[CP16] Imparare a separare
Posted: Sun Oct 06, 2024 4:49 pm
Traccia 2. "The berlin wall".
Una spinta ancora, ti separasti da me, madre
in quel caldo agosto del sessantuno.
E non molto lontano, callose mani costruivano
un altro muro per dividere:
l’idea semplice del pane
dal desiderio del superfluo.
Ed è la prima cosa che s’impara:
conficcare solidi paletti con la mazza
tra ciò che è tuo
ciò che è mio
tra l’erba sempre più verde del vicino
e l’altra, incolta e selvaggia preda della cicoria.
Come il coltello separa il pane fresco di oggi
da quello di scorta che sarà duro domani.
Così l’uscio sprangato di casa che lascia fuori
ad aspettare inutilmente chi non si desidera.
Anche la porta dietro a cui si aggrappa e ansima
colui che merita la gelida galera.
Come la seconda faccia dell’uomo
dietro alla quale scopri sempre dell’altro:
l’ironia, quel paravento alle parole più dure
come zucchero sopra il fiele
l’indifferenza, quell’arte di separare
la propria vita dal baratro degli altri.
Una spinta ancora, ti separasti da me, madre
in quel caldo agosto del sessantuno.
E non molto lontano, callose mani costruivano
un altro muro per dividere:
l’idea semplice del pane
dal desiderio del superfluo.
Ed è la prima cosa che s’impara:
conficcare solidi paletti con la mazza
tra ciò che è tuo
ciò che è mio
tra l’erba sempre più verde del vicino
e l’altra, incolta e selvaggia preda della cicoria.
Come il coltello separa il pane fresco di oggi
da quello di scorta che sarà duro domani.
Così l’uscio sprangato di casa che lascia fuori
ad aspettare inutilmente chi non si desidera.
Anche la porta dietro a cui si aggrappa e ansima
colui che merita la gelida galera.
Come la seconda faccia dell’uomo
dietro alla quale scopri sempre dell’altro:
l’ironia, quel paravento alle parole più dure
come zucchero sopra il fiele
l’indifferenza, quell’arte di separare
la propria vita dal baratro degli altri.