[LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Traccia n. 1

Di tutto restano tre cose:

la voglia di lavorare a maglia
uno scialle di mandorli fioriti
chiuso al petto da una rosa gialla,

i seni umidi di perle
di sirene sospese verdeggianti
fra il mio sole e il tuo,

i germogli di cocco fluorescenti
tra le mosche lucide di mare
sbocciati fieri sulla pelle nuda
nera custode della terra scura.
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Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Ciao @Ippolita  la tua poesia mi ha colpita per l’opulenza delle immagini che non si limitano a pura estetica, ma sottendono a un messaggio più profondo. 
Le poesie non si devono spiegare, arrivano come lampi e lasciano sensazioni. Qui ci sento la morte non so perché, ma mi hai fatto intravedere una persona cara che non c’è più. Mi è sono arrivate commozione e ricordo.
Non so se tu abbia voluto esprimere queste cose, oppure se io abbia travisato tutto... Però questi versi sono bellissimi e ti faccio i complimenti di 💖.

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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ciao @Ippolita , sempre al di fuori da ogni logica, non ti smentisci mai :P sei l'anticonformista per eccezione!

I tuoi versi non bisogna capirli ma solo leggerli, raccogliendo non il senso delle parole, ma la visione delle immagini rappresentate.
Ma se dovrei andare oltre, io vedo un'esperienza fatta in un paese esotico; seni umidi e perle- sirene- cocco- pelle nera e terra scura-. Qualcosa che ricorderebbe l'Africa e che nella tua cassettiera dei ricordi, contrastano la monotonia del quotidiano, rappresentata dal voler ricamare il tuo scialle dalle solite figure di fiori di mandorlo... ciao e a rileggerti :super:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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uuuuhhhh, sospiro di sollievo. Sono così contento di essere riuscito a commentare praticamente un LP sano senza fare commenti da scassapalpebre (ti rendi conto? Un miracolo!), quando ho letto il titolo mi sono detto "ahè, proprio @Ippolita (quoque tu!) mi manda all'aria il record". E invece no, invece, fortunatamente la poesia è molto meglio del titolo (ti rendi conto di quanto sia ridondante sto titolo, Gesùssanto? Su, così non arriva, semplificalo un po')
La poesia mi sembra una poesia di legami affettivi tra persone lontane, lo suggerisce quel "tra il mio sole e il tuo". Non importa di che amore si tratti, se materno o da amante (credo di capire materno), resta quella voglia di lavorare a maglia uno scialle di mandorli fioriti... e ci regali proprio la sensazione di quando sbocciano in petto. Brava, molto bella <3 
Scrittore maledetto due volte

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Ciao carissima @Ippolita 

Questa poesia delicata, ci offre la visione di una scena serena,
credo di capire che fotografi un momento quotidiano di una coppia legata da un rapporto di numerosi anni.

Lei intenta al suo lavoro a maglia, lui di fuori forse nel loro giardino o nel terrazzo con vasi fioriti, si dividono il sole di quella giornata placida, divisi da una di quelle tende di lucenti perline verdi.

In uno di quei vasi o nella terra del giardino il cocco è fiorito sulla buccia scura del frutto col suo germoglio di foglie d’un verde fluorescente alla luce del sole.

Tutto è soffuso e muove pensieri e riflessioni pacate, la considerazione che l’essenziale che resta, di una vita insieme, è condensato in quei momenti fatti di piccole cose, preziose per chi le sa cogliere.

Attimi di immota felicità, quando terminano gli affanni.

Mi scuso per aver avuto l’ardire di interpretare i tuoi versi, ma come è noto la poesia apre visioni di mondi e interpretazioni assai varie in ogni lettore, questa mia per quel che vale non fa eccezione.
Godibilissimi questi tuoi versi.

Un abbraccio. :)

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Ciao @Ippolita,
a me il titolo è piaciuto moltissimo. Appena letto era già sorriso. Poi mi sono fatta trascinare dalla poesia e il sorriso è svanito, lasciando il posto a una leggera malinconia al sapore di mare.
Bella la tua poesia, piena di immagini e colore. E poi c'è questo:
Ippolita ha scritto: fra il mio sole e il tuo,
meraviglioso! Dice tutto in due parole. Credo me lo ricorderò per un bel pezzo.
Grazie Ippolita, alla prossima.  :sss:
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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@Ippolita Complimenti, la tua poesia mi ha fatto sentire accolto. 
Come se fosse lì ad aspettarmi, grazie alla prima strofa che ha un sentore di fiabesco, con il lavoro a maglia, lo scialle e i richiami ai colori, ma anche grazie alle sirene e al verdeggiare della seconda.
Per me è perfetta così.
Mi ha coinvolto molto meno la terza strofa, che non ho sentito se non per i virtuosismi delle immagini.
Non so come esprimerlo, ma è come se l'ultima avesse impedito di godere delle prime.

