Hai ragione! Ah se quella terra potesse parlare…
Vorrei ascoltarla citare i tormenti che ha subito da qui a quattromila anni.
Hai scelto di far parlare una terra che di storia ne ha più di qualunque altra.
I tuoi versi sono un tributo a Gaza e un doloroso promemoria delle conseguenze delle guerre e della violenza.
Il tuo richiamo alla memoria e alla bellezza perduta è un'accusa contro la violenza che ha portato alla distruzione.
Le immagini dei cipressi, delle spezie, dei sogni e delle pietre bianche creano un contrasto straziante
La chiusura, con la città che si lamenta di essere diventata solo un oggetto di curiosità per chi sfoglia le riviste, aggiunge un ulteriore strato di tristezza e amarezza.
Ho apprezzato moltissimo la tua declinazione della traccia, trovo la tua una buona prova.
Tuttavia, credo che potresti migliorare la fruizione di alcuni versi senza stravolgere le tue emozioni:
wrote:bestseller2020Dove sono finiti i verdi cipressi delle mie piazze?
Janin vendeva le spezie sotto la loro ombra
e Fathia sognava a occhi aperti sotto ai miei andron
I cipressi?, parlando di Gaza o del medio oriente in generale, citerei alberi autoctoni: ulivi, aranci, cedri…
wrote:bestseller2020Di me dicevano che ero bella, quanto la città delle calle
per le pietre bianche, dal mare azzurro e barche
Dove sono andati ora chi mi amava?
L'accostamento a Venezia, credo ti riferissi a questa città, non mi sembra molto evocativo, L'architettura di una, nonostante il mare e le barche, non evoca l'accostamento con l'altra.
Attenzione alla concordanza verbale.
wrote:bestseller2020Li ho visti andare via con i carretti carichi di paura e poche cose
lungo cumuli di macerie ai bordi di strade sepolte
Non sono più rifugio per nessuno, forse ancora per i morti
È solo un mio pensiero, ma sarei stata più incisiva:
Non sono più rifugio se non per i cadaveri smarriti.
wrote:bestseller2020Anche i cani qui non hanno più padroni nella notte
i lampioni non illuminano più, sono spenti e a terra
Perché questo fuoco piombato dall’alto sui miei poveri pilastri?
Per alleggerire non ripeterei il concetto della mancanza di luce nella notte:
Anche i cani qui non hanno più padroni
i lampioni caduti terra non rischiarano notte
Perché questo fuoco piombato dall’alto sui miei poveri pilastri?
wrote:Sono crollata a terra con i miei solai: morta per sempre
Bella, è una immagine dinamica, la sensazione di movimento coglie di sorperesa. Questa non è solo un immagine ma sono frame di un breve video.
wrote:bestseller2020Per riempire riviste di chi si sgomenta per un secondo
il tempo che serve per girare pagina e poter dire
questo l'hai meritato perché custodivi i colpevoli.
Avrei citato le riviste in generale e non di qualcuno in particolare. Le notizie riempiono le riviste per chiunque e non solo per chi si sgomenta un secondo.
Inoltre io non sfoglio più una rivista da secoli. Visto il periodo che stiamo vivendo avrei citato i social invece delle riviste.
Per riempire i profili social di chi si sgomenta
un istante per scrollare lo schermo e potermi dire
questo l'hai meritato perché custodivi i colpevoli.
E qui, alla fine, il pugno nello stomaco! Mille riflessioni mi assalgono. Sei stato bravo e coraggioso a metterti in gioco con questo brano. L'emotività a volte mi impedisce di scrivere come vorrei. Non so se sarei stata altrettanto capace.
Se sono stata invadente dimmelo, non mi offendo. Negli ultimi tempi trovo molto soddisfacente ragionare e commentare in modo più tecnico. Lo trovo un esercizio molto valido. Mi aiuta a correggere soprattutto me stessa, la mia scrittura.
Grazie Best.