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Re: [Lab 9] Clara (cap. n. 5 di 5)

Caro @Pulsar sono interdetto. Premetto che la mia capacità di analisi di un testo è veramente a livello elementare (o elementari) e che le mie letture preferite siano state spy stories, thriller, fantascienza e qualche romanzo di Eco. Per questo mi permetto di commentare il tuo racconto, dato che questa tipologia di letture sviluppa il senso della ricerca del 'perchè' e del 'come'.
Considero il tuo soggetto molto, ma molto, interessante ma, forse, soffocato dalla limitatezza dei caratteri imposti dal contest. Parto dalle questioni di minore importanza.
Perché le date?  Messe così sembrano un diario o un appunto a sottolineare qualcosa di importante accaduto quel giorno. Con quale logica vengono scelti gli intervalli di tempo? Una settimana, dieci giorni, quindici giorni, quattro giorni?  Il secondo colloquio tra i due protagonisti avviene, nel racconto, dopo più di un mese, ed è una sfida in piscina.
Altra questione di secondaria importanza è: perché Primieri ha voluto Fabio nel suo staff? E perché ha deciso di ospitarlo in casa sua, sapendo dei 'rischi' che correva?
E veniamo al nodo centrale: Clara. Qui i dubbi che sorgono sono veramente tanti. 
Parto con uno legato alla trama. Nel secondo capitolo, il 31.03.2023 ( una quarantina di giorni dopo l'arrivo di Primieri in città) Livia e Fabio percepiscono qualcosa di strano, che ritorna dopo 3 capitoli. Nel mezzo, niente. 
Veniamo alla gente che viene in contatto con Clara. Perché Clara non è una reclusa, vero? Dopo tutto frequenta una piscina, ha una educatrice e una governante. Cosa che sarà accaduta anche nei 'due anni e mezzo alla Johns Hopkins'. Una bambina di dieci anni che ha lo stesso aspetto dopo due anni e mezzo (e abbiamo presente lo sviluppo che hanno le bambine a quell'età) non desta nessun sospetto? Nessuno si accorge di niente?  Primieri cambiava educatrice e governante ogni sei mesi? La bambina non frequentava coetanei? Non era mai stata inserita in qualche griglia burocratica? Come era passata attraverso tante frontiere?
Posso solo immaginare che cosa possa essere accaduto quando ha vinto il Nobel. Vuoi che 4 o 5 riviste non si siano interessate alla sua vita privata? Una moglie morta da 20 anni e una figlia di 30 che, al momento, ne dimostra 10.
Concludo sulla mente di Clara, sulla sua memoria. Se è scientificamente possibile (ma non sappiamo come farlo) bloccare l'invecchiamento intervenendo sui telomeri del DNA, evitando che si accorcino, questo non influisce sulla memoria. Ciò che Clara apprende resta nel suo cervello e dopo aver sentito parlare decine di volte del Rubicone è improbabile che non ricordi il nome del fiume attraversato da Cesare (cap.2 di 5).
Caro @Pulsar , come ti ho già detto, si tratta di un soggetto molto interessante, scritto molto bene, che ti invito a sviluppare in un contesto meno vincolante dei 40.000 caratteri imposti dal contest, forse, anche, in un romanzo breve.
A rileggerci.

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