Mi spiace che te la prenda così tanto,@francescaocchiscuri. Capisco che si tratti di discorsi che infiammano, ma ricordati che esiste un Regolamento e tu stai mancando di rispetto a un Moderatore, che non solo ha numerosi anni di esperienza come libraio e conosce alla perfezione i meccanismi della distribuzione, ma ne ha numerosi anche come autore.
Non sei tenuta a rivelarci chi tu sia, però se hai esperienza in ambito editoriale, come dici, perdonami ma forse stai prendendo un abbaglio nella distinzione delle CE.
Probabilmente valuti in maniera generalizzata Piccole e Micro insieme, oppure non prendi assolutamente in considerazione quest'ultima categoria, che è invece alquanto presente negli ultimi anni.
Il mercato editoriale è pieno di micro case editrici e molte di esse stampano in digitale anche solo 150 copie, o stampano esclusivamente on demand. Spesso non hanno magazzino, per cui non possono permettersi neppure di avere grosse tirature. Non danno anticipi, se non in rari casi, e fanno scarsa promozione, non avendo quasi mai un ufficio stampa; idem per l'editing, che spesso non viene fatto e si riduce a una semplice correzione di bozze. Nonostante tutto, esse appaiono come CE Non a Pagamento, perché tecnicamente lo sono.
Se il punto è: se ciò sia giusto o meno, certamente non lo è, eppure queste micro realtà esistono. Per questo motivo non ce n'è quasi nessuna nella nostra lista Free, perché pur essendolo tecnicamente, indirettamente non lo sono, o non adempiono del tutto a quanto la LdA prevederebbe tra i doveri dell'editore. Eppure un mercato editoriale "dopato" come quello italiano le accetta. Non è scritto da nessuna parte che gli autori debbano acconsentire a essere pubblicati da queste realtà. A maggior ragione quando sono costole di CE note che fanno ragionamenti furbi per speculare, ma senza sporcare la loro immagine storica.
Ciò detto, esistono poi le vere e proprie Piccole CE, che per la notorietà del marchio spesso ci appaiono come Medie, ma commercialmente parlando sono e restano piccole CE.
Queste possono permettersi di adottare la politica che dici tu: 1000 copie di tiratura per un esordiente, anticipo, distribuzione, promozione.
Ma parliamo di CE con un fatturato fino a 10.000.000 di euro, contro i 2 milioni delle Micro.
Per concludere, ti invito a ridimensionare i modi di interagire con gli altri iscritti e gli amministratori del forum, diversamente saremo costretti ad assegnarti un richiamo per violazione del Regolamento (nello specifico: "atteggiamento polemico nei confronti di utenza e Staff").
Buon proseguimento.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
52Scusate, vado leggermente OT poi mi taccio. Sarei stufo di leggere post a mio avviso giudicanti con aggettivi come ingenuo, manipolabile e con espressioni del tipo ti hanno riempito di cazzate, ecc. Come se lo scrivente fosse il depositario della verità assoluta. Possibile che un dubbio, seppur minimo, non emerga? Possibile che non si ascolti l'esperienza dell'altro? Purtroppo sono occasioni perse. Buona fortuna.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
53Andrea Mauri wrote: Tue Feb 04, 2025 10:15 am Scusate, vado leggermente OT poi mi taccio. Sarei stufo di leggere post a mio avviso giudicanti con aggettivi come ingenuo, manipolabile e con espressioni del tipo ti hanno riempito di cazzate, ecc. Come se lo scrivente fosse il depositario della verità assoluta. Possibile che un dubbio, seppur minimo, non emerga? Possibile che non si ascolti l'esperienza dell'altro? Purtroppo sono occasioni perse. Buona fortuna.Il bello è che questa simpatica saccente non si rende nemmeno conto di pestare una grandissima pupù parlando in codesta maniera nientemeno che al nonno Marcellino

Cioè, solo perché hai fatto un corso di scrittura (quale, poi?) pensi di sapere tutto di editoria è un po' come se io mi alzassi su un piedistallo e mi mettessi a pontificare di sesso solo perché faccio corsi di Pornhub

Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
54Buonasera a tutti. Vi riporto la mia esperienza con Affiori, o meglio la strana prassi (o forse no?) adottata (perlomeno con me) da questa CE. Dopo la pubblicazione del mio libro mi inviano di loro iniziativa 60 copie a casa tramite corriere (il tutto senza chiedermi un centesimo), a quel punto, dopo le prime 2 presentazioni da me organizzate in completa autonomia (cosa che non era stata molto chiarita in precedenza, si parlava comunque di un loro supporto, seppur minimo), a causa probabilmente dei scarsi risultati di vendita conseguiti, dopo circa un mese mi chiedono di poterli rispedire le copie presso un punto CPC Logistica, dicendomi che mi verranno rinviate altre copie qualora si ripresentino in futuro altre occasioni di vendita. È una cosa normale secondo voi? Voi come vi comportereste al mio posto? Vi è mai capitata un'esperienza simile?
