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Re: [CN23-2] Guizzi di luce

Rischio di andare Off Topic @bestseller2020, ma questo è il mio campo.
Il primo novecento è un periodo rivoluzionario riguardo alla moda in Europa.
Paul Poiret, noto sarto francese dell'epoca, fece letteralmente scomparire il corsetto dagli armadi delle donne, la moda diventò più popolare, meno esclusiva, grazie a lui. 
A volte capitava che i capi ordinati non venissero ritirati dalle sartorie, specialmente quelli in riparazione. Inoltre nel racconto non si parla di una Maison famosa. Che ci siano stati tessuti e abiti invenduti in una comune sartoria non mi pare un problema. Una scelta particolare quella dei proprietari ma assolutamente non discutibile, le domestiche venivano in possesso di abiti smessi con facilità, sapevano adattarli alle loro misure in modo autonomo. A quei tempi di sartine che sapevano il fatto loro ce ne erano a bizzeffe, puoi starne certo.  
Io stessa agli inizi della mia carriera ho acquistato tessuti firmati per copiarmi modelli dalle riviste di moda.  

Re: [CN23-2] Guizzi di luce

Ma che bello, Mariangela.
Ha portato avanti il racconto di Monica in un modo magistrale.
Il soggiorno di Monet in quella casa non poteva restare senza risvolti positivi.
Il suo talento ha trasformato una famiglia. Ha reso la vita dolce e pieno per questo ragazzo che riesce ad apprezzare i momenti in un modo così intenso.
Bello, bello, bello, sono d'accordo con Monica.
Ci sai fare col genere sentimentale.

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