Re: Perché si scrive?

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Andrea D’Angelo ha scritto: Il 4 è una spinta interiore e non importa che sia un'illusione: ci si crede lo stesso. Nel 2021 aiuta illudersi di poterlo fare, visto il panorama
Giusto. Tutti hanno le loro illusioni, alcune sono addirittura collettive. Non vedo perché quella di migliorare il mondo dovrebbe essere più ingenua o pretenziosa delle altre
Andrea D’Angelo ha scritto: La scrittura è curativa, ma a me non ha mai curato angosce, perché l'angoscia è uno stato d'animo relativo al futuro. A me la scrittura ha guidato fuori dal pantano della depressione, che invece è il passato.
In realtà credo che nel punto 6 Levi si riferisca proprio a questo. L'angoscia è un malessere interiore. Scrivere non è una cura, ma aiuta a fare chiarezza. È come quando si racconta un incubo a qualcuno: man mano che si racconta ci sembra sempre più ridicolo esserci spaventati per così poco. Mettere un'emozione in parole aiuta a definirla e a gestirla
Andrea D’Angelo ha scritto: L'1 e il 2 da soli non basterebbero a reggere il nulla cosmico come orizzonte sempiterno che spetta a noi scrittori di belle speranze…
Infatti secondo me i motivi sono sempre più di uno, almeno tre o quattro. Per affrontare quell'orizzonte minaccioso però potrebbe non bastare l'intera lista :lol:
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Perché si scrive?

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@Silverwillow ciao. Pensavo al 13 motivo: si scrive per sputtanare qualcuno...

Come fece al suo tempo Baudelaire con " i fiori del male" e per finire al Watergate di [font=Georgia, Times, "Times New Roman", serif] Bob Woodward e Carl Bernstein..[/font]
[font=Georgia, Times, "Times New Roman", serif]secondo me lo sputtanamento va oltre il semplice motivo di testimoniare... ciao[/font]
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Perché si scrive?

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bestseller2020 ha scritto: almeno ci hai provato e mostrato le palle... considera poi che il risultati possono arrivare ai posteri  :D
Altro problema: gli sputtanati e sputtanandi sono più o meno miei coetanei, quindi lo sputtanamento sarebbe postumo anche per loro che, con mio disdoro, non saprebbero di essere stati sputtanati
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Perché si scrive?

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bestseller2020 ha scritto: @Silverwillow ciao. Pensavo al 13 motivo: si scrive per sputtanare qualcuno...
Ho riguardato tutto, e il 13 c'era già ("comunicare"), quindi questo è il 14. Devo dire che a me non sarebbe venuto in mente... Oppure l'avrei inserito nella categoria cambiare il mondo, tipo "sputtanarne uno per educarne cento" :asd: 
È un motivo in cui probabilmente non mi troverò mai (se qualcuno o qualcosa proprio non mi va non ci perdo tempo, mi prendo il disturbo solo se ho il dubbio che meriti una reazione di qualche tipo) ma mi pare valido.
bestseller2020 ha scritto: Come fece al suo tempo Baudelaire con " i fiori del male"
L'ho letto anni fa, eppure non ho colto comunque il riferimento. Con chi ce l'aveva Baudelaire? Mi sembrava un tipo così tranquillo (un  po' depresso ma tranquillo)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Re: Perché si scrive?

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@Nessuno @Silverwillow io pensavo a un ulteriore motivo: perché è diventato più semplice scrivere e pubblicare..
Oramai è alla portata di tutti, diversamente da epoche in cui stava nella possibilità delle classi nobili...
Con il self puoi farti il tuo libro e con una piattaforma digitale il tuo libro è lì in bella mostra... magari fa pena.. però non hai supplicato nessuna CE...
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Perché si scrive?

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bestseller2020 ha scritto: io pensavo a un ulteriore motivo: perché è diventato più semplice scrivere e pubblicare..
Di sicuro la maggior facilità a pubblicare spinge a scrivere anche persone che normalmente non ci proverebbero neanche, ma non lo vedo come il motivo principale. D'accordo, si può scrivere un libro in due mesi e pubblicarlo immediatamente, ma il fine di solito è vantarsi di aver scritto un libro o guadagnare qualche entrata extra. C'è sempre un altro motivo alla base, secondo me
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Perché si scrive?

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bestseller2020 ha scritto: @Nessuno @Silverwillow io pensavo a un ulteriore motivo: perché è diventato più semplice scrivere e pubblicare..
Oramai è alla portata di tutti, diversamente da epoche in cui stava nella possibilità delle classi nobili...
Con il self puoi farti il tuo libro e con una piattaforma digitale il tuo libro è lì in bella mostra... magari fa pena.. però non hai supplicato nessuna CE...
Un volta era un must per soli aristocratici di sesso maschile. 
Con lo sviluppo della tecnologia, il fenomeno si è espanso e ha preso larga scala. Oggi l'opportunità di scrivere è accessibile a chiunque. Sarà ancora un must negli ambienti VIP ma è un'altra storia. 