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
55A me non è mai capitata e spero di continuare così.
Scusami ma non c'è un contratto in cui viene regolamentata la gestione di queste copie? O quantomeno delle email da parte loro? Per quanto attiene alle copie che sei riuscito a vendere, come vi siete regolati? Immagino che dovrai bonificare dall'editore una percentuale del ricavo.
In ogni caso io rispedirei quanto prima, perché poi ti chiederanno di pagargli l'invenduto. Dipende anche se tu intendi fare a breve delle presentazioni, ma dopo la seconda è dura vendere bene secondo me.
Comunque le case editrici che chiedono all'autore di vendere direttamente le copie per me sono da eliminare dalla lista delle papabili.
Lo scrittore scrive, l'editore pubblica, il libraio vende. Tutti e tre si promuovono con presentazioni, se lo vogliono.
Sono troppo novecentesco?
Scusami ma non c'è un contratto in cui viene regolamentata la gestione di queste copie? O quantomeno delle email da parte loro? Per quanto attiene alle copie che sei riuscito a vendere, come vi siete regolati? Immagino che dovrai bonificare dall'editore una percentuale del ricavo.
In ogni caso io rispedirei quanto prima, perché poi ti chiederanno di pagargli l'invenduto. Dipende anche se tu intendi fare a breve delle presentazioni, ma dopo la seconda è dura vendere bene secondo me.
Comunque le case editrici che chiedono all'autore di vendere direttamente le copie per me sono da eliminare dalla lista delle papabili.
Lo scrittore scrive, l'editore pubblica, il libraio vende. Tutti e tre si promuovono con presentazioni, se lo vogliono.
Sono troppo novecentesco?
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
56Per le poche presentazioni del mio romanzo, qualcuno di Affiori portava sempre le copie in scatoloni se la presentazione era in associazioni o caffè letterari o simili, e in caso di presentazioni in libreria, le copie arrivavano in conto vendita dal distributore. Parlo però di qualche tempo fa.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
57@sineddoche No, nel contratto non viene specificato nulla, nemmeno che mi avrebbero spedito 60 copie e che avrei poi dovuto pensare io a venderle, altrimenti non avrei neppure accettato. Nessuna email, neanche un messaggio prima dell'invio delle copie, io infatti inizialmente pensavo le portassero loro alle presentazioni. Invece non se ne sono occupati per niente. Sì, dopo mi è stato detto di bonificare, ma quando gli avevo scritto di averle vendute solo 4 non mi hanno più risposto e alla fine mi hanno chiesto la restituzione.
E nel contratto non c'è scritto da nessuna parte che devo comprare un tot numero di copie, non credo abbiano la facoltà di chiedermi di pagarli l'invenduto, poi non lo so.
Infatti dovrebbe funzionare come dici tu, pienamente d'accordo, ma vedo che purtroppo la realtà è ben diversa.
