Marcello ha scritto: sab gen 23, 2021 11:56 am
E adesso mi defilo: hai chiamato in causa @dyskolos e lui scriverà almeno tre o quattro pagine sull'argomento; io fra poco devo preparare il pranzo...
Anche cinque o sei
Buon pranzo!
Fraudolente ha scritto:
Come dice @dyskolos , ci vuol “mestiere”!
Comunque sia, se ci sono tre vocali in fila, e la frase non fila, che facciamo?
Se leggo in carne e ossa, rischio di “mangiarmi” la congiunzione. Con in carne ed ossa, la evidenzio.
Questione di “crusca” caprina!
Bella domanda!
Io risolverei con un po' di… mestiere, appunto
A volte la D eufonica migliora la situazione, ma altre volte la peggiora, dunque le eventuali regole sono, per me, troppo rigide: lana
caprinissimissima. Siccome
editor
ed editori intervengono, allora io, per farli contenti, metto le D eufoniche come dicono loro. Ma non sempre.
C'è una cittadina che si chiama Adrano nella città metropolitana (oggi si dice così) di Catania. Se oggi prendo la macchina per andarci, qualcuno potrebbe chiedermi dove vado e io dovrei rispondere "v
ado
ad Adrano", ma non mi suona bene. Allora me la potrei giocare così:
A: "Dove vai?"
B: "In un bellissimo posto chiamato Adrano"
A: "Ah sì, lo conosco. Non ti perdere la chiesa principale, mi raccomando"
Nel caso di "in carne ed ossa", potrei fare così:
A: "Ho visto Giulio in ossa e carne!"
B: "Ma come diamine parli? Prima si mette la carne e poi si aggiungono le ossa, così mi hanno insegnato!"
A: "A me invece piacciono di più le ossa prima, capito, scimunito?"
Così faccio contenti tutti
In ogni caso potresti cavartela con un "romagnolismo". Io per esempio potrei mettere "Ad Adrano vado" tipo "Montalbaaano sono". Ma così risolverei solo il primo problema, non il secondo. Va meglio, ma non mi basta. Magari in romagnolo va meglio, non so. Poi qualcuno ti domanda "ma che significa?", e lì parte un bel siparietto