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Re: Labocontest n.1 - Discussione generale - i dialoghi

Ciao a tutti!
Scambi molto interessanti con una sfilza di punti di vista condivisibili: a ogni passaggio diventa sempre più difficile (per me) aggiungere un nuovo spunto; diciamo che leggendovi, mi sono venuti in mente i concetti di "equilibrio" e di "rispetto".
Il primo simboleggia il giusto mix che il dialogo deve avere con la narrazione. Le due parti funzionano se procedono con coerenza di linguaggio, in una sorta di armonia che però non esclude nessuna forma, non crea barriere ed anzi, apre a ogni possibile diversità espressiva. Solamente su questi presupposti possono esistere sia i dialoghi di Eco che quelli di Pennac, quelli di Steinbeck che quelli di Palahniuc, quelli di Pavese, quelli di Tolkien e via così, lasciando a chi legge di seguire le proprie preferenze e a chi scrive di non farsi rinchiudere dalle "regole auree" che tutto standardizzano.
E qui entra in gioco il concetto di "rispetto" che, legato al dialogo, per me significa proprio cercare l'efficacia, l'emozione e il coinvolgimento rispettando l'intelligenza del lettore. Si tratta di un mio difetto, naturalmente, ma ultimamente mi è capitato di abbandonare un paio di libri perché mi sono sentito tradito proprio dai dialoghi; li ho trovati talmente incoerenti con il resto (talmente disequilibrati) che mi sono sembrati messi lì per allungare i capitoli! Mi sono sentito ingannato...

Ok, di banalità ne ho scritte abbastanza, quindi chiudo così: mi sono alzato e, pescando a caso dalla libreria, ho cercato il primo libro che iniziasse con un dialogo. Lo riporto qui di seguito.
Voi avete altri esempi da condividere di aperture dialogate?

– Che fai? – mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.
– Niente, – le risposi, – mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo avverto un certo dolorino.
    Mia moglie sorrise e disse:
– Credevo ti guardassi da che parte ti pende.
    Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:
– Mi pende? A me? Il Naso?
    E mia moglie, placidamente:
– Ma sì, caro. Guardatelo bene: ti pende verso destra,

Luigi Pirandello Uno, nessuno e centomila

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