I buoni film di una volta, senza effetti speciali, ingenui ma commoventi, per chi si commuove.
Molto meglio di certa roba indefinibile che circola oggi.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
Conosco il film, bellissimo, ma mi ha sempre riempito di angoscia. Si crea una bella e innocente alleanza tra Kevin, un evaso, e il bambino che prende come ostaggio, una sintonia e un'armonia che sarebbero di un mondo perfetto, senza doppi sensi. Ma l'armonia viene rotta quando il bambino, impossessatosi di un'arma sparerà a Kevin, che tuttavia non se la prenderà con il bambino e continuerà la sua fuga da solo, finendo circondato da poliziotti ottusi e ignoranti che lo uccideranno senza motivo, convinti che sia un uomo pericoloso.
La vita non è mai buona con i giusti.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
Finale di Pane e Cioccolata, film di Franco Brusati, con un fantastico Nino Manfredi e Johnny Dorelli.
Il film è del 1974 e trattava argomenti che a mio parere meriterebbero di essere approfonditi.
Non sto a riassumere il film, che tra l'altro fanno rivedere di raro, ma questo finale ne riassume tutto il pensiero.
Nino, emigrato in Svizzera dove non riesce a integrarsi, dopo innumerevoli vicissitudini decide di tornare in Italia.
Sul treno che lo riporta a casa si sveglia al canto di melodie napoletane che riassumono un altro mondo, cantate da personaggi che anche loro riassumono un altro mondo al quale però Nino, con una mimica facciale eccezionale, solo in quel momento si rende conto quasi con un senso di malessere, di ripulsa, di non voler più appartenere, non voler più partecipare, e tanto meno ritornare.
Si sente come soffocare da quella visione di vita stereotipata, limitata, che non cambia mai, che non porta a niente.
Non basta che ci sia il sole e il mare, come dice la canzone e la faccia di chi canta, ci vuole anche altro, tanto altro. Una diversa concezione di vita? All'entrata del treno in galleria Nino fermerà il treno azionando il freno d'emergenza e ricomparirà metaforicamente dal buio alla luce del sole, non importa se sarà un sole del nord, ma non vuole vivere più in quel mondo, dal quale pure proviene ma che si è reso conto essere per lui limitativo, soffocante.
E io sono daccordo. I luoghi comuni da cartolina, pizza, spaghetti, mandolino e basta che ci stà o' sole, basta che ci sta' o mare hanno tarpato le ali a molta, troppa gente che avrebbe meritato molto di più.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
Pur essendo la sezione di trailer di film questo non è un film, è una canzone sarda che amo molto, cantata in modo dolcissimo da due bambine.
L'ho messo nella mia sezione perché forse è meglio.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
Commovente scena finale del film "Tutti a casa", con il grande Alberto Sordi, che interpreta un Sottotenente dell'Esercito, Innocenzi, rimasto tagliato fuori con i suoi uomini dopo l'armistizio dell' 8 settembre 1943. Inizialmente cerca di tornare nei ranghi, non capisce gli eventi ma mano a mano si rende conto del caos subentrato, viene abbandonato dai suoi soldati e tenta di salvarsi rimanendo solo con un soldato, il Geniere Ceccarelli, interpretato da Serge Reggiani, che morirà a pochi passi dalla sua casa a Napoli durante la rivolta dei Napoletani contro le forze d'occupazione tedesche.
Sarà allora che il Sottotenente prenderà piena coscienza della situazione e che non è più possibile fare finta di niente davanti agli eventi.
Una scena per me molto bella, pur all'apice della drammaticità dopo la morte del Geniere, scena esplicativa, è quando Alberto Sordi vede degli uomini del popolo che combattono i tedeschi, i quali non riescono a far funzionare una mitragliatrice. Il Sottotenente, essendo un esperto, si mette al loro posto, la mette in condizioni di funzionare e chiede munizioni.
Si avvicineranno a lui altri uomini in borghese, fra i quali uno con i gradi di Tenente sul petto che gli dirà dove far fuoco.
Pur essendo tutti in abiti civili il sottotenente Alberto Sordi vedendo i gradi risponderà immediatamente "signorsì", essendo abituato a obbedire agli ordini dei superiori e in quel momento la sua vita cambierà per sempre, come fa intuire la musica finale del film.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
Dio è grande e non esiste nient'altro più grande di Dio per un essere umano. In qualunque fede.
Il discorso non è diretto e non tocca i discendenti delle scimmie darwiniane globali che ignorano e irridono il concetto di Dio.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
Questo bambino è destinato a diventare un grande Imam, è sensibile al dolore dei fedeli ed è riuscito a toccare la Pietra Nera custodita nella Kaaba, alla Mecca, cosa quasi impossibile nel pellegrinaggio annuale per la calca di gente e per le migliaia di morti nel tentativo. Da qui il suo pianto.
I bambini occidentali piangono se non hanno l'ultimo modello di telefonino cellulare.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
BENDING!! Sul Mi Cantino tirato a palla sul 24° tasto.
"Quando sogno io non ho più corpo, volto né pensiero; quando sogno volo via leggero sopra a tutti voi e torno uomo."
Enrico Ruggeri, Diverso dagli altri
Josè Sanchez Del Rio, canonizzato nel 2016. Aveva quattordici anni quando nel 1928 in Messico, nel pieno della follia rivoluzionaria in odio alla religione cristiana, fu assassinato dai governativi perchè si rifiutò di rinnegare la sua fede cattolica.
La scena è tratta dal film Cristiada, circolato pochissimo, quasi niente. Non sia mai che i ragazzi di oggi, anzicchè uccidere persone a caso, senza motivo, cronache di questi giorni, per noia, con leggerezza, incapaci di distinguere il bene dal male, per colpa dei loro genitori amici e di una società abominevole e vuota di valori che li ha portati a questo, non sia mai che sappiano che esiste Dio, un Dio in grado di dare la forza di vivere con gioia nel suo nome, di morire anche, nel suo nome, per seguire i suoi principi, come i martiri cristiani.
E Josè è un martire cristiano. Spero che lui e migliaia come lui non siano morti invano.
Provo commozione e indignazione per questo film, per come anche oggi il mondo stia andando inesorabilmente in questa direzione. Nell'indifferenza ignorante, nella convinzione di quasi tutti di essere nel giusto a voler vivere ignorando e irridendo Dio.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)