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Re: Emanuela Sommi_Mens Rea_Recensione CdM

Grazie  @EmilyR , i tuoi commenti sono un regalo davvero prezioso, non immagini quanto.
Chissà se riuscirò a farne tesoro.
Detesto quelli che dicono: «Non hai capito.» La verità è che non ti sei fatto capire, dato che chi usa un mezzo di comunicazione dovrebbe sentirsi responsabile della sua efficacia.
Tuttavia, parafrasando Alberto Sordi, direi che a me m’ha rovinato Molly Bloom. Nel senso che sto cercando un registro narrativo diverso, più somigliante al nostro sentire, invece che al nostro ragionare, cosa che in un meccanismo a orologeria, come dovrebbe essere un giallo, ammetto che sia quantomeno temerario.
Mi hai fatto capire che la strada è lunga. E così dev’essere.
Mi chiedi di segnalarti se hai travisato gli eventi. Solo in parte.
Quello che va a trovare Tiziana Scaleri in discarica non è l’assassino, ma Sandro, che infatti viene visto mentre raccatta le sue scarpe rosse sotto la pioggia. E questo è anche il motivo per cui Giacomo decide di utilizzarlo. Uso questo termine in quanto per lui, dissanguare le sue vittime, è prima di tutto un modo per tenere in vita le persone care, dunque una forma di negazione non solo della loro morte, ma della morte tout court. Un sacrificio purificatore sull’altare della Vita, che ritiene sacra e che Laura ha sistematicamente profanato con la sua condotta.
La scelta dei soggetti da utilizzare è spesso casuale. A pag29 il notiziario ipotizza l’azione di un serial killer (da cui il commento di Armida) e lo stesso Giacomo, a pag37, possiede in frigo un vasto assortimento di pezzi con tanto di etichetta. Altre volte, come nel caso della Scaleri, di Sandro o della portiera, è imposta dalla necessità di proteggere il suo tempio segreto.
Ma queste sono tutte cose che tu già sai. Evidentemente non sono stata in grado farle funzionare a dovere.
Dunque ancora grazie  :love:
 

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