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Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Lavoro per un loro autore, lo aiuto a promuoversi sui social; a differenza di altre CE, Genesis sembra abbastanza attiva sul lato social, in particolare su Instagram; in più occasioni ho taggato il suo profilo e ha interagito con i contenuti che ho postato (ad esempio, proprio oggi ha condiviso, tramite una storia, un post caricato sul profilo dell'autore).
Quindi, mi sento di consigliare questa CE perché, nel suo piccolo, ci mette un minimo di impegno nella promozione sui social, cosa che non potrei dire di altre CE che se ne fregano quando vengono taggate e hanno una presenza inesistente.
Social Media Manager per editori e scrittori.
Ho lavorato per un editore e 30 autori (dato aggiornato a marzo 2023).

- Curriculum su LinkedIn.
- Articolo in cui spiego cosa faccio.
- Profilo Instagram.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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A 7 anni dall'inizio della trilogia e a 2 dalla conclusione della stessa, posso tranquillamente mettermi il cuore in pace sul fatto che non vedrò mai un centesimo dalle royalties.
Siamo in tanti ad avere timidamente fatto richiesta, tanto che per ben due volte nell'arco degli ultimi due anni è arrivata una mail lunghissima a tutti gli autori dicendo di avere pazienza: difficoltà economiche, editoria in calo, Covid e tanti altri ottimi motivi, anche propositi di chiudere la baracca.
C'è un contratto firmato, ma la CE è nell'isola di Rodi e il foro compente è là.
Sono pochi euro, per carità, ma sono stati stra sudati.
Mi spiace doverlo scrivere sul forum, ma sono davvero anni che scrivo in privato e mi viene chiesto di avere pazienza.
Ecco, l'ho persa.
Penny

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Forse - e sottolineo forse - non si tratta dei soliti marpioni, ma solo di una CE che ha fatto il passo più lungo della gamba. Sono comunque tanti, troppi, gli editori che non pagano le royalties: inutile fare cause costose che, trattandosi spesso di società di capitali senza capitali, porterebbero comunque a spendere quattrini per zero risultati. Ma una denuncia per truffa e/o appropriazione indebita, quella bisogna farla: colpirne uno per educarne cento.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Lascio perdere, non per pusillanimità o buonismo, ma per stanchezza e un senso di rifiuto che ormai ho per il settore. 
Certo che sono con l'acqua alla gola e non truffatori, trattandosi di brave persone, per quello che ho visto in questi anni. 
Ma io avevo un'attività in proprio, preso con l'acqua alla gola, dopo aver saldato fino all'ultimo centesimo coi fornitori, ho chiuso baracca...
Loro invece hanno pubblicato un libro oggi, in pompa magna su tutti i social.
Così non va.
Ma va così.
Penny

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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la CE è nell'isola di Rodi e il foro compente è là. ha scritto:
Mi chiedo come sia possibile firmare con una casa editrice non presente sul territorio italiano? Penso che bisognerebbe incontrare gli editori, i contratti andrebbero firmati all'interno di uffici, potendosi conoscere, stabilire delle strategie...
Quando poi ci sono delle divergenze, come si può pensare di risolverle?
Troppo spesso si firmano dei contratti senza chiedere nessuna assistenza legale, eppure, si spende tantissimo tempo e spesso anche soldi nella progettazione del romanzo, ma non si ha nessuna cura nel mettere al sicuro la persona che ha creato quel testo. 
Vorrei consigliare almeno una segnalazione sul sito dell'Antitrust, per accertare la regolarità delle operazioni, come anche il mancato versamento delle royalties. Qui dei link esplicativi:
http://www.soloparolesparse.com/2013/05/come-segnalare-truffe-allantitrust-il-caso-armando-curcio-editore/#:~:text=La%20procedura%20%C3%A8%20estremamente%20semplice,online%20sul%20sito%20dell'Antitrust.