Se una terza doveva essere, allora avrei fatto di tutto per rispettare il ritmo delle tre righe per strofa (sono strano, lo so).


Brava! Valore assoluto
a rileggerci

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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@Monica ha scritto: Non so se tu abbia voluto esprimere queste cose, oppure se io abbia travisato tutto... 
@@Monica carissima, hai compreso tutto alla perfezione. Grazie infinite per il commento così attento e gentile. 
bestseller2020 ha scritto: io vedo un'esperienza fatta in un paese esotico; seni umidi e perle- sirene- cocco- pelle nera e terra scura-. Qualcosa che ricorderebbe l'Africa
Ti ringrazio per l'entusiasmante lettura, @bestseller2020. Mi piace moltissimo.
Edu ha scritto: E invece no, invece, fortunatamente la poesia è molto meglio del titolo
Fortunatamente! Grazie, @Edu, per esserci stato anche senza una tua poesia.
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Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Ciao @Ippolita, già dal titolo si capisce che sei una poetessa ribelle, amante della libertà d'espressione. E cosa non è la poesia se non puro impulso, istinto, visione singolare. Generata dal nostro profondo io la poesia è ciò che più ci rappresenta. 
Nella tua si leggono tante cose, la prima strofa la intuisco come la costruzione di qualcosa di bello. Lavorare a maglia significa creare da un filo senza identità.  Con impegno e costanza si può tirare fuori un "merletto"; la guarnizione del fiore giallo a chiusura, poi, rappresenta il completamento di questo lavoro.  Nella seconda strofa c'è l'apoteosi di ciò che hai creato, e la condivisione del sole (positività e calore) ne è la prova più tangibile. Anch'io come @L'illusoillusore, però, non riesco ad inquadrare bene la terza strofa, azzardo un'ipotesi: le mosche lucide di mare sulla pelle nera potrebbero essere le rughe? Le descrivi nate tra i germogli, che potrebbemmo identificare con le gioie della vita vissuta, ma non afferro proprio la chiusa: custode (la pelle nera) della terra scura. A quale terra ti riferisci? Perché parli di pelle nera?
Nel complesso rimane una bella poesia che cattura, incuriosisce e crea immagini danzanti in chi legge. Brava

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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La tua poesia agguanta con un'immagine malinconica e si lascia abitare nel mistero delle due strofe successive, forse ricordi d'infanzia oppure no.
Si sente un'atmosfera di sospensione, è come un'istantanea ma in movimento, leggero. Richiama la natura e il sole. Senz'altro vorrei saperne di più.
Condivide e si ritrae come un'onda. Bellissima ed emozionante. <3 __  <3 @Ippolita
"Fare o non fare, non c'è provare." Yoda - Star Wars

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Nightafter ha scritto: ma come è noto la poesia apre visioni di mondi e interpretazioni assai varie in ogni lettore, questa mia per quel che vale non fa eccezione.
Vale moltissimo: ti ringrazio infinitamente, caro @Nightafter, per il tuo commento che è esso stesso poesia. 

@Poeta Zaza cara Mariangela, grazie per le tue parole!
Mi sono accorta poco fa con, molto disappunto, che il mio commento alla tua poesia, scritto dopo pranzo, non è partito... che rabbia! Torno presto da te. 
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Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Ciao @Ippolita , interessante fin dal titolo questa tua poesia, mi ha ricordato i titoli dei film della Wertmuller.  Nella prima strofa mi sembra che rievochi  il ricordo di una persona cara, forse una madre, forse una nonna, nella seconda strofa, che forse è la più comprensibile delle tre, mi sembra che accenni a un incontro importante, quello che ti ha fatto conoscere l'amore. La terza strofa è quella più criptica, vado più a deduzione che a comprensione, quindi sospetto che in questo ultimo momento tu stai parlando della morte. Me lo suggeriscono anche le mosche e la terra scura. Le immagini sono eleganti e originali come sempre. Cosa altro dire, nulla,  se non bravissima.

