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Re: Ma che cattivoni...

Mi ha sempre divertito il fatto di voler spingere questa italianità che non c'è mai stata. La terra dei comuni, dei ducati, che ha visto le dominazioni di tutti i popoli, dove il campanilismo, i dialetti e le lingue variano da chilometro a chilometro. Basta vedere che uno riesce a farsi votare semplicemente spingendo sulle differenze (di qualsiasi tipo) e su quanto male hanno fatto quelli prima di lui. Bisognerebbe accettare che non esiste il 'popolo italiano' in quanto tale e non c'è un sentimento nazionale neppure discutibile come quello che unisce ad esempio i frammentatissimi USA, tranne i giorni in cui gioca la nazionale e solo per alcuni.
I nostri politici sembrano quelli che vanno al lavoro a fare il compitino portando l'idea più banale che viene loro in mente e sperando che basti a tenere buono il capo.

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