Come segnalare
Ai segnalanti non sono richieste particolari formalità, versamenti a favore dell’Antitrust o l’assistenza di un avvocato. I consumatori che intendono segnalare una pratica commerciale scorretta o una pubblicità ingannevole possono farlo: tramite posta ordinaria inviando la segnalazione a Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma; inviando la segnalazione scritta alla casella protocollo.agcm@pec.agcm.it ; compilando e inviando on line il modulo cui si accede tramite il link segnala on line. Queste modalità di segnalazione sono valide anche per le imprese, le società o i liberi professionisti relativamente ai messaggi pubblicitari ingannevoli o che contengono comparazioni illecite sulla vendita di beni o servizi. ha scritto:

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Incontrare gli editori di persona per la firma?
Sarebbe bello, per carità, ma puoi farlo con una CE dei tuoi dintorni. Immagina ogni volta di dover saltare su un treno o un aereo spendendo magari più di quanto il tuo libro riuscirà mai a portare a casa anche nella più rosea delle aspettative.

Per il resto, boh, un disastro.
Capisco chi è avvilito in questa situazione specifica.
Da parte mia, sto passando queste ultime settimane a rescindere contratti con case editrici inconcludenti e inadempienti gestite in maniera cialtronesca. Con un paio ci sono riuscito e mi sono ripreso i miei libri da ripubblicare in self. Una mi ha risposto picche, ma tant'è: evidentemente preferisce tenersi in catalogo un libro per il quale non ha mai mosso un dito e che non comprerà mai nessuno, visto il prezzo di copertina e la totale assenza di impegno in promozione. 
Ho già firmato con l'ennesima CE per un nuovo romanzo ma credo che sia davvero l'ultima volta. Ne ho davvero fino al collo. Mai visto un centesimo di royalty.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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@Horselover Fat Le sole royalties che ho incassato sono state quelle del libro edito da Maratta, con cui avevo anche iniziato un rapporto di collaborazione nella selezione e editing-correzione di bozze. Troppo bello per essere vero: è bastato un evento negativo nella vita privata, e la piccola CE si è squagliata come neve al sole. Io, per deficit informatico e allergia ai social, non ho la voglia e la capacità di autopubblicarmi: mi restano i concorsi, dribblando quelli che prevedono il versamento dei fantomatici diritti di segreteria. Ma devo essere uno che porta jella: Libromania ha chiuso i battenti appena dopo avere io vinto un loro concorso per racconti.
Malgrado tutto, continuo a inviare direttamente alle CE: la speranza è l'ultima a morire. 
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Uanema ha scritto: mar giu 13, 2023 9:34 am Mi chiedo come sia possibile firmare con una casa editrice non presente sul territorio italiano? Penso che bisognerebbe incontrare gli editori, i contratti andrebbero firmati all'interno di uffici, potendosi conoscere, stabilire delle strategie...
Quando poi ci sono delle divergenze, come si può pensare di risolverle?
Non so dove abiti tu, ma dalle mie parti non ce ne sono molte di CE (zero per essere precisi), la firma a distanza si fa perfino per i contratti milionari dei calciatori. Credo che il 99% della gente qui non abbia mai incontrato di persona il proprio editore.
In quanto alle "divergenze", non sono King, ho sempre pensato che il contenzioso potesse riguardare cifre intorno ai 50 euro (e infatti è così) per cui me ne sono infischiato del fatto che il foro competente fosse a Rodi. O credi che se fosse stato nella mia città mi sarei avventurato in una bega legale per 50 euro?
Viviamo coi piedi per terra dai.
Penny

