Parlo al vento

1
Vento
che ti porti via l'estate,
allenta,
per piacere, questo fil di ferro
stretto
intorno al mio cuore.

Da un tempo perso nel passato,
il cui inizio precede la memoria,
sfioro il male della terra:
diffondo singhiozzi e invocazioni,
trasporto il sudore e la paura,
asciugo le lacrime del mondo
e posso percepire, tra l'angoscia,
anche il tuo cuore sanguinante
.

Allora
spengi il dolore
come
spengi la calura
come
spogli la natura
come
sperdi la polvere.

Faccio quel che sono:
spettatore della vita
attore delle stagioni.
Con un soffio non si può
cambiare il destino.
Ogni vita ha la stessa sorte:
a tutti il tempo leva futuro
e lascia ricordi. Mi dispiace,
non posso accontentarti
.

Il filo spinato stringe
come
cilicio infernale.
Mi lascia
notti insonni
come
alcolizzato senza vino,
ossa spezzate
come
schegge di cristallo,
lacrime amare
come
miele di castagno.

Posso soffiare sulle tue ferite
un balsamo leggero,
posso muovere sul tuo tormento
venti lievi e aliti tiepidi:
sposteranno le nuvole
nel cielo inoltrato d'autunno,
all'ora calma del tramonto
un ultimo paesaggio di sole
prima che giunga l'inverno.
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