wrote:bestseller2020Di questo mi circondo sempre, di ombre e luce greve.
Immagini che cerco in ogni luogo,
tra ogni trincea che separa questa umanità.
Capisco che qui dai voce all'autore della foto e questo mi piace; Il Raval di Barcellona è un quartiere, uno di quelli pieni di vita, di umanità.
Joan Colom lo ha rappresentato, nei suoi scatti a raffica, prendendo dalla realtà quello che guardi ma riesci a vedere solo quando sviluppi la foto.
wrote:bestseller2020Coloro con tutte le sfumature di nero slavato,
che raccolgo su foto scolorite
emerse dal fondo dell’insopportabile.
Quel che prima di raccolgo a me ha stonato un poco, forse andava messo dopo Coloro
In questi versi, in pratica, esterni l bisogno viscerale dell'autore: portare sulla carta patinata le emozioni che si perdono passando per strada senza osservare davvero le situazioni, gli scorci di vite che passano veloci vicino alle nostre.
wrote:bestseller2020Anche in questo teatro di strada fatto di polvere stanca,
calpestata da passi veloci e indifferenti
alla miseria altrui.
In questa strofa sembra che tu abbia bisogno di ribadire il motivo per il quale l'autore ha fatto gli scatti e dove è capitato il personaggio della foto.
Perché ci è capitato! Il fotografo sta fotografando il quartiere e non sa chi e cosa andrà a impressionare la pellicola. Magari quell'uomo è di casa in quel posto, lo conoscono tutti, magari oggi sta solo peggio di tutti gli altri giorni. Ciò spiegherebbe le espressioni degli altri personaggi, i passi veloci sulla polvere stanca...
Parole molto belle, davvero.
wrote:bestseller2020Si volta a guardare e pensare: non è mio padre
questo uomo che ha ceduto, e in segno di resa
si è fermato sul ciglio della via: della fine.
Qui, invece interpreti il pensiero di uno dei personaggi. Io penso che nessuno riuscirebbe a giudicare una scena senza fermarsi a chiedere cosa stia succedendo veramente. Quella è solo l'immagine di quel momento, non la storia. Magari dopo il clic della macchina fotografica i personaggio si ferma e torna indietro, la donna anziana si ferma anche lei e... La foto è l'immagine di un attimo, non sappiamo nulla del millesimo di secondo prima o di quello dopo; questo per dirti che io non ho visto indifferenza in quegli sguardi.
wrote:bestseller2020Mentre lui alza lo sguardo in cerca di misericordia: di me.
Ed io catturo la sua vita.
Le infinite sfumature dell’essere umano, dell’anima.
L'ultima strofa:
Forse poteva anche non esserci e la tua poesia non avrebbe perso nulla.
Il senso di smarrimento che colpisce i passanti, la sofferenza dell'uomo e la capacità dell autore della foto sono i pilastri del tuo componimento, che a me è piaciuto molto. La tua interpretazione è originale e ha saputo rappresentarla con parole che evocano emozioni.
Non sono molto ferrata in poesia, forse detto da me conta poco ma te lo dico lo stesso: Bravo!
Sull'ultima strofa ho delle perplessità.
Mentre lui ( lui? L'uomo seduto a terra?) alza lo sguardo in cerca di misericordia: di me. ( Me?) verso chi alza lo sguardo?
Ed io - toglierei la D eufonica - catturo la sua vita.
Le infinite sfumature dell’essere umano, dell’anima.
L'ultimo verso sembra slegato. Capisco che le infinite sfumature vengono catturate attraverso lo sguardo tra i due ma manca qualcosa che mi sfugge.
Non capisco verso chi alza lo sguardo. Non verso il ragazzo che pensa che egli non sia suo padre, non verso chi guarda la foto, quindi nemmeno verso chi sta scattando la foto...