@Kasimiro
Lungo tutta la tua poesia si rimescola, quasi intrecciandosi, il vicino e il lontano, il grande e il piccolo, la leggerezza, il piacere e il dolore. Contrasti: è la prima sensazione che ho provato. Mi ha un po' spiazzato alla prima lettura, ma mi ha anche attirato e spinto a rileggerla diverse volte.
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amIl tempo per noi sta per finire
e mi sembra di avere imparato così poco.
Ho inseguito l'aquilone
perdendo il resto.
La poesia inizia con una fine. Perché? Stiamo parlando di una coppia di anziani al termine della loro vita? O di una coppia che sta per lasciarsi? Mi è sembrata più probabile la seconda.
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amQuanti inganni per uno zuccherino,
e deviazioni
Dopotutto sia qui, che nella strofa precedente (quella dell'aquilone) sembra rimproverarsi: nell'inseguire un piacere momentaneo ho deviato, mi sono lasciato ammaliare dalla tentazione.
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amper una meta che era di fronte,
vicina come il sole alla terra,
come l'onda sugli scogli.
Qui cominciano i contrasti che dicevo. Ho deviato, nonostante avessi ben visibile la meta di fronte a me. E subito dopo segue: visibile come il sole. Visibile, certo, ma il sole non è affatto
vicino: non potremmo mai raggiungerlo e se lo facessimo, bruceremmo.
Prosegui con un altro paragone interessante: l'onda sugli scogli. Stavolta i due elementi davvero si toccano, ma l'impatto è violento, burrascoso, e l'acqua è quanto c'è di più diverso dalla pietra. Un altro contrasto.
Cosa vuoi dirci? Che la meta, pur essendo di fronte, non era davvero raggiungibile? Che deviare era inevitabile? Che sotto sotto, nonostante il rimprovero che ti fai, sei convinto che fosse giustificato?
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amOra che sono qui
vedo la rosa con gli afidi,
Belle questa espressione, e anche originale (di solito la rosa si accosta alle spine).
La rosa con gli afidi.
La bellezza vista con qualcosa che ci fa ribrezzo. Che le succhia la linfa vitale. Qualcosa che la indebolisce. Qualcosa che ci fa rendere conto che nella realtà, non è perfetta: non è colpa sua, eppure, forse, non vorremmo guardare.
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amil muschio nella nebbia,
le sfumature di verde delle colline.
Infatti dopo prosegui parlando di nebbia. Nebbia nella quale però si riesce a distinguere il muschio, che al contrario cresce dalla sua umidità. Ci vive bene. Qui, al contrario degli afidi che si nutrono, è la nebbia a nutrire.
Mentre le sfumature versi delle colline ci ricordano che sono fatte di tante erbe diverse: ciò che da lontano sembra qualcosa di unitario, da vicino è ben più complesso.
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amSento il vento che fa vibrare i peli,
l'ansimare di un pesce fuor d'acqua,
Prosegui descrivendo qualcosa di piacevole (il vento che scivola sulla pelle), seguito subito dall'ansimare di un pesce fuori dall'acqua: anche l'ansimare è lieve, inconsistente come il vento, quasi non si sente, eppure è indice di agonia.
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amil freddo e il caldo dei corpi dall'altro capo del mondo.
Vicinanza (tanto da sentire il freddo e il caldo) e la lontananza (dall'altro capo del mondo)
Kasimiro wrote: Wed Apr 26, 2023 12:27 amSento il dolore alleviarsi,
è innato,
come l'amore non svelato
che ho trovato.
Il dolore che si allevia, per me, è dato dalla presa di coscienza dell'altro: accetto che è imposibile da raggiungere per davvero, che è impossibile impedirci di farci male, che è impossibile staccare l'intreccio del bello e del "brutto" (in senso metaforico). Lo accetto e, accettandolo, imparo davvero cos'è l'amore.
(Ho trovato interessante anche il fatto che, in tutto ciò, non è neppure importante se la coppia rimarrà insieme oppure no)
Sono sicura di aver travisato molte cose, ma ho voluto comunque descrivere i pensieri e le emozioni che mi ha suscitato. Piaciuta molto