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Re: Gli incubi dello scrittore

Ngannafoddi ha scritto: Quindi ti dico di non preoccuparti, la qualità è sempre migliore della quantità.
Grazie mille, @Ngannafoddi
A volte mi lascio un po' trascinare dal desiderio di "mettere un punto", ma sono assolutamente d'accordo con te e penso che una scrittura di qualità e consapevole vada sempre preferita. :) 
Tra l'altro, conosco di scrittori che revisionano in itinere e altri che, invece, fanno tutto in un secondo momento. 
Di sicuro, non c'è un metodo migliore, l'importante è essere soddisfatti di sé stessi e dei propri progressi. 

Re: Gli incubi dello scrittore

Ciao a tutti! :) 
Ho trovato questa discussione molto interessante e mi sono rivista in molte delle vostre paure. 
Il mio più grande incubo da scrittrice deriva dal fatto di convivere costantemente con il mio lato da "editor" (una "Dr. Jekyll e Mr. Hyde della scrittura").

Quando scrivevo e basta, senza conoscere alcuna regola (se non quelle grammaticali), non avevo questo problema. Certo, questo non significa che fosse tutto oro colato, ma le parole fluivano e basta. Revisionavo tutto in un secondo momento con tranquillità.
Adesso, invece, scrivo qualche paragrafo e correggo, pondero, penso, ragiono, torno indietro, annoto. A volte, è tutto un po' troppo ragionato e mi manca la sensazione di scrivere seguendo l'ispirazione del momento. 
Nell'ultimo periodo, ho imparato a dividere meglio queste due "personalità" (anche perché non si può mai essere editor di sé stessi), ma la tentazione è sempre forte. 

A voi è mai capitato? 

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