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Re: Labocontest n.10 - Discussione generale - il racconto

Poeta Zaza ha scritto: Di nuovo?! @Mina   

:noo:

Ripensaci! Vogliamo leggere @Mina e i suoi segreti.  :D   :libro:
Sono parecchio pieno ultimamente  :hm: ci provo  :love:
Marcello ha scritto: No, non credo: sono due strade diverse, da percorrere con strumenti differenti.
Ovviamente chiunque le può percorrere entrambe, ma non c'è rapporto di consequenzialità, a mio avviso.
Sono d'accordo, e questo si traduce anche nel fatto, passando da una forma all'altra, si esce dalla propria zona di comfort 

Re: Labocontest n.10 - Discussione generale - il racconto

Poeta Zaza ha scritto: L'importante è scegliere l'incipit più adatto alla nostra storia, vero? 
In un giallo, si sceglierà di norma il in medias res, per buttare il lettore da subito in mezzo al dramma?

Voi cosa ne pensate, amici di penna?   :libro:
Sono d'accordo, anche se forse oltre al genere è importante pensare a quale atmosfera si vuole dare al racconto: l'incipit è fondamentale nello stabilire il tono generale della storia. Un giallo movimentato può iniziare benissimo in medias res, ma uno più riflessivo, magari con tinte noir, può aprirsi con una bella descrizione
Alberto Tosciri ha scritto: Ho letto manuali di scrittura nel passato, abbastanza per convincermi che, pur elargendo consigli tecnici preziosi, non mi convincevano del tutto. Infatti è raro che io applichi qualche teorema manualistico, se non per sommi capi e molto adattato al mio piacere personale.
Sante parole  :) e i manuali migliori sono quelli che questo concetto te lo esplicitano, che ti dicono direttamente che quello di cui parlano sono consigli, non teoremi né dogmi
Alberto Tosciri ha scritto: Infatti io stabilisco quasi sempre quando ho finito una storia che titolo dargli, che può essere una mia suggestione o qualcosa estrapolata dal ragionamento di un personaggio o di un evento particolare.
Lo stesso  :D
Alberto Tosciri ha scritto: L’importante per me è che lo schema iniziale dell’eroe venga in una certa misura sovvertito.
Sovvertire lo schema e cercare di raccontare qualcosa di nuovo è cosa buona e giusta, ma penso anche che, con tutte le deviazioni e gli imprevisti di cui parli, una storia funzionante rispetti sempre lo scheletro del viaggio dell'eroe, un movimento verso un obiettivo, con tutte le molteplicità che possono esserci dietro al termine "movimento"

Sul racconto breve, in generale: per me, è una forma di gioco eccezionale e flessibile, in quanto permette di sperimentare molto più di quanto si farebbe con un romanzo (banalmente, anche per evitare di investire pagine e pagine su una sperimentazione fallimentare). Oltre a quanto già detto, per me è essenziale che in un racconto l'immersività nella storia sia spinta al massimo, da subito: ancora più che per un romanzo, ogni parola deve essere ragionata, il ritmo deve essere diretto come un'orchestra impeccabile, e nel complesso ogni frase deve essere potente come un verso di una poesia ermetica.
Tra i vari generi, penso che uno di quelli che meglio si adattano al racconto breve - e lo dico assolutamente per preferenza personale - è l'horror. Come forma narrativa, anzi, è nata per essere breve, a partire dalle storie raccontate attorno a un fuoco o dalle leggende metropolitane. È naturale, perché per suscitare l'emozione più forte che esista, la paura, non ci vuole molto: una scena, un frammento, senza bisogno di introdurre troppa tensione a priori o pagine e pagine di personaggi (che, anzi, se troppo dettagliati possono far diminuire l'immedesimazione del lettore, che spesso si identifica con la vittima curiosa e generalmente anonima delle leggende metropolitane). Inoltre, il ribaltamento finale, punto chiave della narrativa dell'orrore, è particolarmente adatto a una narrazione breve (è più semplice "ingannare" un lettore per la durata di un racconto piuttosto che per un romanzo intero): ancora, si può sperimentare moltissimo su questo.
Dove sia il limite tra racconto e romanzo - a parte il limite numerico dei caratteri - è difficile da stabilire. Se una storia sia l'uno o l'altro, lo si respira nel ritmo e nel modo in cui essa viene costruita, ma spesso capita di leggere racconti che, una volta finiti, lasciano addosso la stessa sensazione di un romanzo, e viceversa. L'unico romanzo che abbia mai scritto è un po' come se alla fine fosse un grande racconto, e anche se adesso sto lavorando a un altro libro, è una raccolta di racconti, quindi non fa testo.
A tal proposito. La forma più comune con cui si leggono racconti è in antologie - spesso tematiche, di diversi autori - e raccolte; raccolte che possono essere postume all'autore, opera dell'autore stesso per mettere in ordine quanto ha incoerentemente prodotto, oppure opera deliberata e con un filo conduttore univoco. Voi che esperienze avete con quest'ultima forma? Avete mai provato a scrivere una raccolta di racconti tematica?
In un paio di deliri, mentre cercavo di affrontare la stesura di un romanzo a tutti gli effetti, sono arrivato a chiedermi quali siano le differenze fondamentali tra i singoli capitoli all'interno di un romanzo e i singoli racconti all'interno di una raccolta (magari anche con ambientazione condivisa), e il limite mi sembra meno sfumato di quanto inizialmente credessi. Per spronarmi a non avere paura di un'opera ciclopica come può essere un romanzo, ho provato a vederla da questa prospettiva - "sto solo scrivendo una serie di racconti legati tra loro" - ma finora con scarso successo. Il che è bizzarro, perché sono cresciuto leggendo non solo romanzi, ma saghe, e talvolta mi chiedo dove sia il punto conclusivo di una storia, il punto di arrivo del viaggio dell'eroe di cui sopra. La domanda è difficile, e forse è anche per questo che a volte mi imbatto in racconti senza né inizio né fine, ma solo frammenti e finestre su mondi tanto ampi da meritare una saga (e a quel punto, facendo fatica a identificare una vera propria "storia", faccio fatica a definire quello un "racconto").

Detto tutto questo, tornando al contest, inizio a mettere in dubbio la mia partecipazione. Ma se vi riesce fate un salto quando pubblico nella sezione "racconti a capitoli"  :love:

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