Cordiali saluti,

Mirko

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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@paolasenzalai, grazie a te per il bel commento!  :love:
L ha scritto: Se una terza doveva essere, allora avrei fatto di tutto per rispettare il ritmo delle tre righe per strofa (sono strano, lo so).
Hai perfettamente ragione, @L'illusoillusore, tanto che la minuta presentava l'ultimo verso staccato dai tre precedenti. Poi, graficamente, la resa non mi convinceva e l'ho attaccato. 
Grazie infinite le belle parole e la lettura sensibilissima. È un piacere averti qui.
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Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Adel J. Pellitteri ha scritto: Anch'io come @L'illusoillusore, però, non riesco ad inquadrare bene la terza strofa, azzardo un'ipotesi: le mosche lucide di mare sulla pelle nera potrebbero essere le rughe? Le descrivi nate tra i germogli, che potrebbemmo identificare con le gioie della vita vissuta, ma non afferro proprio la chiusa: custode (la pelle nera) della terra scura. A quale terra ti riferisci? Perché parli di pelle nera?
Cara Adelaide, grazie per il bel commento puntuale. 
Nell'ultima strofe il mio intento era riferirmi alla morte. Ho immaginato i germogli di cocco venir su dalla terra che avvolge il corpo nudo, cioè senza bara, e nero, perché la terra lo colora del suo proprio colore. 
Le bare separano con mille accorgimenti i corpi dalla terra: qui pensavo a un corpo immerso nella terra così come, prima di nascere, è stato immerso nel liquido amniotico. Nudo. 
Ho immaginato inoltre il corpo che custodisce la terra, oltre a essere da essa custodito. 
Le mosche sono allo stesso tempo immagine di vita, perché svolazzano tra i germogli in riva al mare, e di morte, perché sentono l'odore della decomposizione.
Spero che questa mia spiegazione non ti abbia delusa! Ancora grazie e un abbraccio, @Adel J. Pellitteri.
ElmoInverso ha scritto: Condivide e si ritrae come un'onda.
Che bella immagine! Grazie mille per il graditissimo commento, @ElmoInverso.


Scusate per il ritardo nella risposta.  <3
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Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Ippolita ha scritto: Cara Adelaide, grazie per il bel commento puntuale. 
Nell'ultima strofe il mio intento era riferirmi alla morte. Ho immaginato i germogli di cocco venir su dalla terra che avvolge il corpo nudo, cioè senza bara, e nero, perché la terra lo colora del suo proprio colore. 
Le bare separano con mille accorgimenti i corpi dalla terra: qui pensavo a un corpo immerso nella terra così come, prima di nascere, è stato immerso nel liquido amniotico. Nudo. 
Ho immaginato inoltre il corpo che custodisce la terra, oltre a essere da essa custodito. 
Le mosche sono allo stesso tempo immagine di vita, perché svolazzano tra i germogli in riva al mare, e di morte, perché sentono l'odore della decomposizione.
Spero che questa mia spiegazione non ti abbia delusa! Ancora grazie e un abbraccio, @Adel J. Pellitteri.
Delusa? E perchè mai! Hai invece sciolto un nodo che svela del tutto la bellezza della tua poesia. I versi ispirano immagini e situazione che il lettore crea usando anche la propria fantasia, il proprio sentire, dimostrando che pochi versi aprono mondi sconfinati in ognuno di noi.  :love:

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Ciao @Ippolita, ti lascio un commento.
Ippolita ha scritto: Di tutto restano tre cose:

la voglia di lavorare a maglia
uno scialle di mandorli fioriti
chiuso al petto da una rosa gialla,
Intanto hai integrato bene il primo verso cogliendo il senso del contest. Ma passiamo alla poesia vera e propria. Si apre con un'immagine quasi di altri tempi: il lavoro a maglia. Subito ti sposti su di un sentiero più intimo e poetico. Il soggetto dei tuoi versi vorrebbe creare uno "scialle di mandorli fioriti": mi sono concentrato innanzitutto su cosa sia uno scialle, ossia un indumento femminile che serve per coprire le spalle; il tuo, però, è fatto di mandorli fioriti, di primavera. Io l'ho interpretato come la volontà di recuperare la gioventù, probabilmente di un amore, anche perché prosegui dicendoci che questo scialle:
-è chiuso al petto (i.e. sul cuore), 
-da una rosa, altro simbolo romantico, 
-gialla, simbolo di gelosia. Quasi la lei della poesia fosse invidiosa di sé stessa, di quell'amore giovane e primaverile che vorrebbe di nuovo così. 
Ippolita ha scritto: i seni umidi di perle
di sirene sospese verdeggianti
fra il mio sole e il tuo,
La vitalità delle tue immagini prosegue limpida e ci propone delle ammaliatrici sirene dal seno madido che si interpongono fra la lei e il suo amore. Qui già la gelosia del verso precedente potrebbe dirigersi verso le sirene. Le dici verdeggianti, e anche qui io ci leggo la gioventù, altrui però, che ha ammaliato.
Ippolita ha scritto: i germogli di cocco fluorescenti
tra le mosche lucide di mare
sbocciati fieri sulla pelle nuda
nera custode della terra scura.
Gli ultimi versi sono per me quelli più oscuri. Da un lato abbiamo termini che evidenziano qualcosa di vitale (li ho evidenziati nel testo), ma dall'altro si affaccia una dimensione più tenebrosa, come se da qualcosa di morto nascesse vita nuova. Bello il termine "fluorescente".

