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Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

@ElleryQ parole sante. Si può benissimo scegliere di scrivere per se stessi, ma poi non è giusto pretendere qualcosa dagli editori.
Di contro scrivere su un argomento in cui l’editore ha un buco o riesce a vendere di più non vuol dire svendersi, anzi un favore tira l’altro. Si può ben pensare di dare una mano, poi i favori tornano.
Oggi funziona così, i libri interessano di rado, ma gli scrittori fanno comodo.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

@Silverwillow sono d’accordo con te, nessuno vuole sentirsi dire che l’idea non è granché, eppure gli autori top si confrontano con editor e casa editrice prima di iniziare a scrivere. Credo sarebbe non utile, ma utilissimo.
@ElleryQ come dicevi una volta le cose erano diverse, ora la situazione è molto più autore contro autore, editor contro editor, casa contro casa. Purtroppo questa è la situazione attuale.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

@queffe è chiaro che Edith Bruck, da vittima dell’olocausto e donna che ha vissuto una vita molto più da raccontare della quasi totalità delle persone possa scrivere come le pare. Pure fossero testi pieni di errori e sgrammaticati varrebbero più della quasi totalità degli altri libri in commercio. Quindi no, non sono d’accordo che debba essere perfetto nella forma, anzi, non me ne frega nulla. Ma è un mio umile parere, ognuno la può pensare come gli pare.
Come dici capisco che si parli tanto di forma ma, in onestà, non comprendo perché non si discuta di argomenti. Si potrebbe ben dialogare sul come far rinascere la fantascienza in Italia, sul come creare un giallo originale, su argomenti di cronaca in cui mancano libri interessanti, ma non lo si fa. Probabilmente, come sottintendi, le idee buone ognuno le tiene per sè.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

Se devo dire la mia, a mio umilissimo modo di vedere, gli autori si fanno troppi problemi di forma e pochi di sostanza.
I lettori cercano storie belle, interessanti, non testi perfetti. Ovunque, questo forum compreso, leggo di qualunque problema sul come scrivere ma praticamente mai sul cosa scrivere. Di recente ho letto Il pane perduto di Edith Bruck, in quel testo gli scrittori vedrebbero errori su errori, io vedo un capolavoro e credo proprio di non essere il solo.
Se un libro è perfetto ma non dice nulla, sempre a mio umilissimo parere, è totalmente inutile. Ed è anche questo uno dei motivi per cui il 95%, riprendendo il titolo ma sarà il 99%, non viene preso in considerazione dagli editori e, soprattutto, dai lettori.
Va benissimo cercare di migliorarsi, è l’obiettivo di tutti, ma non bisogna perdere di vista le cose più importanti.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

@Cheguevara conosco gente che fa 2/3 presentazioni a settimana, tutte le settimane, in giro per l’Italia. Vorrei proprio vedere il saldo finale tra spese e entrate per farmi quattro risate.
Ma, come detto più volte, le persone amano apparire e sono disposte a spendere tutto quello che hanno per farlo.
Per la tua domanda credo che bisognerebbe arrivare quantomeno a 5 mila copie vendute per essere in attivo. Non so quanti libri arrivano a 5 mila copie vendute in Italia ma, pure se non conosco il numero esatto, un’idea me la sono fatta.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

Aggiungo solo una cosa, tanto per sottolineare la situazione attuale, ho letto ieri l rivista IlLibraio, del gruppo Mauri Spagnol, sarà stato il mese di giugno, giro le pagine e trovo fenomeno di TikTok di qua, migliaia di visualizzazioni su TikTok di la, ancora un altro libro e arriva la psicologa di TikTok.
Voi pagate editor, agenzie, veramente basta aprire gli occhi per capire come arrivare a una big. Non serve neanche scriverlo il libro.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

@Darksy non posso che essere d’accordo con te. Ho pubblicato due libri in self, non ho fatto nessun editing e nessun lettore si è lamentato di qualcosa, anzi, solo complimenti per la scrittura e pure parecchi.
Una mano per cercare gli immancabili errori ci vuole, ma editing proprio no. Capisco che molte case editrici abbiano l’esigenza di conformare la punteggiatura e cose similari, ma per il resto no. Poi ovvio che ci sono tanti buoni testi che hanno bisogno di un aiuto per diventare ottimi, come ci sono tanti scrittori che hanno belle storie e poca capacità di raccontarle. Ma imporre editing a tutti proprio no, siamo nel 2023, non fatevi fare fessi. Da napoletano non potevo esimermi.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

Io concordo con @Cheguevara , sti soldi spesi arricchiscono tutti tranne gli autori.
Io vedo gli altri scrittori che condividono post a raffica sui confronti fatti con gli editor, per ogni frase, magari prima di inviare il testo alla casa editrice che già hai. Ora capisco un De Giovanni, ma tutti questi che vendono 100 copie se va bene un po’ di buonsenso no?
Io capisco che pagare un editor famoso possa dare una parvenza di essere uno scrittore famoso, ma... non è vero!

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

Io numeri esatti non li ho, posso solo riportare quanto ha scritto il mio editore qualche settimana fa. Golem edizioni riceve circa 500 manoscritti l’anno da invio spontaneo e pubblica 50 titoli l’anno, in totale. Mi basta dare uno sguardo alle uscite per vedere che buona parte dei 50 sono già scrittori Golem o già autori affermati provenienti da big o editori che vanno forte in determinati generi. Alcuni autori so che arrivano da richieste espresse dell’editore.
Un numero esatto non posso darlo, ma direi che siamo abbastanza sotto il 5% di possibilità.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

Aggiungo che, però, i 50 libri pubblicati all’anno non vogliono dire 50 possibilità per chi invia manoscritti. Molti di quei 50 posti vanno agli autori che hanno già pubblicato con quell’editore, a quelli che gli portano agenzie e a quelli che cerca direttamente la casa editrice.
Inoltre, per quella manciata di slot disponibili, spesso ci sono autori con un discreto curriculum, che vogliono cambiare editore, che hanno inviato un’opera in valutazione.
Come scritto sopra il 5% di possibilità è una stima ottimista.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

@Wanderer nel senso che bastano i quattro punti che hai elencato per evitare di leggere la maggior parte dei testi.
Poi è anche una questione di fortuna, in certi anni alcune case hanno già tutti gli slot delle uscite occupate, quindi non si verrà mai selezionati, altre volte mancano solo testi di un genere preciso.
Si tratta di aziende, programmano tutto ed è anche un caso avere una chance.

Re: Cosa induce gli editori a scartare il 95% delle proposte?

@Wanderer quelle che hai elencato sono le caratteristiche che portano un testo ad essere selezionato per la pubblicazione.
Viene scartato il 95% dei manoscritti perché a una casa editrice che pubblica 50 libri l’anno (ad esempio), arrivano 1000 testi. È proprio una questione matematica, pure ci fossero 1000 capolavori 950 verrebbero scartati.
Di contro, pure facessero tutti schifo 50 verrebbero pubblicati lo stesso.

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