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Re: Carrozzina o carrozzella?

Quando ho dei dubbi, io mi rivolgo alla Treccani:

In questo caso, i dubbi me li lascia, hai ragione  @dyskolos   :si:  (anch'Io ho sempre chiamato carrozzina la sedia a rotelle).

carrozzèlla s. f. [dim. di carrozza]. – 1. Piccola carrozza a mano per portare a passeggio i bambini. 2. A Napoli, Roma e in altre città, carrozza in servizio pubblico di piazza, per passeggiate, a 4 ruote e a un cavallo, aperta e con copertura a mantice. 3. Piccolo veicolo a 3 e 4 ruote, spinto a mano o dotato di motore, usato per lo spostamento degli invalidi.

carròzza s. f. [der. di carro]. – 1. Veicolo a quattro ruote tirato da uno o più cavalli, di forme varie (con o senza mantice, o chiuso a berlina), per trasporto di persone: c. padronale; c. di gala; c. chiusa; c. scoperta; c. a quattro, a sei posti; andare in c.; prendere a nolo una c.; spesso assunta come simbolo di ricchezza, di benessere economico: quella è gente che può andare (o marciare) in c., che può far vita signorile; fig., andare in paradiso in c., guadagnarsi il paradiso o, in genere, raggiungere qualche fine senza troppa fatica: potrebbe andare in paradiso in c., e vuol andare a casa del diavolo a piè zoppo (Manzoni). 2. Vettura ferroviaria: c. viaggiatori; c. di prima, di seconda classe; c. ristorante, c. ristoro, c. letto (al plur., carrozze ristorante, carrozze ristoro, carrozze letto); signori in c.!, invito del conduttore ai viaggiatori quando il treno sta per partire. 3. Nell’attrezzatura navale, l’intelaiatura dei tubi metallici che si dispone sui boccaporti destinati al passaggio di persone, per difesa e per sostegno delle relative coperture di tela (cappe). 4. Mozzarella in c., piatto tipico della cucina napoletana, costituito da cuscinetti di pane e mozzarella, infarinati, passati nell’uovo e fritti. ◆ Dim. carrozzina (in partic., quella in cui si portano i bambini, e quelle con cui giocano le bambine)

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