@Monica wrote: Wed Mar 01, 2023 1:53 pmAffidare al blu
la tristezza
di un cerchio che si avvita
su domande già risposte
in un turbinare di venti
incapaci di spezzare
lo spessore denso
di un’atmosfera di veleno
sotto la coltre opaca
di un cielo privato delle stelle
neppure una manciata di ricordi
a capovolgere la clessidra,
neppure un ago di speranza
a rammendare lo strappo
neppure una scintilla.
Ciao Monica. La trovo bella cupa e autentica, tanto da rendere superflui i parametri di merito, nel senso che l'autenticità già rende una poesia oggettivamente un'opera riuscita, il resto è forma o formalità, per chi le apprezza. Anche la cupezza viene incontro ai miei gusti, malgrado io non pensi ovviamente che una poesia debba essere cupa per essere bella. E' soltanto che trovo più intrigante il lato in ombra delle persone che quello in luce. Chiunque conosca l'ombra, in fondo, sa quanto possa essere invasivo e irritante, e inutile aggiungerei, quel certo positivismo di tendenza.
Se posso anch'io dire la mia, formalmente parlando, unirei i primi due versi e valuterei bene quel "domande già risposte" perché non sono sicurissimo sia corretto. Forse "soddisfatte" (le domande), oppure vedi tu. In ogni caso i versi mi sono piaciuti molto. Dipingono coerentemente e con buona coordinazione il quadro di una situazione emotiva senza sbocchi, schiacciata dal peso di un cielo che non sembra avere nulla da offrire. E' uno stato d'animo che conosco, anche se oggi mi viene da dire, sarà l'esperienza o sarà che in fondo ho imparato che nulla è per sempre, che la vita va sempre avanti e ciò che non ci uccide ci rende davvero più forti, anche se suona un po' come una frase fatta. Grazie per la lettura, Monica, e alla prossima.
