Commento:
viewtopic.php?f=8&t=127&p=76925#p76925
Traccia n. 1: "lettere ritrovate"
Non avendo capito benissimo se fosse necessario, l'ho iniziato proprio con l'incipit dato come traccia.
Povero micino...
Dopo vent'anni, un uomo torna nel paese natale per il funerale di un parente. I nuovi proprietari della casa di famiglia gli consegnano alcune lettere ancora sigillate, ritrovate in un'intercapedine del muro.
Aperta la prima, si siede e chiede un bicchiere d'acqua.
Dal gesto sembra avere voglia di strappare la lettera ma, a una seconda lettura, decide di ripiegarla e appoggiarla sul tavolo, mentre lui si gratta la testa in modo plateale.
«Posso chiedere se c'è qualcosa che non va?»
«Si tratta di una lettera di mio zio, in cui di sicuro farnetica, forse in preda a qualche demenza senile non diagnosticata.» La indica. «Dice che ha studiato i gatti per anni e ha le prove di un piano di conquista del mondo.»
«Conquista? Di chi?»
«Dei gatti. Ha iniziato ad analizzare il ruolo dei gatti dell'antichità e le tante segnalazioni di comportamenti insoliti allorquando sono divenuti animali da compagnia. La sua teoria, riassunta in breve, prevede che siano in grado di capire il linguaggio umano e che stiano colonizzando le case di tutti gli uomini per controllarli e garantire il predominio della loro specie sulle altre.»
«Ma no, non ci credo.»
«Nemmeno io, ma dice proprio così.» L'uomo ne apre un'altra e inizia a leggerla a mente. «Ecco, qua dice che ora sono nella fase in cui si servono degli uomini come proprio mezzo di sostentamento, condizionando il loro comportamento con atteggiamenti atti a ricevere muta approvazione.» Farfuglia qualcosa di incomprensibile. «Quando un gatto si addormenta in pose insolite, quando gioca o quando cerca attenzione, in altre parole sta cercando il livello di condizionamento delle persone. Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto e le interazioni social degli esseri umani e le usa come metro di giudizio per vedere il grado di penetrazione nelle loro menti.»
«Quindi i gatti sono coscienti dell'esistenza di gruppi e gruppi Facebook in cui circolano le più svariate foto di essi stessi, con l'intento di suscitare adorazione.»
«Esatto, proprio questo.» L'uomo annuisce e continua a scorrere tra le righe. «Inoltre rivela che gli stessi gatti mirano a utilizzare gli oggetti elettronici per fondersi nelle nostre comunicazioni e vedere le reazioni di altri uomini al loro comportamento. Il tutto per entrare, passo dopo passo, nell'élite di predominio del mondo.»
«Tuo zio vaneggia.»
«Lo credo anch'io.» L'uomo apre uno dei fogli e lo punzecchia con il dorso della mano, con scherno. «I gatti... suvvia! La prossima teoria quale sarà, i cani cercano di mandare a combattere soldati umani per il predominio sul territorio dopo averli aggirati con la loro apparente fedeltà incondizionata?»
«Assurdo... Non ho aperto queste lettere per rispetto del legittimo proprietario ma, ne avessi saputo il contenuto, le avrei violate volentieri per farne carta straccia!»
«E avresti fatto bene!» L'uomo ride di gusto, seguito dal nuovo proprietario. «Pensa a divulgare queste teorie. Ci riderebbero dietro anche i bambini dell'asilo!»
«Hai ragione!» Gli fa eco l'altro.
«Sapete troppo...»
Quella voce, poco più di un sussurro o un gemito, risulta appena percettibile tra le risate collettive.
«Hai detto qualcosa?» Chiede l'uomo.
«No, no,» il nuovo proprietario si asciuga le lacrime e si ricompone. «Di certo non ne sarei stato capace, ora.»
«Voi sapete troppo, come quell'altro che ci ha studiato di nascosto per tutto questo tempo.»
«C'è qualcuno di là?» L'uomo indica un'altra stanza.
«No, c'è solo il gatto.» Risponde con naturalezza il nuovo proprietario.
Intanto il felino arriva nella loro stanza e incede con passo felpato. Si ferma, si siede sulle zampe posteriori e lecca l'anteriore destra, mentre la passa sopra al proprio orecchio a ritmo cadenzato.
«Guarda, parli del gatto e spunta la coda, si potrebbe dire.»
«Hai ragione.»
