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Re: Agenzie letterarie, ditemi se è capitato anche a voi?

TheLondoner ha scritto: Un libro non pubblicato non è la fine del mondo, ma per chi campa di editoria un libro pubblicato in più o in meno può fare davvero la differenza. 
Il fatto è che gli scrittori sono sempre di più, e gli editori non hanno problemi a trovarne.
Se non l'hai ancora vista, ti segnalo questa interessante discussione, dove si parla dei costi reali di produzione di un libro: https://www.costruttoridimondi.org/forum/viewtopic.php?f=46&t=2124.
Gli agenti (quelli seri) guadagnano una percentuale sui guadagni degli autori (in genere il 15% sull'8% che prende l'autore), quindi per mantenersi devono piazzare libri a editori da cui ci aspetta la vendita di qualche migliaio di copie. Chi li piazza a editori sconosciuti che non fanno promozione né niente non rientrerà mai delle spese. Mettiamo che il ricavo dell'autore sia un euro a copia e che venda 200 copie in tutto (caso normale): il guadagno dell'agenzia si aggirerebbe sui 30 euro. Ma offrendo un editing a pagamento (fatto magari all'interno dell'agenzia, quindi senza spese) ne possono guadagnare 1000 subito. Comunque vada il libro, sarà un guadagno certo e molto maggiore.
TheLondoner ha scritto: senza contare che basta informarsi in un forum come questo per capire di che pasta è fatto chi gesti i servizi editoriali.
Purtroppo non tutti si informano. Le agenzie poco serie contano su questo. Alimentano le speranze di chi ha poca esperienza nel settore per guadagnare.
L'ultima agenzia che ho trovato io (trovi la discussione nel settore agenzie) mi offriva una correzione bozze gratuita (e mi è perso un buon segno), ma non so dire se avrebbero fatto lo stesso con qualcuno al suo primo libro. La richiesta di una quota fissa, dichiarata apertamente nel sito, poteva anche servire a coprire le spese, e non era costosa come un editing, ma essendo appena nati non c'era modo di stabilire la verità sui contatti vantati. Non avrei dovuto contattarli, l'ho fatto solo perché promettevano una valutazione gratuita (e stavo impazzendo per capire se il libro fosse buono o no). La valutazione era molto approfondita (chi l'ha letto ha colto sfumature che i lettori beta non avevano capito) e positiva, ma non avevo pensato al dilemma che sarebbe seguito: se qualcuno si aspetta un guadagno, c'è da fidarsi di ciò che dice?  :facepalm:

Re: Agenzie letterarie, ditemi se è capitato anche a voi?

Ciao @TheLondoner e intanto benvenuta! :ciaociao: Credo ci sia una sezione apposita per discutere sulle agenzie in genere, ma può andare bene anche qui.
TheLondoner ha scritto: Si mirava solo alla rappresentanza, ma la rappresentanza deve per forza essere fatta al prezzo di un editing, anche se non è necessario intervenire in maniera profonda ma solo superficiale. Mi viene da credere che le potenzialità dell'opera non sono mai esistite e che il complimento era fine a se stesso, o meglio, fine al raggiungimento dell'editing.
In pratica ti sei risposta da sola  :asd: Attenzione però: il fatto che questo tipo di agenzie punti a vendere servizi vari, non significa che il testo non sia valido, le due cose non sono legate. Questo secondo tipo di agenzie, come hai capito anche tu, accetta e legge volentieri tutti i manoscritti proprio per poi proporre servizi, perché è su questi che guadagna, non sulla rappresentanza (che il più delle volte non porta a nulla o a CE talmente piccole che è impossibile che le percentuali sulle vendite coprano le loro spese).
Invece il primo tipo di agenzie, che sono di solito quelle serie (e forse le uniche che valga la pena contattare) accettano testi solo se sono già a posto, o richiedono pochissimo lavoro, in modo da poterli mandare a CE importanti senza fare brutta figura. Oppure, se davvero sono interessate (perché il testo è originale, o è su un tema che in quel momento è molto richiesto), danno dei suggerimenti all'autore perché sistemi da solo il suo libro e poi torni a sottoporlo.
Detto ciò, le agenzie valide e gratuite si contano su una mano, e spesso richiedono invii a tempo limitato dove accede il più veloce. E oltre a ciò rispondono raramente. La maggior parte di quelli che sono riusciti a entrarci avevano già conoscenze (per aver frequentato corsi, scritto su riviste letterarie, o comunque aver conosciuto qualcuno in contatto con qualcun altro...). Io ho provato con quattro libri diversi, e solo un'agenzia valida mi ha risposto chiedendomi il romanzo intero. Poi non se n'è fatto niente, perché non li convinceva del tutto, ma non mi hanno proposto editing, mi hanno detto solo che non pensavano di poterlo piazzare.

Per l'ultimo libro, avendo già pubblicazioni alle spalle e collaborazioni con blog, riviste, ecc. avevo più speranze, ma di nuovo silenzio. Ho fatto un tentativo con un'agenzia nuova che chiedeva non una percentuale, ma un compenso una tantum (ci sono anche quelle, una terza categoria). Non mi hanno proposto editing ma solo una correzione bozze gratuita, prospettandomi, tra le altre, 3 o 4 CE medio-grandi. Ma guardando sul loro sito non c'era niente che potesse confermare questi contatti prestigiosi, quindi anch'io l'ho vista come una lotteria. Un biglietto costoso che poteva farmi vincere il jackpot oppure, più probabilmente, niente.
Questo purtroppo vale anche per molte agenzie della prima categoria (nella lista agenzie le puoi vedere) che chiedono qualche centinaio di euro solo per leggere i manoscritti (e non ho mai sentito di nessuno che sia stato preso così).
TheLondoner ha scritto: Vi è mai capitato di sentirvi così? Come se la speranza impiantata avesse il solo ruolo di portare avanti un servizio a pagamento.
Per la mia breve esperienza, ho notato che quando una CE/agenzia loda il tuo libro, vuole sempre qualcosa. Le volte in cui un mio libro è stato accettato non mi hanno nemmeno detto il perché, solo che era pubblicabile o i tempi previsti, stop. È deprimente, perché non hai mai la misura reale del valore di ciò che scrivi.
Il trucco è smettere di vedere gli operatori editoriali come gente che apprezza il talento e cerca il prossimo capolavoro, e vederli invece come imprese economiche, dove tutto ha uno scopo: un libro viene pubblicato se si prevede che venderà (e credo ci siano delle formule matematiche per stabilirlo), non importa come sia.

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