E nel contratto non c'è scritto da nessuna parte che devo comprare un tot numero di copie, non credo abbiano la facoltà di chiedermi di pagarli l'invenduto, poi non lo so.
Infatti dovrebbe funzionare come dici tu, pienamente d'accordo, ma vedo che purtroppo la realtà è ben diversa.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
58@Andrea Mauri Già mi sembra una prassi più normale questa, o adesso è cambiata, oppure a seconda del libro o dell'autore che si trovano di fronte si comportano in maniera diversa. Forse con gli esordienti assoluti fanno così, certo dirlo prima una si regola se accettare o no.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
59Può essere che dipenda anche da dove si trova geograficamente la presentazione? Magari se è vicina all'editore va lui con gli scatoloni..
Last edited by Sineddoche on Wed Mar 19, 2025 11:26 pm, edited 1 time in total.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
60@Sineddoche Per quello inizialmente ero fiducioso, dato che siamo entrambi su Roma. Purtroppo pare non sia quello il criterio.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
61Bob wrote: Wed Mar 19, 2025 10:47 pmnel contratto non viene specificato nulla, nemmeno che mi avrebbero spedito 60 copie e che avrei poi dovuto pensare io a venderle, altrimenti non avrei neppure accettato. Nessuna email, neanche un messaggio prima dell'invio delle copie, io infatti inizialmente pensavo le portassero loro alle presentazioni. Invece non se ne sono occupati per niente. Sì, dopo mi è stato detto di bonificare, ma quando gli avevo scritto di averle vendute solo 4 non mi hanno più risposto e alla fine mi hanno chiesto la restituzione.Tutto ciò è assurdo e dà l'idea di un soggetto davvero poco professionale.
E nel contratto non c'è scritto da nessuna parte che devo comprare un tot numero di copie, non credo abbiano la facoltà di chiedermi di pagarli l'invenduto, poi non lo so.
Peccato rovinare così un marchio come Perrone.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
62Bob wrote: Wed Mar 19, 2025 10:47 pmalla fine mi hanno chiesto la restituzione.Il fatto che ti abbiano chiesto la restituzione, significa che ti hanno mandato quelle copie solo in conto vendita. Cioè, versi loro soltanto la percentuale sul venduto dovuta alla CE e il resto lo restituisci. È una prassi che tutti gli editori dovrebbero adottare, invece molti chiedono all'autore di acquistare preventivamente le copie da vendere, o richiedono, appunto, di acquistare l'invenduto. Non è un comportamento errato, al contrario, è strano, però, che non fosse stabilito da contratto o da una mail successiva.
E nel contratto non c'è scritto da nessuna parte che devo comprare un tot numero di copie, non credo abbiano la facoltà di chiedermi di pagarli l'invenduto,
L'importante è che tu non abbia dovuto pagare nulla. Al tuo posto, però, avrei richiesto di trattenere le copie ancora un po', accordandomi e impegnandomi a fissare una nuova presentazione entro un tot di mesi. E comunque avrei domandato il perché di questa differente prassi (che, ripeto, non è errata o tuo danno) rispetto agli altri autori.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
63ElleryQ wrote: Thu Mar 20, 2025 9:51 amNon è un comportamento errato, al contrario, è strano, però, che non fosse stabilito da contratto o da una mail successiva.Più che strano secondo me è inaccettabile, perché per esempio io non mi metto a vendere i miei stessi libri.
