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Re: [CN2021/RL] Nascosto dietro la paura

Anch'io condivido le perplessità sui dialoghi.
Alcune battute sono costruite bene, danno il giusto ritmo, ma altre, purtroppo, appiattiscono i personaggi su un registro spento e monocorde. Io credo che la cosa sia risolvibile e ti consiglio di lavorarci su, perché secondo me la storia regge uno svolgimento così dialogato. Serve il giusto ritmo (non necessariamente tutto incalzante, anche i cambi di cadenza sono importanti per esaltare le azioni, al momento opportuno).

Bello, molto bello (del resto te lo ha riconosciuto anche l'autore della traccia) il modo in cui hai sapiuto adattare la folle filastrocca alla tua storia (o viceversa, che comporta uguale merito, per te). Ottimo e non banale il riferimento alla Genesi, come pure quelli ai Salmi e al Vangelo.

Non ho contato i caratteri, quindi non so quale porzione dei sedicimila hai usato, ma con un po' di spazio in più avresti potuto provare a stupirci con un assassino diverso (anche se, tolto il prete, chi ti restava? Il sacrestano? Ti avremmo "accusata" lo stesso di aver creato una situazione un po' prevedibile... Un addetto ai lavori di restauro? Ma con quale movente?)
Eppure io credo che, davvero, a questo onestissimo noir manchi solo un vero colpo di scena finale per essere perfetto, al di là degli aggiustamenti più semplici da fare...

Tra gli aggiustamenti semplici: i refusi da sistemare, te lo hanno già ampiamente segnalato. Nei Mezzogiorno d'Inchiostro i refusi sono un peccato veniale: il tempo materialmente non c'è. Ma in un contest lungo io penso che non ci si dovrebbe far prendere dalla fretta di pubblicare. Anche solo così, per il puro gusto (cui io non riseco a rinunciare) di fare le cose al proprio meglio. Al di là della competizione, al di là del ricevere qualche complimento. Chiedere a se stessi il massimo (per raggiungere almeno una tranquilla sufficienza! Parlo per me :asd: ).

Il finale, che scioglie la tensione, risolve ricollegandosi al desiderio iniziale del protagonista di cambiare vita. Ci sta e non è superfluo: dopo la brutta esperienza è perfettamente credibile e dà senso all'incipit, che altrimenti sarebbe apparso un po' troppo slegato dalla storia.

A rileggerti!

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