[CP9] La luce di giugno

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Traccia n°3. I cosiddetti sani


  
La luce di giugno

La luce di giugno
su un campo di grano
Il tuo vestito di garza leggera,
che la brezza carezzava
con teneri baci d’amante

Altre volte è un tramonto
un frammento di sera passata
una lama di luna che ferisce,
un nome che ho smarrito
un sapore senza voce

Amici non grati tornano
frammenti di memoria.
Li inseguo in angoli bui
che la mente malata nasconde
e il tempo cinico cancella.

Si beffa di me la ragione
nell’incerta misura del vuoto
pastiglie di medico accorto
mi rendono calmo e felice
siedo e sorrido, guardando l’abisso.

Re: [CP9] La luce di giugno

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Che poesia strana amico mio… @Nightafter. L’inizio è lieve come la garza dell’abito della tua amata, tutto è pervaso di luce
Poi, a partire dalla seconda serie di versi, molto suggestivi, la luce incupisce fino al finale così buio che mi ha messo una infinita tristezza.
Sono contrasti efficaci che scuotono il lettore, che regalano emozioni.
Le immagini che sai pennellare sono davvero coinvolgenti e universali. Mi trovo molto in certe sensazioni che descrivi. Non sono arrivata alla pastiglia del medico accorto ma trovo davvero potente quel verso. 
Lirica nostalgica, dolente, intrisa di umanità e anche di verità (scomode). Piaciuta moltissimo  :sss:

Re: [CP9] La luce di giugno

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@Nightafter è una poesia lieve nella forma, ma amara lì, dietro le pieghe del vestito di garza...
E' bellissima.
La memoria che va e viene, ricordi felici mescolati a quelli di una vita magari più penosa, ma pur sempre vita. Ricordi che fanno male proprio perché frammentati, parziali: fanno prendere consapevolezza della condizione del malato. E quindi la soluzione: cancellare tutto, appiattire, quando in realtà si sta guardando (senza più vederlo) un abisso.
Questo è ciò che mi ha trasmesso

Re: [CP9] La luce di giugno

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Nightafter ha scritto: mar apr 25, 2023 5:12 pm
una lama di luna che ferisce,
un nome che ho smarrito
un sapore senza voce
Ci vedo un malato di Alzheimer all'inizio della sua involuzione, che ancora capisce ciò che sta perdendo.
Nightafter ha scritto: mar apr 25, 2023 5:12 pm
Amici non grati tornano
frammenti di memoria.
Li inseguo in angoli bui
che la mente malata nasconde
e il tempo cinico cancella.
Nightafter ha scritto: mar apr 25, 2023 5:12 pm
Si beffa di me la ragione
nell’incerta misura del vuoto
Frammenti di memoria nascosti dalla ragione e il concetto di profondità si annulla nell'incerta misura del vuoto...
Ottimi spunti, @Nightafter  (y)
Nightafter ha scritto: mar apr 25, 2023 5:12 pm
  ha scritto:siedo e sorrido, guardando l’abisso.
La sintesi del concetto di profondità che si annulla nell'incerta misura del vuoto, che non si teme. 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CP9] La luce di giugno

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Ciao @Nightafter 
La prima strofa è molto evocativa e fa emergere una sensazione di leggerezza e dolcezza che si accosta alla luce di giugno, al campo di grano, al vestito di garza leggera e alla carezza della brezza. Le immagini sono in contrapposizione a quelle evocate nella seconda strofa, dove la lama di luna ferisce, il nome smarrito e il sapore senza voce rimandano a un'esperienza dolorosa. Una malattia in corso provoca momenti di gioia nei ricordi e depressione quando sfuggono concetti e parole.
Nella terza strofa si passa a un'altra sensazione, quella di un'ansia o di un disagio che emerge da certi ricordi "amici non grati" e "frammenti di memoria". Questi frammenti sono  in "angoli bui" che "la mente malata nasconde", come a sottolineare una difficoltà di fare i conti con il passato e di accettare ciò che esso rappresenta e la difficoltà reale di una mente che ormai sta svanendo

Descrivi le sfide e le difficoltà della vita, ma i versi suggeriscono anche che la bellezza della natura e la cura medica possono offrire una sorta di rifugio o sollievo.
Sono versi malinconici ma allo stesso tempo esprimono serenità. 

