Costruttori di Mondi

Traccia 3. Normalità / I cosiddetti sani


C'è uno sgrassatore potentissimo
l'ho visto in televisione
massacra tutti i germi
li fa fuori uno a uno

con la spugna
puoi raccoglierne i cadaveri 
e strizzarli sotto l'acqua corrente

― Maledetti! ― dice la tizia della pubblicità
― Quanto vi odiamo, sporchi assassini ― 
e li guarda rabbiosa mentre 
spariscono giù nel lavandino

Dio benedica sempre 
la scienza dei detersivi
che ci purifica
e ci protegge dai nemici.

@Ippolita non riesco a passare oltre senza fare un commento al volo, anche se non era mia intenzione commentare niente oggi (per carenza di tempo). 
Ma... la tua poesia è stata come uno schiaffetto leggero che sembra dato in amicizia, ma che poi fa più male di quello che avrebbe dovuto.
Stupenda l'ironia e la leggerezza. Stupendo come riesce (ridendo) a trasmettere un messaggio più cinico e amaro. Cioè... stupenda. Mi ha stupito, fatto ridere e fatto pensare: "ok, la traccia c'è tutta".

E poi mi ha fatto ricordare le parole del mio vecchio professore di microbiologia che sbraiatava contro le pubblicità delle note marche che "uccidono germi e batteri". Perché germi e batteri sono sinonimi che vogliono dire la stessa cosa.

Ciao @Ippolita Devo dire che non finisci mai di stupirmi. Chi avrebbe potuto scrivere versi dedicati a uno sgrassatore potentissimo? Lo fai con acume, con quel tocco di genialità che solo le penne sicure dei propri mezzi possono permettersi. Lirica simpatica, intelligente e perfetta, a mio avviso, interpretazione della traccia. Super 

 Grazie, @Canis! Sei troppo buona con me.

Canis wrote: Wed Apr 26, 2023 10:20 pmpoi mi ha fatto ricordare le parole del mio vecchio professore di microbiologia

Mio padre, microbiologo, e mia madre, biologa, dicevano la stessa cosa... 
Grazie ancora del simpaticissimo commento. È un piacere averti qui.

Ciao @Ippolita 

Spiritosa, ironica e pungente, questa tua leggiadra poesia sui miti, celebrati e imposti (subliminalmente e anche no) dalla pubblicità televisiva.
Terrorizzati da microbi e batteri, aspiriamo a vivere una vita linda e asettica, lontani dalla lordura che la stessa essenza della vita sparge di continuo sulla superficie del mondo nel quale siamo immersi fin dal nostro primo vagito.
Le madri vivono con angoscia che i loro pargoli vengano a contatto con la terra e con gli animali che la abitano, non ritegno più necessario che la vita venga a diretto contatto col resto del creato, l'esperienza del mondo può essere compiuta attraverso lo schermo sterile della TV o di uno dei tanti dispositivi elettronici di cui ci circondiamo.

Bella poesia amica mia, un saluto

  wrote:Ippolita― Maledetti! ― dice la tizia della pubblicità
― Quanto vi odiamo, sporchi assassini ― 
e li guarda rabbiosa mentre 
spariscono giù nel lavandino

La poesia racconta con sarcasmo l'ossessione di alcuni per l'igiene e la pulizia. In realtà intendi altro. Utilizzi l'immagine di uno sgrassatore potentissimo per mettere in evidenza come cerchiamo di sterminare tutti i batteri e gli agenti patogeni, in nome della salute e dell'igiene, schiacciando tutto il resto che ci sembra brutto, sporco, malato... Naturalmente ci vedo una metafora che suggerisce situazioni limite. 
Nei tuoi versi ci leggo un invito alla tolleranza e alla compassione.

Ciao @Ippolita 


C'è uno sgrassatore potentissimo
l'ho visto in televisione
massacra tutti i germi
li fa fuori uno a uno
...................................................................................

Sei troppo forte!  Questi versi rappresentano una feroce satira sull'ambientalismo farlocco che viene sponsorizzato dai media, e che noi, abbiamo oramai sposato. Eppure, a dirla da chi la vede diversamente, e cogliendo quello che dici in modo consono, pare chiaro che le milionate di detersivi che usiamo per tenere "pulite" le nostre superfici, finiscono in mare a distruggere l'ecosistema. Una volta, in un contest, una certa @Cicciuzza scrisse di "American pastoral", (Steinbeck) dove la figlia del protagonista, finiva per considerare tutti i germi del mondo delle creature persino da proteggere dal calpestio dei suoi passi sul suolo; da non portare via neanche dalla sua pelle sudicia con l'uso dei saponi.. Non ricordo a quale filosofia si rifacesse, ma credo che esista tuttora. Come a parafrasare il passo evangelico: "non guardare se il vetro del bicchiere è pulito, semmai guardati se l'anima tua è alla stessa cosa.. Mi hai sorpreso: anche questa volta; ed è sempre un bel piacere. Ciao 

Il mio commento:
viewtopic.php?p=49802#p49802

Ciao @Ippolita 

Una poesia moderna con un tema non banale, specialmente per chi, spero la maggioranza, non ami la pubblicità, diventata estremamente invasiva dappertutto.

Ippolita wrote: Wed Apr 26, 2023 9:14 pmDio benedica sempre 
la scienza dei detersivi
che ci purifica
e ci protegge dai nemici.

Quest'ultima strofa, oltre a riassumere l'accondiscendenza del genere umano nell'osannare qualunque rimedio o ritenuto tale, perchè lo vedono nei media, può riassumere anche, per come la vedo io,  la ricerca e presumibilmente la felicità nell'aver trovato un nuovo dio che li ascolta e li esaudisce nei loro desideri più intimi, al contrario dell'altro Dio, così lontano, così pesante, noioso, inutile e inesistente.
Il desiderio dell'umanità, il nuovo dio dell'umanità (non di tutta per fortuna) è uno sgrassatore.
Fra migliaia di anni, quando la futura umanità esaminerà le nostre registrazioni arriverà a pensare davvero che adoravamo un detersivo per piatti e ci scriveranno dei commenti apologetici molto seri.

@@Monica, @Nightafter, @Alba359, grazie infinite per le vostre parole gentili.