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Re: [MI 154] Quello era un cuoco...

Poeta Zaza ha scritto:
La produzione del format culinario in poesia aveva affittato i locali di proprietà di Anna nel centro storico, che lei aveva liberi in quel periodo.
Come incipit è un po’ confuso si capisce il senso ma manca una virgola e l’ordine delle parole genera confusione, sembra quasi che paradossalmente lei avesse libero il centro storico non solo l’appartamento. 
Ho trovato carina e originale l’idea del format di cucina in rima, ti faccio un paio di appunti:
avrei evitato di inserire il fantomatico aiutante inesperto e avrei introdotto subito Anna come aiutante, meglio sempre andare dritti al punto.
La storia d’amore fra i due non è originalissima ma ciò che la rende godibile è il legame  con la cucina un po’ come se solo in quell’ambito potesse vivere. 
Sulle poesie non mi pronuncio ma il refrain delle canzoni mi è piaciuto. 
In sostanza avrei snellito un po’ ma nell’insieme è un racconto leggero e gradevole 

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