«Ho detto che voi sapete troppe cose,» il micio si ferma e si rimette in piedi, «non possiamo permettere che queste idee si diffondano e prendano piede. È bastato già quell'uomo che ci ha studiato di nascosto.»
La voce è bassa e sembra provenire proprio dal gatto che, da parte sua, cammina con lentezza verso i due sul tavolo.
«Pensa, adesso credo che sia il gatto a parlare.»
L'uomo, però, non ha voglia di scherzare, soprattutto quando arriva a leggere che i gatti comprendono il linguaggio umano.
«Non possiamo permettere che questa cosa sfugga di mano...» ripete.
Il gatto emette un acuto miagolio e, dalle finestre aperte, entrano altri gatti, tutti dello stesso colore nero di quello del nuovo proprietario e tutti in piedi a file serrate, una buia falange felina pronta ad attaccare.
«Mi spiace, ma queste informazioni non devono uscire da qui.» Il gatto del proprietario, in testa a quell'esercito, si avvicina ai due. «È stato bello esserti amico, ma a un certo punto occorre sacrificare quello a cui si tiene per un bene superiore. È una cosa che ci avete insegnato voi.»
Un momento di silenzio.
Proprio il felino in testa emette un altro acuto miagolio a cui segue l'attacco di un'orda di gatti impazzita contro i due. Corrono da ogni parte, saltano da un punto all'altro e passano in ogni centimetro del loro corpo, avendo cura di non ferirli per non ricondurre eventuali lesioni proprio all'azione degli stessi mici. Solo uno di loro, più grosso e in disparte fino a quel momento, salta nel mucchio e con un'unica unghiata trancia la carotide, prima all'uno, poi all'altro uomo.
Non riescono a emettere un suono, i due si ritrovano incoscienti nel giro di pochi minuti, mentre la falange della morte esce di scatto dalle finestre, così com'è entrata. Alcuni di loro afferrano le lettere con la bocca per portarle lontano, mentre nella stanza resta solo il gatto di casa. Questo, da parte sua, abbassa un attimo le orecchie nei confronti del vecchio amico, poi, dopo aver scosso la testa, inizia a ripulirsi tra colpi di lingua e zampe.
Sa di doversi far trovare innocente e ordinato, magari impaurito, al momento delle forze dell'ordine.
Gli agenti, allertati da un vicino che non vede il proprietario da giorni, arrivano e aprono la porta a forza, prima di ritrovarsi di fronte ai due uomini sgozzati.
Tra loro, un tenero gatto nero che implora qualcosa, mentre miagola in direzione dei due, come si rendesse conto di aver perso qualcuno di importante.
«Povero micino...» un poliziotto si lascia intenerire e gli accarezza la testa, «magari avrai fame e sete, non posso lasciarti così.»
Vede che lo conduce in cucina, così l'agente lo segue e rimedia una manciata di crocchette e dell'acqua fresca, pronte da versare in un apposito contenitore a terra.
«Ecco,» resta per un po' a guardarlo. «Adesso, però, dobbiamo tenerti lontano per vedere cos'è successo ai tuoi padroni.»
Il gatto ricambia con delle fusa, mentre il poliziotto resta a guardarlo mangiare. In seguito, il micio si distende a terra e gli rivolge uno sguardo malinconico e grato, come solo un gatto sa fare.
L'agente non riesce a non estrarre il cellulare e immortalare quel momento.
Duplice omicidio nel centro città. Tutte le piste sono aperte, in casa è stato trovato solo un gatto - risultato poi essere del padrone di casa - che implorava la compagnia dell'uomo ed è rimasto senza bere e mangiare per due giorni. Il tutto seguito proprio dalla foto del felino colmo di gratitudine.
Così titolano i giornali. La notizia e la foto fanno il giro della rete e diventano virali; per giorni e giorni non si parla altro di quel povero cucciolotto indifeso e così legato al proprio padrone.
«Perfetto,» mormora una voce, nella penombra illuminata dalla luce di un monitor.
L'agente si volta, crede di aver sentito qualcosa ma forse si tratta di una sensazione o di una voce lontana che è arrivata fino al proprio appartamento.
Accarezza quel nuovo arrivato e riprende a girare per la rete, come se niente fosse.
Non prima di aver fatto l'ennesima foto a quel gatto così carino.
Re: [CE2025] Povero micino...
