La ricerca ha trovato 2 risultati

Torna a “Premio letterario L'avvelenata”

Re: Premio letterario L'avvelenata

Aggiornamento. Ad un certo punto ho deciso di scrivere all'organizzazione. Una e-mail, asciutta, logica, con argomentazioni legate appunto alla trasparenza e alla necessità che la cultura fosse lontana da certe logiche di apparenza. 
Mi hanno risposto, scusandosi, e ammettendo i loro errori. Mi hanno ringraziato per l'onestà con cui ho fatto presenti le mie ragioni.
Per adesso li ho perdonati, vedremo se avrò voglia di partecipare ancora

Premio letterario L'avvelenata

Buongiorno a tutti. Volevo raccontare la mia esperienza di partecipazione al premio letterario in oggetto. Dopo avere pubblicato il mio primo romanzo ho continuato a scrivere e ho mandato alcuni racconti in vari posti, tra cui questo Premio. La partecipazione è a pagamento: 20 euro. Le sezioni sono 5: A racconti inediti, B racconti editi, C poesia edita e inedita, D fumetto edito e inedito ed E romanzo inedito. I premi erano delle targhe e delle pubblicazioni su riviste letterarie sponsor dell'iniziativa, in più menzione speciale giovani ecc. ecc.. Uno dei presidenti della giuria era Daniele Mencarelli, tanto per capirci, e ho pensato che questo fosse una sorta di garanzia di qualità.
Al punto 4.1 del bando c'era scritto: La rosa dei/delle finalisti/e e gli esiti del Concorso saranno resi noti sui canali social dell’Associazione e dei partner collaboratori. La comunicazione degli esiti del Concorso sarà inviata a tutti i concorrenti classificati, all’indirizzo mail indicato da ciascuno.
Forse, sbagliando, ho dedotto che i finalisti sarebbero stati informati prima della serata di premiazione, altrimenti perché specificare l'invio della e-mail?
Circa un mese prima della premiazione ricevo una e-mail, penso io come tanti, nella quale si dice che tutto si saprà la sera della premiazione, il 2 dicembre, di confermare la presenza perché i posti sono pochi. In più nella suddetta e-mail, scrivevano: arrivate un po' prima, inizieremo puntuali.
Dunque mi organizzo, nonostante le cose da fare, e confermo la mia partecipazione.
Forse sono un'ingenua, e voi me lo confermerete.
Hanno ovviamente iniziato con un'ora di ritardo, le persone che avevano vinto lo sapevano già di avere vinto (ero seduta vicino a un gruppetto che si preparava a salire sul palco e non lo nascondeva), ho perso più di due ore nell'attesa della sezione A che nonostante in ordine alfabetico fosse la prima è stata premiata per ultima.
Daniele Mencarelli non c'era.
A me non importa 'vincere' perché, come dice Mandela: I never lose, I either win or learn.
Effettivamente ho imparato tantissime cose, non tutte edificanti però.

Torna a “Premio letterario L'avvelenata”