ElleryQ ha scritto:
Se l'editore cessa semplicemente l'attività, senza che venga dichiarato il fallimento, il contratto è risolto per il venir meno di una delle parti.
Quanto ai diritti ceduti a un editore estero, dovrebbe essere quest'ultimo a corrisponderti le royalties (per le sole copie da lui pubblicate, ovviamente).
Per conoscere le tempistiche periodiche in cui ricevere i rendiconti, dovresti richiedere il contratto al tuo editore italiano, se è stato lui a stipularlo in tua vece, o farti almeno passare i contatti. Anzi, mi sembra strano che tu non abbia già dei contatti diretti con il tuo editore straniero.
L'editore chiude perché cambia lavoro (gli hanno proposto un'ottima opportunità), e non per fallimento. Mi ha avvisato, siamo in buoni rapporti da quasi un decennio, ed è per questo che mi sono fidato.
Il problema è che, per il recente contratto con l'editore straniero, ha trattato e stipulato lui gli accordi.
Riassumendo: il romanzo è stato tradotto, ma l'editore che fa da tramite tra scrittore e CE straniera sparisce.
Contatterò il mio editore "italiano" affinché mi renda edotto dei termini del contratto che ha stipulato con lo straniero.
Ma, se è nullo il contratto tra scrittore ed editore perché è venuta meno una delle parti, non dovrebbe esserlo anche quello tra italiano
e "foresto"?
Confido che, dopo avere investito nella traduzione, il nuovo editore non abbandoni il progetto. A meno che non finisca con il solito "degli Italiani non ci si può fidare".
@ElleryQ , grazie!