2Premetto di aver trovato divertente il racconto e valido lo spunto. Pur "padrona"(?) di una bella e benvoluta micia, trovo fastidiosi e ridicoli quei patiti dei felini che inondano i social e le chat con le prodezze delle inarrivabili bestiole e postano una marea di foto svenevoli . Ben gli sta una tragicomica presa in giro!
Quanto al testo, nell'insieme corretto, si presenta nettamente diviso in due parti: dialogo e narrazione. L'effetto è un po' statico, meglio alternarli.
Qualche notazione.
Non credo fosse necessario ripeter l'incipit della traccia, uno ad hoc penso avrebbe introdotto la storia con maggior naturalezza.
L'interlocutore andava almeno "presentato": è uno dei nuovi proprietari, ok, ma un minimo di dialogo -in cui per es. optano per il "tu" - prima di passare al contenuto delle lettere avrebbe giovato.
Il dialogo tra i due riesce un po' serrato e talvolta "didattico", cioè mira troppo chiaramente a informare il lettore
Più vivace la descrizione dell'assalto dei gatti. Qui però mi pare ci sia un salto del pov: nella loro testa, finora era del lettore
Ciao, a rileggerti!
Quanto al testo, nell'insieme corretto, si presenta nettamente diviso in due parti: dialogo e narrazione. L'effetto è un po' statico, meglio alternarli.
Qualche notazione.
Non credo fosse necessario ripeter l'incipit della traccia, uno ad hoc penso avrebbe introdotto la storia con maggior naturalezza.
Aperta la prima, si siede e chiede un bicchiere d'acqua. Dal gesto sembra avere voglia di strappare la lettera ma, a una seconda lettura, decide di ripiegarla e appoggiarla sul tavolo, mentre lui si gratta la testa in modo plateale. «Posso chiedere se c'è qualcosa che non va?» wrote:Aperta la prima, si siede e chiede un bicchiere d'acqua. Dal gesto sembra avere voglia di strappare la lettera ma, a una seconda lettura, decide di ripiegarla e appoggiarla sul tavolo, mentre lui si gratta la testa in modo plateale. «Posso chiedere se c'è qualcosa che non va?»Il soggetto è "un uomo" della prima fase, magari andava ripetuto al posto di "lui".
L'interlocutore andava almeno "presentato": è uno dei nuovi proprietari, ok, ma un minimo di dialogo -in cui per es. optano per il "tu" - prima di passare al contenuto delle lettere avrebbe giovato.
leggerla a mente wrote:cioè in silenzio?
Il dialogo tra i due riesce un po' serrato e talvolta "didattico", cioè mira troppo chiaramente a informare il lettore
Ha iniziato ad analizzare il ruolo dei gatti dell'antichità e le tante segnalazioni di comportamenti insoliti allorquando sono divenuti animali da compagnia. wrote:
«Quando un gatto si addormenta in pose insolite, quando gioca o quando cerca attenzione, in altre parole sta cercando il livello di condizionamento delle persone. Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto e le interazioni social degli esseri umani e le usa come metro di giudizio per vedere il grado di penetrazione nelle loro menti wrote:«Quando un gatto si addormenta in pose insolite, quando gioca o quando cerca attenzione, in altre parole sta cercando il livello di condizionamento delle persone. Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto e le interazioni social degli esseri umani e le usa come metro di giudizio per vedere il grado di penetrazione nelle loro mentiIl soggetto è plurale.
Più vivace la descrizione dell'assalto dei gatti. Qui però mi pare ci sia un salto del pov: nella loro testa, finora era del lettore
avendo cura di non ferirli per non ricondurre eventuali lesioni proprio all'azione degli stessi mici. wrote:Convincente la parte conclusiva: il poliziotto si converte alla svelta in perfetto gattaro!
Ciao, a rileggerti!
" ...con mano ferma ma lenta sollevò la celata. L'elmo era vuoto." (Calvino)
Pagina autrice fb: virginialess/21 Blog "Noi nonne": https.//virginialess.wordpress.com
Re: [CE2025] Povero micino...
3I gatti sono i gangster del regno animale.
S. King
S. King
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo
Sì, certo
In un ristorante, intendo
Re: [CE2025] Povero micino...
4sefora wrote: Mon Jul 28, 2025 1:13 pm Ben gli sta una tragicomica presa in giro!