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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pennywise ha scritto: mar giu 13, 2023 7:59 pm Non so dove abiti tu, ma dalle mie parti non ce ne sono molte di CE (zero per essere precisi), la firma a distanza si fa perfino per i contratti milionari dei calciatori. Credo che il 99% della gente qui non abbia mai incontrato di persona il proprio editore.
In quanto alle "divergenze", non sono King, ho sempre pensato che il contenzioso potesse riguardare cifre intorno ai 50 euro (e infatti è così) per cui me ne sono infischiato del fatto che il foro competente fosse a Rodi. O credi che se fosse stato nella mia città mi sarei avventurato in una bega legale per 50 euro?
Viviamo coi piedi per terra dai.
Certo che non ne vale la pena, però se tutti gli autori fanno spallucce la CE si tiene quanto non le spetta per ognuno di loro e viene fuori una somma molto più appetibile. Questo per sottolineare come un malcostume possa nascondere un guadagno cospicuo anche se toglie pochi euro al singolo autore.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Ciao @pennywise, purtroppo, in generale, leggo sempre più spesso pochi "mea culpa" da parte degli autori e questo é un andazzo che finisce per favorire gli editori poco corretti. Nella ricerca degli editori, la prima cosa da controllare é la ragione sociale e l'indirizzo, quest'ultimo è immensamente utile per organizzare le presentazioni del libro avendo con sé la presenza della casa editrice. Nel caso,invece, in cui si creda di poter fare tutto in proprio, risulta inutile rivolgersi a una casa editrice e tanto vale auto pubblicarsi. A ben vedere, perché ricercare ancora questi piccoli editori? I compensi in questo caso sono pochi, ma ciò che più potrebbe dare "fastidio" é il fatto il romanzo passa restare "ostaggio" di tali editori. Bisognerebbe in alternativa contattare tutti gli altri autori, i cui nomi sono presenti in catalogo, riunire i problemi comuni e fare forza insieme per spuntarla. Diversamente é anche inutile segnalare qui questi casi senza avere la volontà di essere il cambiamento che si vuole portare avanti. Come vedi loro continueranno a pubblicare e autori poco informati continueranno a cascarci senza opporsi. 

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Posto che stiamo parlano di un'avventura cominciata 7 anni fa, che prevedeva fin da subito la firma per una trilogia (che, va da sé, ti impegna per anni) e che ai tempi la "bibbia" in materia di feedback sulle CE era il WD, sul quale avevano pareri entusiasti...io ho firmato.
Poi sono maturato (alla veneranda età di 50 anni), nel frattempo sono entrato nel mondo dell'editoria anche tramite i servizi editoriali e ho capito molte cose. Nessuno "nasce imparato", a distanza di anni e con tutta l'esperienza maturata non avrei firmato. Ma del senno di poi sono piene le fosse, no?
Nel mondo dell'editoria 7 anni sono un'era geologica. Oggi potrei tenere seminari sul tema, ai tempi, ahimé, no.
In quanto al "farla passare liscia" e discorsi analoghi: ognuno ha il suo vissuto e la propria vita. Ho cose più importanti a cui pensare ora che non imbarcarmi in uno sterile viaggio senza ritorno. 
Ho scritto questo post come feedback sulla CE e come monito per chi oggi si trova nella mia situazione di 7 anni fa. 
Non sono un Don Chisciotte e non sono un maestro di vita.
Do consigli. Oggi lo posso fare e, come molti che lo possono fare, posso farlo solo in base all'esperienza vissuta.
Diffido da chi sa già tutto grazie all'esperienza degli altri, perché in realtà non sa niente, se non per sentito dire.
Penny

