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Re: Così va il mondo!

Ciao @confusa Grazie per le belle parole! 
Effettivametne questo è il primo racconto che ho scritto, oramai quasi (credo) dieci anni fa, quindi è la prima volta :)
Sì, con il senno di poi (e senza la limitazione di una cartella per il concorso) rifarei molte cose diversamente. Hai ragione anche quando dici che senza riferimenti esterni può essere confuso, senza conoscenza di cosa o chi sta parlando (per fortuna nel contesto del concorso e del cantante che l'aveva imbandito mi è andata bene! :P ) 
Il "Così va il mondo" più che rassegnazione è un po' il punto di vista dei venti: nel senso, l'idea è che il vento, intangibile per natura, non potesse interagire con il mondo, solo "raccontarlo". 

A rileggerci! 

Re: Così va il mondo!

Adel J. Pellitteri ha scritto: In pratica è un testo di alto livello,
No beh dai, non volevo far trasparire nulla di simile, volevo solo contestualizzare. Se ho dato quest’impressione chiedo scusa, non era mia intenzione. 
Adel J. Pellitteri ha scritto: i. Ti rileggere volentieri
Grazie mille! Spero accada presto :  ) io dal canto mio appena avrò due secondi mi cercherò qualcosa scritto da te (e se hai da consigliarmi sono aperto a qualsiasi proposta :   ) )

Re: Così va il mondo!

Ciao! Grazie mille per il tuo commento! 
Adel J. Pellitteri ha scritto: spero che il mio commento non ti infastidisca

Non mi hai infastidito affatto, anzi, ho letto il tuo intervento con interesse e ho apprezzato tantissimo l’onestà, e sono fortemente convinto che siano più che altro le critiche a farci migliorare come essere umani.
Per cui non preoccuparti, anzi, spero che in futuro tu possa “commentarmi” ancora come hai fatto oggi ;

Inizio con una doverosa premessa (e mezza) che ho volutamente omesso quando ho postato il racconto. Volevo infatti vedere se il racconto si reggesse in piedi anche al di fuori del contesto in cui è stato scritto – e anche io sono d'accordo con te; penso che ci sia ancora  molto da migliorare.

Lascio la premessa qua sotto spoiler, così solamente chi è interessatə a me che tento di giustificarmi possa leggerla (ovviamente non ho modo per provarvi che sono sincero, per cui confido nella vostra fiducia).
Premessa (ovvero le scuse)Premessa (ovvero le scuse)Premessa (ovvero le scuse)Premessa (ovvero le scuse)
Così va il mondo!” (In originale “Il resoconto del vento”) è il primo racconto che ho scritto, oramai sei anni fa. È stato scritto per un concorso al quale ho partecipato (e poi vinto – Io sono "Andrea Zuccone") indetto Murubutu, professore e rapper che mischia narrativa a storia, filosofia, epica ed etica, e dall’associazione culturale Lèzere. 

