[CC23] Luci - Pulcinella
Posted: Sat Feb 25, 2023 4:52 pm
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Luci, luci, tante luci.Oggi è il primo sabato di dicembre: Lucia compie tre anni ed è in compagnia della mamma Chiara.
Le due passeggiano per le strade del loro paese, baciate dalla luce del sole e da quella della reciproca compagnia. Il primo incontro è con un un alunno della seconda C della scuola media dove la prof Chiara insegna:
"Prof, ho fatto la rifrazione della luce. Ci sono riuscito da solo!"
Entusiasta e orgoglioso, si è fermato per parlargliene nei dettagli mentre gli brillano gli occhi.
Anche lei è contenta per averlo ispirato: "Bravo! Senti, Covelli, mercoledì porta il necessario e rifai la prova per i tuoi compagni e per me. Ti vale come interrogazione."
Le luci delle vetrine del negozio di abbigliamento sono così forti che le feriscono gli occhi. Chiara ammira quel tailleur grigio perla abbinato a una fluente camicetta di seta ma soffoca un sospiro leggendo il cartellino del prezzo. Lucia la tira per un braccio. "Caramelle, caramelle!" Sa di avere diritto oggi a sceglierne una dozzina, una per ogni mese dell'anno che ha appena vissuto. La tappa è obbligata, e nel negozio di dolciumi Lucia si perde col suo cestino nella bella e difficile scelta tra le carte luccicanti e colorate che avvolgono quelle delizie. La mamma la guida a cercarne una per ogni sua esperienza: per la Festa di dicembre, per il freddo di Gennaio, per le maschere di febbraio, per il vento di marzo, per il pesce d'aprile, per le violette di maggio, per i castelli di sabbia giugno, per il mare di luglio, per la montagna di agosto, per l'uva di settembre, per l'asilo di ottobre, per le piogge di novembre...
Camminando per il paese, la donna arriva a intravedere le luci basse e calde della chiesetta del Porto che sanno di approdo.
Nei pressi dell'ospedale civico, incontrano un tale con la maschera e i panni di Pulcinella. Chiara lo riconosce e lo saluta con piacere. Sa il ruolo che va a fare presso i bambini malati, almeno una volta al mese : va a confortarli nelle vesti di chi, anche se povero e con un mucchio di problemi, cerca sempre di venirne fuori con uno sberleffo ai rompiscatole e con un sorriso genuino a chi ne ha bisogno.
Lucia gli dice, schietta: "Ma che brutto naso!"
Pulcinella le risponde, dopo aver fatto due movenze delle sue: "Preferiresti una bella maschera con sotto una faccia cattiva?" e le mostra la sua con una linguaccia che fa ridere la bambina.
Chiara gli dice che è bello che lui vada a insegnare ai malati piccoli che non si deve mollare mai, anche se si hanno pochi mezzi e poche speranze. "Va a portargli le luci del sorriso" spiega la mamma a Lucia. "Ha le luci anche nel nome" pensa, anagrammando sorridendo tra sé e sé.
Poi passano davanti a una sala giochi e alle sue luci intense, accese, invitanti: per Chiara, finte e velenose. Il suo perduto amore era irretito da quelle luci che avevano vinto il buon senso e la lucidità dell'uomo che era stato, ricco di vere luci...
Passando accanto a un condominio molto alto, Lucia lo indica come grattasole. La mamma la corregge: "Grattacielo". Lei controbatte (non per niente va all'asilo da tre mesi e ogni giorno ha qualcosa da spiegare alla madre): "L'ho inventato io, mamma! Se gratta il cielo, gratta anche il sole, e io l'ho visto fare! La maestra mi ha detto brava!"
Chiara se la guarda a bocca aperta: ascoltarla le apre un mondo sotto una luce nuova, che è la "prima luce" per sua figlia. E in più, la logica del grattasole non fa una piega!
Sul calare della sera, nel piazzale del Comune e del Duomo si sta radunando una folla di bambini e di loro accompagnatori, per assistere
al via dell'illuminazione del gigantesco Albero di Natale. L'ampia scalinata che porta all'ingresso del Municipio fa da sedile ai piccoli e alle mamme. Chiara e Lucia sono tra i primi a scegliere i posti, e quindi vanno in cima. Oggi è il terzo compleanno e la piccola ha ancora in tasca quattro caramelle fasciate in carta luccicante. Adesso è in piedi e dà le spalle al portone chiuso. La mamma le ha promesso una festa.
Ecco che la musica irrompe dagli altoparlanti: è una marcia trascinante e festosa, mentre all'improvviso, in corrispondenza del primo buio, ecco le luci vestire l'Albero di giallo, bianco, azzurro e rosso, a intermittenza e luminosissime.
Ecco scattare l'applauso di centinaia di mani. Ecco la bimba che salta sul posto, senza sosta.
E con la voce chiara e acuta, Lucia, gli occhi colmi di luce sua e luce riflessa, grida: "Grazie! Per il mio compleanno! Grazie!"