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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pennywise ha scritto: mer giu 14, 2023 9:58 pmnel frattempo sono entrato nel mondo dell'editoria anche tramite i servizi editoriali e ho capito molte cose. Nessuno "nasce imparato", a distanza di anni e con tutta l'esperienza maturata non avrei firmato. Ma del senno di poi sono piene le fosse, no?
Anche io sono del parere che c'è sempre da imparare e appunto riuscire a dialogare sulle nostre esperienze ci permette di migliorarci. Da quanto leggo, hai esplorato nuovi campi nel settore dell'editoria, quindi, potresti aprire gli occhi a tante persone inconsapevoli, che si trovano invischiate in situazioni poche chiare. Se si volesse in qualche modo tenere una certa linea deontologica in questo campo, bisognerebbe poi riuscire con i propri comportamenti a cambiare le cose. Diversamente, quando si crede di lottare con i mulini a vento e sorge già una certa rassegnazione, occorre cambiare mestiere, per tentare di poter incidere in altri settori. Mi sembra che quando si subisca un torto, tu invece consigli di lasciare stare, perché non ne vale la pena, mi dispiace ma non reputo sia questa la condotta da tenere, anzi, se lavori in questo campo con questo spirito di sicuro, cercherò anch'io di evitarti nel mio percorso editoriale. Mi sembra strano riuscire a trovare un accordo, ma non denunciare, non interpellare le persone in grado di restituirci una certa giustizia, ci porta a diventare complici inconsapevoli di un modo di fare sbagliato. 
Tu prima mi facevi un esempio calcistico sui contratti, come se i giocatori non conoscessero poi i presidenti delle società per i quali lavorano e che comunque, con tutti i privilegi connessi, hanno un potere contrattuale molto più forte, potendo contare anche sugli agenti. In questa varietà di esempi, io invece vorrei portare l'attenzione sulla violenza perpetrata ai danni delle donne e la prima cosa che viene consigliata è "denunciare".
LA CONSAPEVOLEZZA E L’USCITA DALLA VIOLENZA
Molte donne non considerano la violenza subita un reato ha scritto:
Come vedi da un discorso maschilista, improntato sul calcio, prendendo invece a riferimento un problema più grave, dove viene indicata come soluzione la denuncia, allo stesso modo, i soprusi nei confronti degli autori non trovano altra soluzione che la denuncia.
Questo è il mio pensiero e spero si diffonda nelle tante persone che operano in questo settore.
Grazie.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Uanema ha scritto: gio giu 15, 2023 11:36 am Diversamente, quando si crede di lottare con i mulini a vento e sorge già una certa rassegnazione, occorre cambiare mestiere, per tentare di poter incidere in altri settori. Mi sembra che quando si subisca un torto, tu invece consigli di lasciare stare, perché non ne vale la pena, mi dispiace ma non reputo sia questa la condotta da tenere, anzi, se lavori in questo campo con questo spirito di sicuro, cercherò anch'io di evitarti nel mio percorso editoriale. Mi sembra strano riuscire a trovare un accordo, ma non denunciare, non interpellare le persone in grado di restituirci una certa giustizia, ci porta a diventare complici inconsapevoli di un modo di fare sbagliato. 
Non è un dialogo "io ho ragione e tu sbagli", o almeno non è il concetto che ne ho io

Non ho consigliato niente a nessuno, ho detto quello che ho fatto io. Ognuno fa le proprie scelte. Ho scritto che do consigli, non che questo era un consiglio. Quando lo è di solito scrivo "vi consiglio di fare così".

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Non ritengo di procedere contro questa CE per il semplice fatto che ho deciso di sbattermene perché ho problemi più importanti da gestire in questo momento. Ma esorto ognuno a valutare la propria situazione personale e a decidere con la propria testa. [/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Non esiste una linea giusta da seguire. Non la mia, non la tua. Ognuno trovi la propria[/font]

Non ho mai detto di fare questo di mestiere, ma solo di essere entrato nel mondo dell'editoria in maniera più consapevole nel corso degli anni. Pochi in Italia lo fanno a tempo pieno, grandi CE a parte. Di mestiere lavoro in azienda. Svolgevo servizi editoriali come seconda attività, per passione, ma ho smesso quando la passione è terminata. Quindi non corri alcun rischio di dovermi evitare (e viceversa).

Non ritengo pertinente il parallelismo tra questa mia bega del piffero tra uno scrittore sfigato e una CE sfigata e la violenza sulle donne.

Ho riportato la mia esperienza e basta.

Ciao.
Penny

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Porto la mia esperienza e confermo, purtroppo, quanto detto da altri autori. 
Ho firmato con Genesis Publishing nel 2014, quando la loro sede legale era a Milano. E' stata trasferita all'estero successivamente, e da quel momento in poi non hanno più versato royalties. E' più di 7 anni che chiedono di portare pazienza, ogni volta con una scusa diversa, senza versare un Euro. Ogni mail di sollecito finisce nel vuoto.