La traccia chiedeva di scrivere un racconto di a tema “il vento” della lunghezza massima di 3000 battute per poi distribuirlo durante il tour di promozione dell’album “L’uomo che viaggiò nel vento”. 
Questo è il motivo per cui il racconto è così breve, poco approfondito e un po' fatto alla bell'e meglio senza troppo approfondire: perché doveva essere distribuito su degli A4 ad un concerto.
Sono cosciente che queste non siano delle scuse valide per un raconto un po' mediocre, aiutano a contestualizzarlo.
Detto ciò, apprezzo davvero infinitamente la tua sincerità; adesso so come impostarlo per far sì che abbia senso anche al di fuori di un concerto 
Ora, per quanto riguarda invece i tuoi commenti, domande e dubbi:
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amInoltre "gli occhi schegge di ghiaccio" è un'espressione molto sfruttata. Dobbiamo sempre sforzarci di cercare descrizioni innovative, calzanti e originali. (ok, mi dirai: hai scoperto l'America!)
Hai ragionassimo! Anche a me fanno venire l'orticaria le metafore e i modi di dire triti e ritriti, per cui grazie mille! Questa mi era scappata! Ora cerco di a tutti i modi di evitarle! 
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amBorea è la prima a parlare e dice che sta arrivando l'inverno
Il fatto che Borea dice che l’inverno sta arrivando, mentre Zéfiro conferma dicendo che sta arrivando l'estate, è dovuto alla questione delle stagioni invertite nei due emisferi (detto banalmente, quando è inverno a nord dell'equatore, è estate a sud e viceversa). Zéfiro fa riferimento alla porzione sud del continente americano che gli compete (Sudamerica), dove vede le farfalle migrare come fanno ad ogni estate. 
In retrospettiva avrebbe più senso che fosse Noto, sul quale torneremo, a menzionare l'arrivo dell'estate, creando l'opposizione con il nord, ma mi piaceva l'idea che fosse lo Zéfiro, il vento primaverile, a portare l'annuncio dell'arrivo della bella stagione.
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amTre sono venti, mentre Noto no
In realtà Noto è un vento. "Noto" è il nome originale greco del vento del sud "Austro" , poi conosciuto come Ostro, ed infine impersonificato dai Romani come il ben più noto (gioco di parole voluto : P ) "Scirocco". È caratterizzato come un vecchio decrepito, altissimo  (come nel racconto, che quando si alza in piedi sembra sfiorare il soffitto), portatore di piogge e tempeste (da qui il fatto che da seduto sembra uno straccio bagnato) ma anche, secondo le leggende, di venti così caldi da ardere tutto (e qui entra il gioco il fiammifero spento che arde quando riprende Zéfiro).
Ho deciso di usare il suo nome più antico, Noto, anziché gli altri perché essendo nella mitologia caratterizzato come il più vecchio di tutti ho pensato che gli avrebbe fatto piacere sentirsi chiamato con il suo nome originale :  )
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amSuppongo che con questo particolare tu abbia voluto caratterizzare il personaggio,
Yes : ) è quello che in gergo cinematografico e videoludico si definisce un Easter Egg , e spero che alla luce di quanto detto appena qua sopra abbia un po' più di senso. Non era nient'altro che un piccolo particolare strano, fuori luogo, così che i "malati" di mitologia che sanno unire i puntini possano fare "ah! Ma si riferiva a quello!". O almeno, quello era il mio intento.
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amRiportano notizie al pari di un giornale locale  (ognuno per il suo settore o territorio che sia), ma non portano soluzioni.
Precisamente: loro sono dei venti, ma non sono delle divinità. Non possono intervenire nel mondo se non, beh, essendo venti. Per quello riporta Zéfiro che è colpa sua se i pirati hanno trovato vento buono, e per quello si limitano a riportare quello che succede nel mondo: perché possono solamente interagire con il loro soffio, in maniera più o meno involontaria, osservare e condividersi le notizie della giornata (e tentare di intervenire soffiando ancora, quando non è troppo tardi). 
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amnon saprei dire se si tratta di un racconto che affonda le radici nel tempo passato oppure in un futuro da fantascienza.  
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amQuesto abbigliamento mi mantiene nel presente e io sbalestro
Mi spiace se ti ho confusa, ma l'idea è proprio questa: che i venti sono in qualche modo una forza cosciente, viva nel mondo, anche nel nostro presente. Per cui, di nuovo: scusa se ti ho fatta sbarellare, ma sì, siamo "ai giorni nostri". Per questo gli abbigliamenti di Borea e Zéfiro sono contemporanei, anche se Noto e Euro preferiscono vestirsi come si vestivano tanto tempo fa :  )
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 ami pare rimandi a quei racconti dal finale aperto o senza una conclusione definitiva.
Sì, diciamo di sì. Il finale è aperto, non c'è alcuna conclusione definitiva, semplicemente la realizzazione della presenza di queste quattro forze elementali che osservano e, fin dove possono, intervengono nel nostro mondo, trovandosi ogni giorno a fine giornata per aggiornarsi e commentare il fatto che è così che va il mondo! e le sue storie…
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar gen 17, 2023 11:16 amspero tu possa spiegarmi il tuo intento e dirmi cosa ho capito e cosa no. 
…senza mai farsi spoilerare il finale delle storie che si raccontano (nemmeno a loro piace che gli si racconti un finale prima che sia il momento giusto!). Confesso 
che il fatto che Noto sappia gia la fine dell'ultimo racconto di Zéfiro è un po' insensato, dato che si trovano ogni giorno per raccontarsi quello che succede nel loro territtorio, ma ho pensato che un simile dettaglio, in una storia dove i venti sono delle forze vive non avrebbe stonato. 
Per questo racconto mi sono ispirato a Ottobre sulla sedia, un racconto di Neil Gaiman (e uno dei miei preferiti, te lo straconsiglio!) dove i dodici mesi si riuniscono una volta ogni tot per  cimentarsi in una gara di favole. Nel raconto non succede nient'altro se non, beh, Ottobre che, arrivato il suo turno di racontare, racconta una storia agli altri mesi.