Grazie anche per i molti consigli, @sefora, elaborerò il tutto con calma per migliorare il racconto, a fine contest.
NanoVetricida wrote: Mon Jul 28, 2025 2:24 pmI gatti sono i gangster del regno animale.

https://www.facebook.com/curiosamate
Re: [CE2025] Povero micino...
5bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Si tratta di una lettera di mio zio, in cui di sicuro farnetica, forse in preda a qualche demenza senile non diagnosticata.» La indica. «Dice che ha studiato i gatti per anni e ha le prove di un piano di conquista del mondo.»Non riveli a chi è indirizzata. Se fosse al nome del nipote, questi dovrebbe esprimere sorpresa per il fatto che lo zio, non solo non gliela abbia spedita, ma addirittura la abbia nascosta in casa sua...
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmIl gatto emette un acuto miagolio e, dalle finestre aperte, entrano altri gatti, tutti dello stesso colore nero di quello del nuovo proprietario e tutti in piedi a file serrate, una buia falange felina pronta ad attaccare.44 gatti in fila per 6 col resto di due?

bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmoccorre sacrificare quello a cui si tiene in privato per un bene superiore. È una cosa che ci avete insegnato voi.»Ti consiglio di aggiungere "in privato" o similare.
Un momento di silenzio.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmProprio il felino in testa emette un altro acuto miagolio a cui segue l'attacco di un'orda di gatti impazzita contro i due. Corrono da ogni parte, saltano da un punto all'altro e passano in ogni centimetro del loro corpo, avendo cura di non ferirli per non ricondurre eventuali lesioni proprio all'azione degli stessi mici. Solo uno di loro, più grosso e in disparte fino a quel momento, salta nel mucchio e con un'unica unghiata trancia la carotide, prima all'uno, poi all'altro uomo.Sorprendi il lettore! Gatti gangsters organizzati nel crimine e protesi a impadronirsi del potere sugli uomini!
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmNon riescono a emettere un suono, i due si ritrovano incoscienti nel giro di pochi minuti, mentre la falange della morte esce di scatto dalle finestre, così com'è entrata. Alcuni di loro afferrano le lettere con la bocca per portarle lontano, mentre nella stanza resta solo il gatto di casa. Questo, da parte sua, abbassa un attimo le orecchie nei confronti del vecchio amico, poi, dopo aver scosso la testa, inizia a rTi consiglio quest'altro inizio:
"I due uomini non riescono ad emettere un suono, e si ritrovano incoscienti ..."
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Povero micino...» un poliziotto si lascia intenerire e gli accarezza la testa, «magari avrai fame e sete, non posso lasciarti così.»Degna deduzione del limitato essere umano. Il pezzo fa apprezzare la scelta del titolo.
Vede che lo conduce in cucina, così l'agente lo segue e rimedia una manciata di crocchette e dell'acqua fresca, pronte da versare in un apposito contenitore a terra.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Perfetto,» mormora una voce, nella penombra illuminata dalla luce di un monitor.Bravo, @bwv582 Giovanni!
L'agente si volta, crede di aver sentito qualcosa ma forse si tratta di una sensazione o di una voce lontana che è arrivata fino al proprio appartamento.
Accarezza quel nuovo arrivato e riprende a girare per la rete, come se niente fosse.
Non prima di aver fatto l'ennesima foto a quel gatto così carino.

Lieta di rileggerti.

Amo le idee originali e tu le sai trovare!

Re: [CE2025] Povero micino...
6Poeta Zaza wrote: Thu Jul 31, 2025 8:20 pmAmo le idee originali e tu le sai trovare!Grazie, @Poeta Zaza, considero questa come una delle cose più belle che posso sentirmi dire.

Comunque, tolto il fatto che questa cosa non mi è minimamente passata nella testa,

Poeta Zaza wrote: Thu Jul 31, 2025 8:20 pmNon riveli a chi è indirizzata.farò tesoro di tutti i consigli che mi hai dati per una futura revisione del racconto. Aggiungo che quando riuscirò a mettere le mani su un pc, commenterò anche il tuo racconto.

Ti ringrazio per il commento e buon divertimento con il contest.

https://www.facebook.com/curiosamate