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Re: [CN23] La tombola e le magnolie

ITG ha scritto: lun dic 25, 2023 11:58 pmL'uomo aggiunge del pellet alla stufa, poi ci si piazza avanti, di spalle, con le mani dietro la schiena per assaporarne il calore. Davanti a sé la tavola è pronta, controlla con lo sguardo le posate che si sdraiano allineate sui tovaglioli ricamati.
L’inizio può essere asciugato. Basta togliere qualcosa e la lettura, a mio avviso, è più scorrevole.
ITG ha scritto: lun dic 25, 2023 11:58 pmLe cose, riflette, in primavera si vanno a cercare, a prendere, anche con veemenza se necessario, non si aspettano seduti.
Non funzionerebbe la tombola in primavera.
Bello!
ITG ha scritto: lun dic 25, 2023 11:58 pmNon che odiasse la tombola, l'uomo.
Secondo me ci sta meglio il presente congiuntivo. Non che odi la tombola, l’uomo. Stessa cosa per la neve, dopo.
ITG ha scritto: lun dic 25, 2023 11:58 pmAveva, poi, smesso di farlo nel momento in cui comprare libri era diventata più un’abitudine che un’esigenza.
Altro bel passaggio che caratterizza molto bene il personaggio. 
ITG ha scritto: lun dic 25, 2023 11:58 pmuna volata di pensieri gli sorvola la testa.
Considerato  che usi “sorvola” cambierei la parola volata di pensieri. Magari una ridda di pensieri per es. 
ITG ha scritto: lun dic 25, 2023 11:58 pmVa in sala da pranzo e apre la porta, percorre il viale fino al cancello verso la strada schiacciata da un deserto di neve. Non passano molte auto nella sua zona, già di norma.
Con lo sguardo percorre la strada che, a ogni metro, diventa più buia. Nella testa è come se gli saltellassero scampanellii provenienti da tutte le direzioni.  Lontani.
puoi utilizzare un pronome per no ripetere “la strada”


Un racconto molto triste @ITG! Un narratore onnisciente racconta con ritmo lento le gesta, i ricordi, i pensieri dell’uomo. Ci parla della solitudine, ci parla del senso d’impotenza di fronte a un destino avaro e amaro. Non si sa cosa sia gli sia successo, mi è venuto in mente l’immagine di un anziano vedovo che ricorda il passato. Forse ha perduto sia la moglie che il figlio in un incidente per la neve oppure il figlio è solo diventato adulto e vive la propria vita. Ognuno può inserire la parte non detta a propria immaginazione. E questo mi piace molto.
C’è poesia in quello che hai scritto, la storia muove sentimenti scomodi, ma riesce a farlo pur utilizzando l’odiato (da parte mia) narratore onnisciente.
Complimenti sinceri.

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