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Re: Leggere il proprio romanzo

Kikki ha scritto: ven feb 12, 2021 12:04 pm @Cheguevara hai provato a leggere i tuoi romanzi in formato libro? Proprio come se fossero scritti da altri. Anche io fino ad ora ho amato tutto quello che ho scritto, ma ho davvero dovuto forzarmi per prendere in mano il libro fisico e mettermi a leggere. Per revisionare non ho problemi, cioè se so che sto leggendo allo scopo di migliorare il testo, non so, forse la differenza sta proprio lì.
Come avevo accennato, la rilettura in formato libro la faccio una volta sola, per controllare il lavoro dell'editore. Ma poi rileggo anche il file di quel libro, non più con lo scopo di correggere o cambiare qualcosa, solo perché mi piace farlo, tornare in compagnia della mia storia, dei miei personaggi. Sarà forse perché del senso critico non c'è più bisogno e, come dicevo prima, non scrivo solo per i miei (pochi) lettori, ma anche per me. Eppure ti assicuro che il narcisismo, col mio carattere, non ha niente a che fare.

Re: Leggere il proprio romanzo

Non sono un autore prolifico. Da quando ho iniziato a scrivere, nel 2013, ho pubblicato due libri, ne ho ultimato un altro in attesa di pubblicazione e ne sto scrivendo un quarto. Prima di pubblicarlo, leggo il testo infinite volte, a distanza di tempo, e trovo sempre qualcosa da cambiare. Dopo la pubblicazione rileggo una volta sola, per controllare che la stampa sia regolare. Ma mi capita di rileggere i miei file, anche a pubblicazione avvenuta, per tornare in compagnia dei personaggi nei quali, in origine, c'era qualcosa di me, ma poi hanno preso vita propria e ogni tanto mi mancano. In definitiva, penso che questo accada perché scrivo sempre qualcosa che, prima di piacere al pubblico, piaccia a me.

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