Re: Perché si scrive?

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Ho letto tutti i commenti, e mi pare che voi Autori scriviate per motivi tutti diversi, ma fondamentalmente riassumibili in un solo, unico motivo: scrivete per essere letti. Il lettore è implicito in ogni intento di scrittura, esiste già in potenza non appena nasce il desiderio di portare un pensiero fuori dalla mente e di metterlo su carta.
Credo che ogni scrittore, al di là della pulsione del momento, scriva per questo motivo; e che i grandi scrittori siano quelli che nello scrivere si rivolgono al lettore dal quale vorrebbero essere letti, per essere compresi.

Re: Perché si scrive?

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Antonella Andreta ha scritto: scrivete per essere letti. Il lettore è implicito in ogni intento di scrittura, esiste già in potenza non appena nasce il desiderio di portare un pensiero fuori dalla mente e di metterlo su carta.
Continuo a pensare che lo scrittore è egocentrico. Io sono egocentrico (allora sono uno scrittore?)
Concordo col voler essere letti, cosa che completa e appaga, ma chi ha la scrittura nel sangue, scrive pure su di un'isola deserta.
Poi, naturalmente, inizierebbe anche ad insegnare a leggere alla fauna autoctona...
L. COME APOCALISSE - G. Domenico Lupo

CANTITU APPURATE - G. Domenico Lupo

I MIEI ANIMALI - G. Domenico Lupo

Re: Perché si scrive?

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JD WOLF ha scritto:
Continuo a pensare che lo scrittore è egocentrico. Io sono egocentrico (allora sono uno scrittore?)
Concordo col voler essere letti, cosa che completa e appaga, ma chi ha la scrittura nel sangue, scrive pure su di un'isola deserta.
Poi, naturalmente, inizierebbe anche ad insegnare a leggere alla fauna autoctona...
Se non dai una connotazione negativa al termine "egocentrico", certo che ogni Autore lo è; anzi, deve esserlo. È essenziale rapportare il mondo esterno al sè, per poter elaborare un pensiero. Il punto fondamentale è la destinazione di questo pensiero, che poi fa la differenza tra un libro e un diario personale, tra un Autore di talento e un compilatore di pagine.
Non posso rispondere alla domanda se tu sia o meno uno scrittore, ma posso fare a mia volta una domanda: leggendo le tue parole, un lettore osserverebbe che in tre righe hai detto, ti sei contraddetto, hai affermato e poi hai negato. E che l'hai fatto con ironia pur mantenendo il tema "serio", che hai introdotto almeno una ventina di spunti di riflessione diversi alternando immagini mentali divertenti ad altre profonde. Hai utilizzato un lessico appropriato e uno stile disinvolto e accattivante.
Secondo te, un lettore potrebbe desiderare di più, da tre sole righe di testo?

Re: Perché si scrive?

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Nessuno ha scritto: Ho da raccontare in base alla mia esperienza e celo la speranza che almeno uno mi legga, altrimenti va bene lo stesso. 
Sono nuova qui e non ho ancora ben presenti tutte le regole, ma la tua frase mi ha rievocato istantaneamente un passo di un romanzo che ho letto, del quale non dirò nulla perché il mio scopo non è quello di fare pubblicità. Ma penso di poterlo citare comunque, senza riferimenti:

"Un vero Autore non si schianta mai. Un vero Autore cade eternamente, bucando le pagine."
Ecco, mi hai fatto pensare a queste parole.  :)

Re: Perché si scrive?

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Antonella Andreta ha scritto: Credo che ogni scrittore, al di là della pulsione del momento, scriva per questo motivo; e che i grandi scrittori siano quelli che nello scrivere si rivolgono al lettore dal quale vorrebbero essere letti, per essere compresi.
Molti autori in realtà scrivono soprattutto per se stessi. Il primo esempio che mi viene è Kafka (che ha lasciato disposizioni di bruciare gran parte di ciò che aveva scritto), ma ce ne sono altri. Non tutti scrivono per comunicare con altre persone, forse perché ritengono che non sempre ne valga la pena. Non è il mio caso, ovviamente, dato che ho pubblicato tutto ciò che ho scritto, ma sto iniziando a invidiare la saggezza di Kafka
JD WOLF ha scritto: Poi, naturalmente, inizierebbe anche ad insegnare a leggere alla fauna autoctona...
Io alla fauna autoctona insegnerei piuttosto a fare qualche acrobazia divertente, in modo da passare il tempo tra uno scribacchiamento inutile e l'altro :asd:
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
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