Mi dispiace molto perchè all'inizio il progetto e la cura di testi e grafica erano lodevoli. Ma non me la sento proprio di consigliarlo, arrivati a questo punto. Chi si affida a questo "editore" (adesso anche Agenzia Editoriale, mah!) sappia che pubblicherà solo per la (infinitesimale?) gloria.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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GiorgiaPenzo ha scritto: ven giu 16, 2023 8:05 pm Porto la mia esperienza e confermo, purtroppo, quanto detto da altri autori. 
Ho firmato con Genesis Publishing nel 2014, quando la loro sede legale era a Milano. E' stata trasferita all'estero successivamente, e da quel momento in poi non hanno più versato royalties. E' più di 7 anni che chiedono di portare pazienza, ogni volta con una scusa diversa, senza versare un Euro. Ogni mail di sollecito finisce nel vuoto.

Mi dispiace molto perchè all'inizio il progetto e la cura di testi e grafica erano lodevoli. Ma non me la sento proprio di consigliarlo, arrivati a questo punto. Chi si affida a questo "editore" (adesso anche Agenzia Editoriale, mah!) sappia che pubblicherà solo per la (infinitesimale?) gloria.
Grazie :)
Penny

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Chi consiglia di fare causa per la mancata corresponsione di qualche decina o centinaia di Euro non tiene conto del costo di un avvocato e dei tempi della nostra (in)giustizia. L'alternativa è denunciare. Risultato: a parte perdere una mezza giornata o più, rischio di imbattersi in rappresentanti delle forze dell'ordine con l'atteggiamento di chi, in ben altre faccende affaccendato, raccoglie svogliatamente una denuncia-querela che con ogni probabilità verrà archiviata, dopo un anno o due, senza neanche effettuare la comunicazione al denunciante prevista dalla legge (non parlo a caso, è capitato a me per una questione ben più importante di cinquanta o cento Euro non versati da un editore). Il consiglio - non richiesto - è quello già fornito più volte da @Fabioloneilboia: un'azione collettiva da parte dei truffati dalla stessa CE che, anche se non farà recuperare un tubo, porterà probabilmente alla chiusura della CE medesima, salvo riaprire il giorno dopo con diversa ragione sociale. Questo passa il convento, e questo continuerà a passare finché la legge sull'editoria consentirà che qualunque marpione, senza investire il becco di un quattrino, possa spennare gli autori o aspiranti tali.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
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Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Purtroppo quando le spese superano il valore della domanda è difficile consigliare di intraprendere una controversia in giudizio. Quando un amico mi chiama per aver preso una multa ripeto solo “pagala”. 43€ di contributo unificato bastano per farmi desistere e parliamo di pubblica amministrazione come controparte, quindi in teoria solvibile in caso di condanna. Con soggetti privati dall’altro lato è molto, molto peggio.
Non faccio il penalista, ma se si tratta solo di non pagare royalties non credo si possa configurare alcun reato.
Per il resto, almeno mandare una messa in mora sarebbe buona cosa e, come già scritto altre volte, posso tranquillamente farlo io gratuitamente per gli amici del forum che ne hanno bisogno. Sempre nei limiti del mio tempo.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Fabioloneilboia ha scritto: sab giu 17, 2023 9:20 amPer il resto, almeno mandare una messa in mora sarebbe buona cosa e, come già scritto altre volte, posso tranquillamente farlo io gratuitamente per gli amici del forum che ne hanno bisogno. Sempre nei limiti del mio tempo.
Apprezzo tanto il tuo tentativo  (y)
Bisogna dire che questo problema del mancato pagamento delle royalties non è nuovo, una volta esisteva un'iniziativa davvero lodevole portata avanti dal blog "Scrittori in causa", di cui io stessa ho avuto modo di sperimentarne l'efficienza e la competenza, che ti permetteva gratuitamente di ricevere tutti i consigli necessari. Il blog ha chiuso nel 2018, restano però visionabili ancora gli articoli e qui riporto un link utile al nostro discorso:

