Darksy ha scritto: Ci fosse almeno la correttezza minima di dichiarare di essere quello che si è, anziché far finta di essere altro.Alcune lo fanno, si dichiarano apertamente solo Agenzie di Servizi Editoriali e affermano di non fornire rappresentanza. Forniscono servizi sia agli autori self, sia a quelli che vogliono partecipare a concorsi, o proporsi agli editori sentendosi più sicuri del loro manoscritto.
Alcune, invece, sono nate in partenza come Agenzie di Rappresentanza, poi si sono accorte di ricevere materiale inadeguato, o sul quale c'era da investire troppo tempo e editing, prima di proporlo agli editori, così hanno implementato i loro servizi. Pian piano, poi, come detto per le CE, su quest'onda hanno iniziato a proliferare le agenzie camuffate, che fingono di essere di rappresentanza, ma non vanno oltre il proporre (per venderli) servizi editoriali e corsi.
Ci sono anche quelle gratuite più piccole, neonate, fondate da ex editor o ex collaboratori di agenti più famosi, nate con tanta buona volontà ma con un eccesso di autostima, che purtroppo non hanno grande ascolto o credibilità presso gli editori più grandi.