Per concludere: spero che questo mio papiro ti sia stato utile per capire un po' meglio la logica dietro alla storia. Come dicevo nello spoiler, la storia è forzatamente corta perché così mi è stata richiesta, ma sinceramente non saprei come espanderla per dargli più senso perdere troppo l'alone di magico mistero che ho tentato di darle. 
Ripeto: sono cosciente che queste mie parole possano sembrare delle scuse, e in un certo senso lo sono, ma sono anche consapevole che non sono una giustificazione per un raconto un po' confusionario, per cui rimango aperto a qualsiasi consiglio su come migliorare l'esposizione di quanto scritto finora.

Ti ringrazio ancora per il tuo commento, i tuoi pensieri e le preziose parole per la correzione di stile, sintassi e grammatica. 

Zouks 

Così va il mondo!

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I quattro sedevano in una sala poco illuminata, attendendo in silenzio l’inizio della quotidiana riunione. 
La prima ad alzarsi fu Borea. I suoi occhi erano schegge di ghiaccio in un volto perennemente congelato in un’espressione di giudizioso distacco. Indossava un completo che passava dal grigio all’azzurro ogni volta che si muoveva. Sembrava di vedere il mare in movimento.
«Sopra il 60° parallelo le temperature si sono drasticamente abbassate: sta arrivando l’inverno. Ciononostante, i ghiacci polari oggi si sono ridotti di 2,1cm. Una coppia di foche, madre e figlio, è stata uccisa oggi dai cacciatori di pellicce. È tutto.» e si sedette senza aspettare la risposta degli altri.
«Così va il mondo!» risposero in coro gli altri tre.
Fu poi il turno di Euro, un uomo dagli zigomi alti e dallo sguardo felino. Era avvolto in una pomposa toga gialla che sembrava brillare di luce propria. 
«Si è tenuta oggi in Giappone la Tennō tanjōbi in onore dell’Imperatore Akihito. Inoltre, una barca, partita dal porto di Kandla, è stata assalita e affondata dai pirati nell’Oceano Indiano. Otto vittime. Parlando d’altro, la famiglia Il-Jin è riuscita dopo otto giorni di marcia ad attraversare il monte Baitou, tra Corea del Nord e Cina. Il nonno Ju non ce l’ha fatta. Non ho altro da aggiungere.»
«Così va il mondo!» risposero in coro gli altri tre.
Sedutosi Euro, fu poi il turno di Noto, il più anziano. Da seduto era curvo su sé stesso, vecchio e fragile, quasi fosse uno straccio bagnato o un foglio di carta piegato e ripiegato troppe volte, ma una volta alzatosi la sua testa sembrava sfiorare il soffitto. Portava in bocca un fiammifero spento.
«Anzitutto, i pirati di cui parlava Euro erano Somali, ergo di mia competenza. Chiedo che sia messo a verbale che è colpa mia se hanno trovato vento buono per la navigazione. Ad ogni modo, ho solamente due fatti degni di nota: in primis la siccità sarà clemente quest’anno; i contadini africani avranno un raccolto abbondante. Il secondo è che tredici persone sono state decapitate a Maiduguri perché praticavano la religione sbagliata. Non ricordo quale tra quelle che vanno di moda in questi anni. E questo è tutto.» e nel sedersi, la schiena gli scricchiolò.
«Così va il mondo!» risposero in coro gli altri tre.
L’ultimo a parlare fu Zéfiro, il più giovane dei quattro. Era un ragazzo dalla gestualità femminile che portava una camicia attillata, decorata con motivi floreali.
«Andrò dritto al sodo. In Sudamerica stanno sbocciando i primi fiori estivi e i primi sciami di farfalle monarca stanno arrivando in Messico, per cui confermo quanto detto prima da Borea: l’estate sta arrivando. Altro evento interessante: Jade Smith, Ontario, è morta oggi a causa di complicazioni durante il parto. Sua figlia Judie sta benissimo. Vivrà sana e felice fino a ottant’anni quando…»
«Non una parola di più!» lo interruppe bruscamente Noto. Il fiammifero nella sua bocca parve accendersi per un attimo. «Conosci le regole. Mai svelare il finale del racconto prima del dovuto.»
«Chiedo scusa.» continuò Zéfiro imbarazzato «Mi lascio sempre trasportare dalle emozioni. Ad ogni modo non ho altro da aggiungere.»
«Così va il mondo!» risposero in coro gli altri.
La seduta fu aggiornata.

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