Se l'editore non paga

  ha scritto:per la nostra esperienza per lo più gli editori pagano solo di fronte a una diffida ad adempiere (art. 1454 CC).

  ha scritto:L'aspetto più sordido di questa scorrettezza così diffusa e consolidata, è che gli editori inadempienti sembrano contare proprio sul fatto che pochissimi autori sanno di avere armi legali che possono usare senza ricorrere a un avvocato, e sul fatto che le cifre in sospeso molto spesso non giustificano le spese legali per ottenerle. Quindi, mentre moltissimi autori sono costretti a perdere mesi o anni con solleciti e intimazioni verbali completamente inutili, e mentre non pochi altri rinunciano per disperazione, gli editori trattengono a lungo i compensi in sospeso che, se si sommano tutte le inadempienze di un singolo editore verso tutti i propri autori, possono raggiungere cifre decisamente considerevoli.
  ha scritto:Ci sono però anche casi in cui gli autori, bando alle cautele e lancia in resta, hanno denunciato il mancato pagamento da parte dei propri editori, come in due circostanze legali che abbiamo seguito, in cui gli editori indempienti (Pequod e Il Filo) hanno querelato per diffamazione gli autori che ne denunciavano pubblicamente l'inadempienza, e si sono visti respingere le querele perché, non smetteremo mai di ripeterlo in questa sede, la verità non è diffamazione.
Importante anche il link citato nell'articolo: In fondo non sei nessuno, perché dovrei pagarti?

