Nightafter ha scritto: mer gen 27, 2021 7:05 pm
Ho una nipotina di nove anni che gioca online su una di quelle console
che possiedono i bimbi di oggi.
Preparatevi a termini quali:
- laggare
- catorcico
- killare
- riftare
Io ogni tanto partecipo a un gioco online internazionale (SecondLife), nel quale anche nelle terre italiane si usa un gergo, di origine angloamericana, in cui "laggare" è un verbo comune. Poi c'è "lurkare", che va bene anche per i forum come questo, e indica chi "lurka", cioè chi guarda senza mai partecipare: i "lurkers" appunto, talvolta italianizzato in "lurkatori".
Esistono anche altri verbi. Sempre più spesso sento parola come "briffare", "schedulare" e così via.
Quelli che mi fanno pensare sono i prestiti non consapevoli, cioè quelli che ci sembrano italiani ma in realtà non lo sono. Per esempio, io non dico e non ho mai scritto "stoppare" (da "to stop"), che ormai usano tutti anche nel linguaggio sportivo, in frasi come "Rossi
stoppa la palla di petto", "meraviglioso
stop a seguire da parte di Rossi, che poi
crossa al centro. Ma la palla va fuori, quindi batteranno un
corner". Io mi ostino a dire "traversone", "arresto di petto", "calcio d'angolo", "fuorigioco" invece di "off-side", ecc…
Spero che il pc non crashi se clicco sul link giusto. Il gergo informatico è pieno di anglismi. Ora "elaborare" si dice "processare". Sono vecchio e ho sempre creduto che "processare" significasse "sottoporre a processo", ma i tempi cambiano dunque mi devo upgradare o updatare.
Nightafter ha scritto: mer gen 27, 2021 7:05 pm
Credo che non abbiamo ancora idea di ciò che ci aspetta nel prossimo futuro.
A volte analizzo la lingua degli emigrati italiani in America. Dalla mie parti ce ne sono tanti, specie siculo-americani, quindi ho un buon osservatorio. Questi hanno creato una nuova lingua che i linguisti definiscono "siculish", cioè una lingua a metà tra il siciliano e l'inglese. Una lingua creola in cui la struttura è inglese ma il lessico è italiano e siciliano adattato. Una frase tipica potrebbe essere così: "Are you able di draviari lu carru supra lu ponti di Brucculinu? It's not facile draviari a Nova Yorka!", dove "draviari" è ottenuto da "to drive", "carru" da "car", "Brucculinu" da "Brooklyn", "Nova Yorka" da "New York", ecc…
Una volta mia zia cercava il "sellu" per il vino. "Sellu" da "cellar"
Un'altra volta una mia amica pronunciò male "because" e mia zia andò dietro la casa, perché per lei "back-house" era il giardino dietro la casa (munito di toilette). Quando le dissi che non avevo nessun giardino (con bagno annesso) dietro la casa, lei rimase sorpresa e mi rispose che almeno una "yarda" nta lu "beck" di l'"house" dovevo averla. "If not, se devi andare al bathroom saden, come fai?"
Avevo un'amica di Puertorico, dove si parla spagnolo, inglese e "spanglish", cioè un creolo/pidgin tra spanish e english. Io poi ho aggiunto l'italiano e siamo finito a parlare l'italospanglish
Da noi forse ci sarà l'itanglese. Dico forse perché nessuno ha la sfera di cristallo, tanto meno io, e magari in futuro si farà più attenzione alle lingue, anche considerando che le lingue si trasmettono sempre più per scritto e sempre meno per via orale come avveniva un tempo per via del dilagante analfabetismo. Noi stessi diciamo con orgoglio che l'italiano deriva dal latino. Io dico che non è che l'italiano deriva dal latino, ma l'italiano
è il latino moderno. Le lingue si evolvono, staremo a vedere. L'inglese, in my very humble opinion, non ha le caratteristiche per diventare lingua universale.
Comunque ai bambini gli passa presto. Poi cominciano a rifiutare parole come "killare".