Ciao! Grazie mille per i tuoi commenti e suggerimenti! Non avevo mai considerato l'idea di un cameo di personaggi come Emanuele Filiberto di Savoia, ma ora che me l'hai suggerito, ci penserò seriamente!
Ammetto che ho sempre un po' di timore riguardo ai personaggi realmente esistiti, perché temo di finire nei guai se non piacciono ai lettori... o al personaggi ancora viventi
Per quanto riguarda la trama, hai ragione, ho fornito pochi dettagli. Effettivamente, il conte Vincenti è un donnaiolo impenitente, e il padre di Isabella, Enrico, cerca di far saltare il matrimonio quando scopre il tracollo finanziario del conte (Enrico è un Duca ed è benestante ed oculato negli affari). Non c'è un vero antagonista o villain, è più una situazione di "questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai", ma senza i bravi, don Rodrigo e nemmeno la peste
Attualmente il Conte Vincenti ha un ruolo piuttosto marginale e ammetto che non sono ancora sicura di come gestire il suo personaggio o chi introdurre come antagonista. Tuttavia, renderlo il cattivo della situazione mi sembra troppo scontato, poiché le sue motivazioni appaiono piuttosto superficiali per giustificare un atteggiamento del tipo "o sposi me o nessuno".
Quanto all'alternanza tra i punti di vista della nonna e della nipote, la tua idea di limitare l'accesso alla storia attraverso le lettere è brillante! Grazie mille per l'ispirazione e ci penso su!
Infine, guarderò sicuramente "Quando c'era Marnie" dello Studio Ghibli e tornerò a esplorare i romanzi epistolari per trarre ulteriore ispirazione, ora ho motivi per rileggere per primi, Verga e Foscolo che lessi una vita fa..
Grazie ancora per il tuo prezioso contributo! Sono entusiasta di implementare queste nuove idee nella mia storia