiante). Ci sono tre possibili scenari:
1- il nuovo lettore non noterà la poesia e butterà via il foglio senza leggerlo
2- il nuovo lettore leggerà la poesia e dirà “Ma che roba è?” e userà il retro del foglio per la lista della spesa
3- (e a me interessa questo, ovviamente) il nuovo lettore leggerà la poesia (possibilmente una poesia che non inviti al suicidio…) e penserà: “Ma che cosa strana/magica/singolare ecc… mi è capitata oggi! Queste parole fanno proprio al caso mio! Voglio leggere altre poesie di questo autore. Questa cosa mi ha messo di buonumore/adesso esco/telefono/ vado… ecc.ecc".
P.S. Ho visto troppi film? (un po’ sì…

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Chiarimento al commento precedente: intendevo scrivere una poesia non mia ovviamente, o di chi in generale metterebbe il foglio, una poesia di un autore e il libro da dove è stato tratto per dare modo eventualmente di leggere altro, ma tutto in modo assolutamente anonimo; comunque si possono attaccare poesie nelle bacheche condominiali, o sui cartelli pubblicitari, lasciarle nei cestini delle biciclette: io preferisco il pezzo di carta reale perché è un'irruzione tangibile della poesia nella quotidianità, ma ben venga anche nelle mail, come dici tu... a quelli che mandano messaggi pubblicitari, sì, ottima idea
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Sono ancora qui con poesie da regalare (sono fissata, sorry!): su un foglio quadrato ricopiare tante volte (fronte e retro) una poesia breve ma significativa per la persona a cui verrà regalata. Poi con quel foglio fare un origami (conviene sceglierne uno semplice). È di effetto anche con una singola frase.
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Mi contraddico un po' e aggiungo che tutto sommato una poesia in regalo va benissimo anche semplicemente scrivendola su un foglio, la classica pagina insomma. Poi se quella pagina verrà regalata ad altri, o persa o buttata, pazienza, non ha importanza (si spera di non saperlo mai!

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Ci si può inventare il PacchettoPoesia:
scovate un tot (7 per fare una settimana, o 10 per fare un contdown, o quante ne preferite) di poesie d’amore, o di speranza o avventurose o folli, insomma, l’emozione che volete regalare, e stampatele su un cartoncino e poi ritagliatele una per una; trovate (o fate o decorate o cucite) una piccola scatola o un sacchetto di stoffa e mettete lì le poesie ritagliate. Ecco fatto il PacchettoPoesia da regalare.
P.S. non regalate la scatolina a una lei, se pensate che lei si stia aspettando un anello… casomai regalategliele insieme all’anello!