Alla prossima lettura (y)

Re: [CP9] La luce di giugno

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ciao @Nightafter 

Ma allora non sei solo uno scrittore si storie metropolitane, ma anche uno che ci sa fare con le poesie d'amore... :D

E sì! Questa è una poesia d'amore: quello che fa soffrire! Quello che ti porta a demolire stati d'animo e la vita intera. Che modifica e plasma, genera ricordi struggenti: conduce al tramonto. Sei stato a mio parere, molto sensibile. E da un vecchio lupo di mare che sei , non me lo sarei aspettato!  :asd:
A si biri. (y)
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CP9] La luce di giugno

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Ciao @Nightafter 
La prima strofa è idilliaca, come un inizio della vita e della felicità, una sorta di perduto Eden dell’amore.
La seconda strofa comincia a smorzare inizialmente in malinconia con quel tramonto e poi in un crescendo di dolore, dato persino dalla luce della luna, di solito la fedele amica degli amanti, che in questo caso però ferisce, forse con il suo ricordo di giorni felici, forse con la freddezza della sua luce, a ricordare l’attuale momento.
Poi vengono i momenti bui, forse l’abbandono o il tradimento, ricordi non graditi che si avvicinano e si allontanano dalla memoria, lasciando un vuoto sconforto, disperazione, alleviati dalle pastiglie del medico che ubriacano la mente, la fanno sorridere in maniera forzosamente calma.
Ma l’abisso, questo maledetto abisso formato dall’infelicità dell’uomo è sempre davanti.
Ho apprezzato come hai saputo mostrare questa rappresentazione del dolore.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [CP9] La luce di giugno

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@Nightafter  Non l'ho percepita come una poesia d'amore perché in fondo l'unico elemento romantico sono quei primi versi che però evocano sì una storia d'amore ma poi si pongono alla pari con i versi successivi che a quell'amore sottraggono sostanza, tolgono il sapore, ne smarriscono il nome, lo archiviano nel grande magazzino della memoria, lo equiparano, anzi no sembrano dargli addirittura minor importanza dei momenti più bui e dolorosi del vissuto. La poesia potrebbe in effetti attagliarsi perfettamente a una malattia della mente, a una memoria che si sfalda e si perde pezzi per strada, ma anche a un grande vuoto dello spirito, a una vita che perde l'abbrivio e il suo principale mezzo di propulsione che è la volontà di vivere. L'immagine dell'uomo che sorride inebetito davanti all'abisso è molto forte, lascia un senso di inquietudine pesante, molto vicina alla follia. Il soggetto principale però, è la luce di giugno che torna in forma di immagini liete e meno liete, e immagino che abbia un valore volutamente metaforico, anche se non posso avere la sicurezza di quelle che fossero le tue intenzioni. Da lettore empirico mi viene da dire che rappresenta il vigore, la lucidità e questa interpretazione avvalorerebbe l'ipotesi della malattia, della perdita di senno. 
Questo per quel che riguarda il contenuto. 
Per la forma avrei aggiunto un verbo al primo gruppo di versi, per creare una simmetria col secondo. Cioè: 
La luce di giugno... è il tuo vestito...
Altre volte è... ecc  
e negli ultimi versi avrei usato un minimo di punteggiatura per agevolare il lettore. Ma si fa per dire, tu sei l'autore e tu sai quali sono le soluzioni che più ti rappresentano. Ottima lettura, direi. Di certo non un tema "leggero". Complimenti per il podio.  :super:
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