In definitiva, l'ho interpretata come un nuovo amore sbocciato a discapito di quello della protagonista, alla quale rimane solo il desiderio di tornare a come tutto era prima (forse anche giovane), il momento in cui il suo amore l'ha perso e, infine, un amore nuovo, ma non il suo. 

La poesia è estremamente musicale grazie al sistema di assonanze che hai costruito (maglia-gialla; seni-sirene tanto per citarne due). Il verso predominante ma non esclusivo è l'endecasillabo, ma non intralcia e la poesia è ariosa, libera. La scelte delle parole è sapientissima, nonché delicata: pur collocandosi spesso in un certo "universo" (più che campo) semantico, restituisce un insieme di sensazioni contrastanti, sin quando devia e lascia trasparire un amaro e oscuro presagio -o forse dolore- sul finale.

Complimenti, lavoro eccezionale.
Un saluto,
Johnny P.

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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leggendo la tua poesia m'è ritornata alla mente una strana immagine. in un libro scritto da un soldato tedesco che ha combattuto sul fronte russo si parla di uno strano momento in cui tutto l'importante resta sospeso in cielo assediato da un dettaglio apparentemente senza senso.
gli occhi del soldato si posano sulla sua gavetta dove una mosca si sta riposando. e in quel momento fatato percepisce come la storia sia la serva di quella mosca che si riposa, di come un dettaglio apparentemente senza valore possa apparire come un richiamo dell'eterno contro la notte delle importanze umane. 
che le importanze umane possano divenire l'ostaggio di uno dei mille dettagli delle piccole cose che ci stanno accanto inosservate è un segno chiaro della presenza  di molti occhi possibili che non sappiamo abitare.

 con i tuoi versi hai colto l'opulenza dell'inosservato dandogli un centro e un'importanza che solo pochi sguardi sanno vedere.
 
Può la Verità divenire l'ostaggio di una mosca che sorride degli eserciti che avanzano sulle strade sempre uguali della Storia?

Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

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Grazie, @Johnny P, per il commento così dettagliato. In realtà  la mia intenzione era quella di suddividere la vita in tre ampie sezioni, come da verso introduttivo: nella prima la gioia pura, nella seconda l'aspetto erotico e sentimentale, nella terza il dolore e la morte. La tua lettura mi piace moltissimo perché dà al testo nuova vita. Riguardo alla terza strofe, ti copio la risposta ad Adelaide:
Ippolita ha scritto: Nell'ultima strofe il mio intento era riferirmi alla morte. Ho immaginato i germogli di cocco venir su dalla terra che avvolge il corpo nudo, cioè senza bara, e nero, perché la terra lo colora del suo proprio colore. 
Le bare separano con mille accorgimenti i corpi dalla terra: qui pensavo a un corpo immerso nella terra così come, prima di nascere, è stato immerso nel liquido amniotico. Nudo. 
Ho immaginato inoltre il corpo che custodisce la terra, oltre a essere da essa custodito. 
Le mosche sono allo stesso tempo immagine di vita, perché svolazzano tra i germogli in riva al mare, e di morte, perché sentono l'odore della decomposizione.
Spero che questa mia spiegazione non ti abbia delusa!
Ancora grazie e un saluto.
milarepa ha scritto: e in quel momento fatato percepisce come la storia sia la serva di quella mosca che si riposa, di come un dettaglio apparentemente senza valore possa apparire come un richiamo dell'eterno contro la notte delle importanze umane.
@milarepa, ti ringrazio davvero per le tue parole, per me sempre fonte di meditazione. A presto.
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