Marcello ha scritto: La tua passione per gli aperitivi al Barracuda, il bar della piazza, ti sarà fatale. Il loggiato è buio, quando scopriranno il tuo cadavere sarò già lontano.
Cosa c'è che non va?
"Il bar della piazza": John sa perfettamente che il Barracuda si trova nella piazza, non penserebbe mai quell'inciso. Se l'autore deve far sapere al lettore che il bar si trova lì dovrà ricorrere all'indiretto:
Buongiorno
@Marcello,
ti ringrazio per aver segnalato quali rischi si corrano nell'utilizzare la forma diretta, e il tuo esempio è lampante da questo punto di vista.
L'argomento, per me, è di grande interesse in questo momento, perché sto scrivendo una storia utilizzando questa forma: l'alternanza tra il narrato dell'autore e i pensieri diretti, quasi a "disturbare" il flusso della narrazione, dei personaggi. L'impresa è ardua, per ovvie ragioni. Ho paura di moltissime cose; fra tutte, temo di ingenerare confusione nel lettore, ma al tempo stesso mi piace molto l'idea, mi convince, nel caso della mia storia, il fatto che i personaggi
irrompano, coi loro pensieri, nel racconto. Loro partecipano emotivamente alla narrazione, che peraltro è al presente, pertanto questi pensieri in forma diretta sono l'espressione di istanze intime estemporanee. Ecco perché mi piacciono queste "irruzioni", perché sono istintive. La riflessione a cui sto giungendo è che forse, la scelta fra pensieri indiretti o diretti, dipende molto dal tipo di storia che si vuole raccontare, e qui nasce una domanda: come faccio ad accorgermi di star abusando del pensiero diretto? La struttura narrativa è tutta impostata così; tra narratore che eviscera fatti e circostanze, e personaggi che coi loro pensieri a volte contraddicono persino i fatti descritti. Se riducessi la forma diretta trasformandola in forma indiretta, perderei proprio questo "scambio" fra narratore e personaggi. Non soltanto. Ho scelto la narrazione in seconda persona. Sì, lo so. In narrativa è raro, ma oramai son partita così, e mi piace il rapporto che si è instaurato tra il narratore e i suoi personaggi. Ed è anche alla luce di questo che prende senso la forma diretta dei loro pensieri. Non so se sono riuscita a spiegare le mie intenzioni, e mi rivolgo a te per un parere, data la tua esperienza e competenza, e ovviamente sono aperta a qualunque ulteriore commento o parere degli altri membri del forum.
P.S.
Prima o dopo, avrò necessità di avvalermi di un editor, quando l'avrò completata. Help!!!