La morale è che: ci vuole tempo. Ma non è giusto lasciar perdere. Ricordate cosa vi ho detto: ogni cosa che fate ricade anche sugli altri. Ogni volta che lasciate perdere, chi vi ha fregato fregherà qualcun altro. ha scritto:
Ritornando, invece, all'articolo presente sul blog "Scrittori in causa":
Per gli autori che non possono permettersi di pagare un avvocato, e i cui solleciti di pagamento sono caduti nel vuoto, esistono tutta una serie di procedure legali da intraprendere, dalla diffida all'ingiunzione di pagamento, che senza dover spendere centinaia di euro per un avvocato e praticamente a spesa zero danno la possibilità in tempi relativamente brevi di vedersi finalmente liquidati i compensi dovuti e talvolta anche di risolvere il contratto di edizione e di tornare in possesso dei diritti sull'opera.
Ci tengo a riportare anche un ultimo consiglio che viene riportato nell'articolo:
  ha scritto:perché prima di firmare il contratto di edizione pretendano l'inserimento di una clausola risolutiva espressa a proprio favore (art. 1456 CC), che faccia da deterrente al mancato pagamento stabilendo che: "Qualora l'editore non provveda a inviare i rendiconti e/o liquidare i compensi all'autore entro le date stabilite dal contratto, l'autore ha facoltà di risolvere il contratto tramite comunicazione all'editore, fatta salva la liquidazione di eventuali compensi in sospeso".
Tutto questo per una maggiore consapevolezza, mi ripeto anche che non si può firmare un contratto senza nemmeno conoscere la controparte, la società con la quale si sta prendendo un impegno. Io non penso che in altri ambiti si possano firmare dei contratti con così tanta leggerezza, spero che facendo fronte comune riusciate a far valere le vostre ragioni, a volte anche una cattiva recensione sui social può essere d'aiuto, penso in particolare a quelle piattaforme dove gli editori si fanno pubblicità, come facebook e ecc.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Tutto vero, @Uanema. Io stesso, a suo tempo, consigliato da "Scrittori in causa", sono riuscito a rescindere un contratto e recuperare i diritti inviando una raccomandata in cui menzionavo le inadempienze dell'editore. Naturalmente, trattandosi di una Srls con 1 Euro di capitale e una sede legale evanescente, di incassare le royalties (dai 50 ai 100 Euro, non so bene, mai avuto un rendiconto) non se ne parla proprio. Perché è proprio questo il problema, quasi sempre si tratta di editori che non possiedono nulla di pignorabile, non solo non pagano le royalties, ma neanche riversano l'IVA, continuano a truffare sia gli autori che lo Stato per qualche anno, poi spariscono senza neanche bisogno di liquidare la società o dichiarare fallimento. Si tratta di persone giuridiche, il cui legale rappresentante non risponde economicamente, ma solo penalmente, e non pagare non è reato penalmente perseguibile. Informarsi prima, vista la normativa sulla privacy, significa fare una visura camerale, da cui si vedono capitale versato e composizione societaria, o richiedere il bilancio ufficiale d'esercizio, posto che ne sia stato pubblicato almeno uno (ma se la società non ha almeno due anni di vita non esistono bilanci visibili).
La legge dovrebbe essere riformata, prevedendo l'iscrizione obbligatoria a un Albo e, per le società di capitali, un capitale minimo di almeno 100.000 Euro e una sede legale in cui il Comune vada a controllare se effettivamente esiste un ufficio con personale addetto, come si fa con qualsiasi cittadino per confermarne la residenza anagrafica. In assenza di ciò, cause e diffide lasciano il Tempo che trovano. Per concludere, sul WD raccontai tutta la mia vicenda con la CE inadempiente, facendo nomi e cognomi e citando contratto, corrispondenza e date: il risultato è stato che dopo un battibecco con minacce varie di querele nei miei confronti, ridicole e inattuate perché inattuabili, la CE ha chiesto e ottenuto la cancellazione della discussione. Per quanto ne so, va ancora fregando il prossimo, indisturbata, pubblicando ogni anno centinaia di titoli.
Mario Izzi
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Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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@Cheguevara, la tua esperienza è negativa e sicuramente ce ne saranno tante altre dello stesso tenore. Si nota, però, una certa rassegnazione, come di essere di fronte a qualcosa di inevitabile, ma non è così. La "colpa", invece, è ascrivibile unicamente agli autori e questo deve essere chiaro. Se già nel 2013 (parliamo di dieci anni fa) l'encomiabile sito di "scrittori in causa" suggeriva di pretendere che fosse inserita nel contratto la [highlight defaultattr=]clausola risolutiva espressa a proprio favore (art. 1456 CC)[/highlight], che faccia da deterrente al mancato pagamento stabilendo che: "Qualora l'editore non provveda a inviare i rendiconti e/o liquidare i compensi all'autore entro le date stabilite dal contratto, l'autore ha facoltà di risolvere il contratto tramite comunicazione all'editore, fatta salva la liquidazione di eventuali compensi in sospeso", si vede che il nobile intento di "scrittori in causa" è fallito. Non mi riferisco tanto alla chiusura del sito, riguardo a quello avranno gravato altre situazioni, ma proprio a quel cambio di atteggiamento tanto sperato, che possa poi portare gli autori a non essere proprio dei "polli da spennare". Mi dici come sia possibile non tutelarsi in nessun modo e firmare addirittura per una CE non presente sul territorio nazionale e in caso di controversie avere il foro competente a Rodi? Questo significa volutamente farsi del male e non ci sono medicine adatte alle cure. Mi rendo anche conto che, se non si è prestata all'inizio nessuna importanza a quest'aspetto, come si possa suscitare poi attenzione su questi temi? Qui non si tratta più di salvare quei 50 o 100 euro di royalties, ma di far capire che non si può turlupinare così facilmente gli autori facendola sempre franca. Per questo ora si tratta di unire tutti gli autori che si trovano nella medesima situazione e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per portare alla luce questo caso. Trovo anche assurdo che di tutti i soldi, che spesso documentiamo essere spesi in agenzie letterarie, editor ed ecc., niente venga investito, invece, nella cura dei contratti editoriali e della presenza di un legale che sappia curare i propri interessi. Occorre, quindi, un'azione preventiva dei propri interessi, se proprio dovremmo pretendere una legge, questa dovrebbe prevedere la presenza obbligatoria di un legale che curi l'interesse delle parti in causa. Ma quando persone chiedono il supporto di un legale prima di firmare? La verità è che non frega niente a nessuno, salvo poi quando ci si accorge che i soldi non arrivano.

Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

24
Forse, @Uanema, non riesco a spiegarmi. Anche in assenza di clausola risolutiva espressa, l'inadempienza della CE rende il contratto nullo, se l'inadempienza riguarda le clausole obbligatorie per legge, o annullabile, se riguarda la controparte. Basta, quindi, una raccomandata per annullare e tornare in possesso dei diritti. Farsi assistere da un legale da parte di un esordiente che stipula un contratto con una CE, per tutelare i suoi 50 o 100 Euro di royalties, significa spendere soldi che difficilmente verranno recuperati con le vendite, ammesso che i compensi vengano regolarmente incassati. Prendere atto della reale situazione non vuol dire rassegnarsi, ma stare con i piedi per terra e sapere in partenza che pubblicare un libro, con qualsiasi CE, più o meno seria che sia, per un esordiente significa aspettarsi ricavi (se pagati) nell'ordine di qualche decina o al massimo centinaia di Euro: esistono le eccezioni, ma nell'ordine percentuale dello zerovirgola. Il mercato è impestato da case editrici e agenzie il cui obiettivo non è guadagnare sulle vendite, ma sullo scrittore, e l'unico modo di non farsi tosare è quello di imporsi di non tirare mai fuori il becco di un quattrino (e l'assistenza legale costa), a meno che si tratti di self-publishing. La situazione è questa, e non cambierà finché non cambierà la legge che regola il settore. Il resto sono chiacchiere. 
Mario Izzi
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Re: [Casa Editrice] Genesis Publishing

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Cheguevara ha scritto: lun giu 19, 2023 12:31 pmFarsi assistere da un legale da parte di un esordiente che stipula un contratto con una CE, per tutelare i suoi 50 o 100 Euro di royalties, significa spendere soldi che difficilmente verranno recuperati con le vendite, ammesso che i compensi vengano regolarmente incassati. Prendere atto della reale situazione non vuol dire rassegnarsi, ma stare con i piedi per terra e sapere in partenza che pubblicare un libro, con qualsiasi CE, più o meno seria che sia, per un esordiente significa aspettarsi ricavi (se pagati) nell'ordine di qualche decina o al massimo centinaia di Euro: esistono le eccezioni, ma nell'ordine percentuale dello zerovirgola. Il mercato è impestato da case editrici e agenzie il cui obiettivo non è guadagnare sulle vendite, ma sullo scrittore, e l'unico modo di non farsi tosare è quello di imporsi di non tirare mai fuori il becco di un quattrino (e l'assistenza legale costa)
No, sei riuscito a spiegare bene cosa intendi, però, secondo me, il tuo discorso regge fino a un certo punto... Tu metti sullo stesso piano le persone con le quali si sta sottoscrivendo un servizio e un arbitro che deve regolamentare tale trattativa. Nello stare con i piedi per terra e prendere atto che gli autori continueranno a pagare le agenzie letterarie farlocche ed editor disonesti, nonostante gli innumerevoli consigli in questo senso, possiamo augurarci che questi soldi vengano spesi anche in tutela dei propri interessi. Questa è una regola che dovrebbe essere valida in qualsiasi settore, hai mai sentito la famosa frase: "Io non firmo nulla senza la presenza del mio legale", ecco, le cose dovrebbero andare così. Questo permetterebbe una maggiore credibilità agli autori in fase di contrattazione ed eviterebbe molti di questi problemi. Guarda, il problema non sono i soldi, ma come questi vengano spesi. Qui è tutta la discussione. Naturalmente, chi non può permettersi un'assistenza legale, deve fare in proprio e come ben suggerivi tanto vale auto pubblicarsi, sempre in base alle proprie tasche. Per quelle 50 o 100 euro di royalties davvero conviene rivolgersi a una casa editrice sconosciuta?
Grazie.
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