Non perché sia sbagliato in sé, ma non tutti siamo portati a fare una cosa del genere, a me imbarazza. Dev'essere oggetto di un dialogo con l'autore e poi ci vuole una formalizzazione scritta.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
64@ElleryQ Ok, sì infatti è anche il fatto che non mi abbiano avvisato di questa loro prassi in anticipo, poca chiarezza insomma. Anche perché adesso restituire indietro un certo numero di copie ha comunque un costo, tempo da perdere, cose che se uno lo avesse saputo prima avrebbe ponderato meglio se accettare o no. Tra l'altro mi hanno chiesto di rinviargliele presso un centro logistico, dal momento che da quello che ho visto la loro promozione è pari quasi a 0, limitata a qualche post sui social, che ci fanno ora con quelle copie invendute, tutte al macero immagino. Proverò a chiedere di poterle trattenere ancora un po', anche se, come dice anche @Sineddoche, non credo di essere tagliato per vendere, da una parte perché mi imbarazza, e dall'altra perché non l'ho mai fatto prima, e i risultati si sono visti purtroppo.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
65@Bob, @Sineddoche, moltissimi autori organizzano delle presentazioni da sé, anche quelli di case editrici Big. Lo fanno, per esempio, in associazioni, biblioteche, strutture private. Chiaramente, in libreria è questa a ordinare i libri. Ma negli altri casi è normale che, se la casa editrice non può intervenire personalmente, invii le copie all'autore. È prassi, non è una cosa così strana e avulsa dalla norma; piuttosto andava sicuramente concordata, perché, come dite voi, non tutti sono portati a farlo. Io le prime volte l'ho fatto, ma mi rendevo conto che a volte, nella folla, alcune copie venivano rubate, oppure ci si confonde nel dare i resti e si può andare in perdita. Da quel momento, per le presentazioni non in libreria, mi sono sempre messo d'accordo con delle librerie d'appoggio, perché ordinassero loro i libri e venissero a occuparsi della vendita diretta. Questa è una soluzione alternativa, però è normale che l'editore conti sul fatto che anche l'autore organizzi da sé delle presentazioni nei propri circuiti culturali e non per forza in libreria.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
66ElleryQ wrote: Thu Mar 20, 2025 3:02 pmDa quel momento, per le presentazioni non in libreria, mi sono sempre messo d'accordo con delle librerie d'appoggio, perché ordinassero loro i libri e venissero a occuparsi della vendita diretta.Io esattamente come te
ElleryQ wrote: Thu Mar 20, 2025 3:02 pmpiuttosto andava sicuramente concordata,Ma infatti il problema è unicamente questo, e non è un problema da poco
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
67Che poi i libri sono ordinabili solo in certe librerie, un centinaio in tutta Italia, da capire quali, e se possono fungere da librerie d'appoggio solo quelle o anche altre, e come funziona. Proverò a farmi dire da loro con un po' più di chiarezza magari, spero.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
68Scusate se approfitto della vostra disponibilità, mi chiedevo se, oltre alle presentazioni, ci sono altri modi più o meno efficaci per poter vendere in presenza (non online insomma) qualche copia? Non lo so, fiere (però immagino che dovrebbe occuparsene l'editore), gruppi di lettura, club letterari, altre tipologie di eventi... posso chiedervi se avete avuto esperienze al riguardo e cosa ne pensate? Grazie mille.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
69@Bob, queste risposte, però, non possono essere date nel topic di Affiori, ne occorre uno specifico.
Re: Casa editrice Affiori e casa editrice Echos
70Mi permetto di condividere la mia esperienza con Affiori, tanto a questo punto penso non avrò più loro notizie e onestamente forse è meglio così.
Per quel che mi riguarda avevo in realtà scritto a Giulio Perrone Editore e, visto che Affiori è una loro branca, mi devono aver reindirizzato.
Ho ricevuto a gennaio un messaggio da parte loro in cui mi veniva detto che avrebbero voluto inserire il mio libro nel catalogo 2025 e insistevano con il fatto che fossero una casa editrice non a pagamento. Mi proponevano anche di parlarci per telefono (senza però fornirmi alcun numero).
Ho immediatamente risposto con domande molto generiche, chiedendo cosa gli fosse piaciuto del libro, se ci fosse editing previsto, come funzionasse la loro distribuzione, in quante copie avrebbero fatto la prima stampa. Non ho chiesto né del contratto né delle royalties.
Loro chiedevano la disponibilità a organizzare degli eventi fuori dalle librerie. Ho dato la mia disponibilità e ho anche aggiunto che vista la tematica il libro si prestava a presentazioni nei licei.
