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Re: [Caronte] Pagine di mondi

Ciao @Poeta Zaza :)
trovo che il tuo racconto starebbe meglio in terza persona, si sente molto l'intervento dell'autore. Hai usato una voce lontana da quella infantile e anche i pensieri hanno sconfinato nella sfera adulta.
Ti faccio un esempio. L'idea dei denti bianchi colorati di nero va bene, è un pensiero bambino, logico nell'infanzia, ma questo non lo è:
Un giorno, nell’intervallo, gli ho detto che se uno lo incontrava di notte, nudo, non se ne accorgeva nemmeno perché non lo vedeva (era uno scherzo). Ma lui è stato più in gamba di me, perché mi ha risposto: “Non se rido” e mi ha mostrato la sua dentatura bianchissima splendente.
Perché dovrebbe pensarlo un bambino? Dietro alla frase sottolineata ci stanno opinioni, riflessioni, conoscenza del mondo e dei meccanismi sia relazionali che comunicativi. Per un bambino di 8 anni è logico dire: se ti metti nudo nella notte nessuno ti vede perché sei nero. Dato di fatto, non sottintende niente perché a 8 anni è difficile vedere le cose non per quello che sono.
(Qualcuno l’aveva premunito su come rispondere a certa gente.)
stessa cosa qui, ovvio che un genitore metta in guardia il figlio, ma trovo difficile che un bambino di 8 anni formuli un pensiero del genere a sentire la risposta e anche a giudicare il compagno di classe classificandolo come "certa gente", che è una distinzione adulta e sprezzante.
Hai lo stesso problema con il "cinesino".
E ho grossi dubbi su questo:
“La mia mamma è bianca, ma ha lo stesso modo di carezzarmi della mamma nera che non ho più.”
La mamma è una sola e se Amir ricorda ancora la sua lingua è perché non è in Italia da tanto tempo, difficile che chiami mamma quella bianca e nuova, non gli verrebbe spontaneo.
Mi è piaciuto molto l'espediente della cornice poetica e anche l'uso della lingua materna di Amir; perdonami Zaza se ho puntualizzato le frasi critiche, ma so che ci tieni e ho voluto tirarle fuori dal racconto :flower:

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