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Re: Le ricette di CdM

E poi, all'aglio che soffrigge, aggiungo un ingrediente "segreto": un paio di acciughe.
e no, @Cheguevara allora quella non è la pasta pè no' morì, ma una variante sfiziosella. Si lo so, sono solo due alicette, ma la mia ricetta è quella che si fa quando non hai nemmeno l'aria per respirare. Quando sei talmente giù di morale che non ti vuoi nemmeno sforzare di pensare a due pescetti sotto sale.
Il mio ingrediente segreto è questo: se deicidi di cucinare devi essere consapevole che lo stai facendo per il tuo corpo, per il tuo benessere. Non essere mai arrabiati, scontrosi, delusi, rancorosi mentre si prepara il cibo, bisogna sempre farlo con amore, passione, e gratitudine. È una mia teoria scema, lo so. ritengo che il cibo abbia in sensibilità trasmessa diventa più buono se preparato con attenzione. Come diceva Pellegrino Artusi e anche mia nonna - ci sono ricette che vogliono guardare la cuoca in viso.
Provare per credere!

Re: Le ricette di CdM

La ricetta più buona del mondo:
Da tempo non brucio e non rovino più gli ingredienti. Ho imparato che il cibo, anche quello più elaborato, ha un sapore migliore, se metto il mio ingrediente segreto.
L’ho scoperto in un giorno di quelli così tristi, che nemmeno i Santi ti danno una mano. Quando il dispiacere per una notizia devastante, da giorni ti blocca e non ti va di fare niente, non hai quasi nulla in casa, non hai fatto la spesa, ma si deve pur mangiare, preparati la “pasta pe’ non morì”

Ingredienti per due persone:
Acqua: quella che ti serve per cuocere circa 200gr di pasta

Sale: quanto ne prendi tra il pollice e le altre quattro dita

Spaghetti N°2: se avete tanta fame, due etti basteranno. Per non morire bastano cinquanta grammi a testa.

Uno spicchio d’aglio: Lasciategli la camicia addosso

2 pomodori pachino: Vanno bene anche i datterini e simili dai!

Olio d’oliva: l’extravergine è bono, ma non stiamo a guardare il capello. Tanto è l’ingrediente segreto quello che conta.

Prendi la pentola e mettila sotto il rubinetto; guarda l’acqua che scorre, non sei già grato per questo piccolo piacere? Accendi il fornello e mentre il fuoco fa il suo dovere, in una piccola padella metti un fondo abbondante di olio. Lascialo sopra il fornello a scaldarsi. Prendi uno spicchio d’aglio, schiaccialo col palmo sopra un tagliere: premi solo finché si spacca, annusalo, non sbucciarlo e mettilo nell’olio caldo. Il fuoco deve essere molto basso.
Lava bene i due pachino e tagliali in quattro parti ognuno. Se sono molto maturi, per non perdere il sugo che uscirà, fallo in un piattino.
Controlla l’acqua, appena vedi che bolle forte versaci il sale. L’effetto che gli farà sarà tremendo, ma tu saprai che quello è il momento di buttare la pasta e alzare il fornello della padella.
Nove minuti per cuocere il grano, far scottare l’aglio e far appassire i pomodorini nell’olio sfrigolante. Quando le bucce si staccano, toglile con una pinza da cucina e schiaccia la polpa con una forchetta. Leva l’aglio dalla padella. Non serve salare il sughetto, basterà del pecorino da versare sul piatto alla fine. Riabbassa il gas e aspetta che la pasta sia cotta, scola e unisci tutto nella padella insieme a poca acqua di cottura.
Guarda e goditi i colori e i profumi emanati. Fermati qualche secondo a mantecare gli spaghetti e ringrazia chi ti pare per quel piccolo capolavoro che ti serve la natura. Sii riconoscente. Servitene e servi il tuo o la tua commensale. Cospargi il pecorino sopra i due piatti. Assaggia, è la pasta più buona del mondo.
P.S. L’ingrediente segreto, alla fine, non è un segreto, e ognuno ha il suo.

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