Poco dopo mi hanno risposto che forse non erano la casa editrice adatta ai miei bisogni. Senza aggiungere altro. Solo una riga.
Sono rimasta abbastanza basita e ho chiesto spiegazioni, perché le mie domande erano generiche. La risposta a seguire è stata che non avevano la possibilità di lavorare sulle scuole e che lavoravano tanto sugli eventi che erano essenziali.
A quel punto, ho replicato che qui all'estero dove vivo la comunità italiana è molto numerosa e che organizzo spesso eventi. Di colpo erano di nuovo interessati.
Ho proposto di parlarci la settimana successiva e la persona che mi aveva scritto mi ha detto che mi avrebbe detto quando era disponibile, ribadendo la stessa cosa qualche giorno più tardi dopo che l'avevo risollecitato. Ho riprovato a sollecitarlo a distanza di 10 giorni e mi ha risposto che il piano fino all'estate era chiuso e che più in là avrebbero ragionato sulla seconda parte dell'anno. Ho chiesto quando ci saremmo quindi sentiti, non ho mai ricevuto risposta.
Personalmente ci ho messo una pietra sopra, anche perché ho ricevuto altre proposte. Ho trovato le mail però molto sbrigative, spesso una sola riga probabilmente scritta al telefono, ma è soprattutto questo cambio di opinioni così rapido mi ha lasciata molto perplessa.
Scusate per il messaggio che è un po' lungo, però se può aiutare qualcuno ad avere le idee più chiare...
Per quel che mi riguarda avevo in realtà scritto a Giulio Perrone Editore e, visto che Affiori è una loro branca, mi devono aver reindirizzato.
Ho ricevuto a gennaio un messaggio da parte loro in cui mi veniva detto che avrebbero voluto inserire il mio libro nel catalogo 2025 e insistevano con il fatto che fossero una casa editrice non a pagamento. Mi proponevano anche di parlarci per telefono (senza però fornirmi alcun numero).
Ho immediatamente risposto con domande molto generiche, chiedendo cosa gli fosse piaciuto del libro, se ci fosse editing previsto, come funzionasse la loro distribuzione, in quante copie avrebbero fatto la prima stampa. Non ho chiesto né del contratto né delle royalties.
Loro chiedevano la disponibilità a organizzare degli eventi fuori dalle librerie. Ho dato la mia disponibilità e ho anche aggiunto che vista la tematica il libro si prestava a presentazioni nei licei.
Poco dopo mi hanno risposto che forse non erano la casa editrice adatta ai miei bisogni. Senza aggiungere altro. Solo una riga.
Sono rimasta abbastanza basita e ho chiesto spiegazioni, perché le mie domande erano generiche. La risposta a seguire è stata che non avevano la possibilità di lavorare sulle scuole e che lavoravano tanto sugli eventi che erano essenziali.
A quel punto, ho replicato che qui all'estero dove vivo la comunità italiana è molto numerosa e che organizzo spesso eventi. Di colpo erano di nuovo interessati.
Ho proposto di parlarci la settimana successiva e la persona che mi aveva scritto mi ha detto che mi avrebbe detto quando era disponibile, ribadendo la stessa cosa qualche giorno più tardi dopo che l'avevo risollecitato. Ho riprovato a sollecitarlo a distanza di 10 giorni e mi ha risposto che il piano fino all'estate era chiuso e che più in là avrebbero ragionato sulla seconda parte dell'anno. Ho chiesto quando ci saremmo quindi sentiti, non ho mai ricevuto risposta.
Personalmente ci ho messo una pietra sopra, anche perché ho ricevuto altre proposte. Ho trovato le mail però molto sbrigative, spesso una sola riga probabilmente scritta al telefono, ma è soprattutto questo cambio di opinioni così rapido mi ha lasciata molto perplessa.
Scusate per il messaggio che è un po' lungo, però se può aiutare qualcuno ad avere le idee più chiare...