Alberto Tosciri ha scritto: Poi, sempre a mio parere, c'è più magia in una spiaggia deserta permeata di odore di salsedine, ciottoli, invasa da miriadi di erbacce, formiche, lucertole, calabroni, vespe, che in tutto i cicli di liberazione del mondo e dei castelli dai draghi malvagi o maghi fuori di testa. Basta saper vedere le cose, anche le più piccole e insignificanti e saperle elaborare, trasformare, raccontare.Parole sante
Aggiungo un piccolo spunto personale alla discussione molto interessante. Per me, il fascino che sta nel fantastico è l'idea che possa esistere qualcosa di più rispetto a quello che abbiamo sempre immaginato. Dà conforto perché instilla una genuina e infantile curiosità verso la realtà e le sue possibilità. Fa bene ricordare che la realtà non è limitata a quello che succede nella testa, è stimolante per sé stessi e avvicina ai mondi altrui. Il genere fantastico pianta nel lettore il seme del sano dubbio; nell'istante in cui noi siamo dentro una lettura, per dire, fantasy o horror, sospendiamo l'incredulità e crediamo davvero a draghi e fantasmi, e credere è meraviglioso.