Boh,
@Luca Canetti,
se si può (avranno cambiato le regole

) te la commento anche io.
Tra le tue ali, piccolo uccello di bosco,
il lettore si ferma un attimo a pensare a chi tu ti possa riferire, a immaginare questa scena con te a cavalcioni sull'uccellino mentre vola, insomma si ferma perplesso e questo non va bene. Con una piccola modifica mi piacerebbe di più (senza alterare il senso):
Con le tue ali, piccolo uccello di bosco,
Volo senza paura sopra distese sconfinate
Di campi fioriti e nel silenzio
molto bella l'immagine del volo, dello spazio (che si lascia immaginare), del silenzio (che rimanda a un'esperienza interiore).
Allo stesso modo:
Di un momento senza tempo
che in un certo senso ferma il respiro e induce a pensare, non a qualcosa di preciso, ma un po' a tutto, in generale.
Metti nelle mie mani
Il mistero del capirti veramente.
è un'invocazione il cui senso religioso intuisco avendo letto di te, e che quanto più è semplice, tanto più è profondissima e toccante.
Piccola poesia ma molto significativa per chi ama gli spazi, il silenzio, il volo, il mistero, e anche l'umiltà di porsi di fronte a questo mistero con la disposizione ad accettarlo (perché capirlo veramente, forse non ne abbiamo la forza).
Ciao