Ma che figo! Piaciuto tanto, idea originale. Il riporre questo gran potere nella letteratura mi ha ricordato Fahrenheit 451 di Bradbury, che giustamente menzioni (padre anche di un altro concetto importante per questo racconto, l'effetto farfalla). Molto bello anche come sia del tutto realistico che i profeti siano inconsapevolmente veicoli di messaggi di viaggiatori del tempo, poetico direi. Avrei gradito qualche dettaglio in più su questa cosa:
@Monica ha scritto: Purtroppo, gli uomini che vivono nel mio tempo non sanno più cosa sia la creatività. È come se ne nascessero privi. Io sono stato fortunato, mio padre era il custode dell’Archivio dei Tempi e ho avuto il privilegio di leggere tante storie. La mancanza di fantasia sta portando all’estinzione la nostra specie. Gli uomini non riescono più neppure a immaginarlo un mondo migliore.
Messa così, è un'affermazione un po' qualunquista. Concretamente, cosa accadrebbe se comparisse una pandemia che priva gli uomini della capacità di astrazione? Sarebbe interessante approfondire.
Mi chiedo, infine, chi sia Lily, e perché hai scelto di raccontare proprio la sua storia, al di là dell'ambientazione affasciante. Facendo metanarrativa, avresti potuto rendere te stessa la scrittrice contattata da Noah, e questo il racconto di cui parli nel racconto. Scelte stilistiche, immagino
Be', a rileggerci!