[CP8] Dietro a ogni cosa

1
Traccia 3.
"Le mie risposte alle grandi domande" - Estratto
(Stephen Hawking)

Da sempre, le persone cercano delle risposte alle grandi domande. Da dove veniamo? Come è nato l’universo? Qual è il disegno, il significato profondo che sta dietro a ogni cosa? C’è qualcuno lassù? I racconti della creazione tramandati nel passato, che oggi sembrano meno attendibili, sono stati sostituiti da una varietà di credenze – che potremmo solo definire «superstizioni» – che spaziano dalla New Age a Star Trek. La scienza, però, può risultare anche più strana della fantascienza, e molto più soddisfacente.
Io sono uno scienziato con un profondo interesse per la fisica, la cosmologia, l’universo e il futuro dell’umanità. I miei genitori mi hanno insegnato a coltivare un’insaziabile curiosità e a provare a rispondere, come mio padre, alle molte domande che la scienza ci pone. Ho trascorso la vita intera viaggiando nel cosmo, senza mai uscire dalla mia mente. Attraverso la fisica teorica, ho cercato le risposte ad alcune delle grandi domande. A un certo punto, ho pensato che avrei assistito alla fine della fisica come la conosciamo, oggi, invece, ritengo che anche dopo che me ne sarò andato gli uomini continueranno per molto tempo a godere della meraviglia delle scoperte scientifiche. Siamo vicini ad alcune di queste risposte, ma non ci siamo ancora arrivati.
Il problema è che molti credono che la scienza sia troppo complicata, e fuori dalla loro portata. Io non lo penso affatto. Per condurre una ricerca sulle leggi fondamentali che governano l’universo è di certo necessario un dispendio di tempo, che la maggior parte della gente non può permettersi: se tutti ci dedicassimo alla fisica teorica, nel giro di poco il mondo si fermerebbe. Tuttavia, quasi tutti sono in grado di comprendere e apprezzare le nozioni di base se vengono spiegate loro in modo chiaro e senza equazioni, cosa che ritengo possibile e che talvolta mi sono dilettato a fare.

Ho vissuto l’epoca più memorabile per la ricerca nella fisica teorica. Negli ultimi cinquant’anni, il nostro quadro dell’universo è cambiato moltissimo, e sarò felice se avrò dato anch’io un contributo a questa trasformazione. Una delle grandi rivelazioni portate dall’era spaziale è la nuova prospettiva sotto cui l’umanità ha imparato a guardare se stessa: quando osserviamo la Terra dallo spazio, ci vediamo come un tutt’uno. Percepiamo l’unità, non le divisioni. È un’immagine che, nella sua grande semplicità, trasmette un messaggio molto forte: un unico pianeta, una sola razza umana.
Voglio aggiungere la mia voce a quelle di coloro che chiedono un intervento immediato sulle sfide chiave della nostra comunità globale. Spero che in futuro, anche quando non sarò più qui, le persone che governano il mondo siano in grado di mostrare creatività, coraggio e leadership. Mi auguro che si dimostrino all’altezza della sfida posta dagli obiettivi di uno sviluppo sostenibile, e che agiscano non per il loro interesse personale ma per il bene comune. Sono del tutto consapevole della preziosità del tempo. Cogliete l’attimo.

Agite ora.

Ho già avuto modo di raccontare la mia vita nei miei scritti, ma vale comunque la pena ripercorrere alcune delle mie prime esperienze per dimostrare l’interesse che da sempre nutro per le grandi domande.

Sono nato esattamente tre secoli dopo la morte di Galileo, e mi piacerebbe pensare che questa coincidenza abbia impresso una direzione allo sviluppo che la mia vita ha avuto nel campo scientifico. Tuttavia, secondo i miei calcoli, in quello stesso giorno dovrebbero essere nati circa duecentomila altri bambini, e non so quanti di loro abbiano poi mostrato un qualche interesse per l’astronomia.

Sono cresciuto in una casa vittoriana, un edificio alto e stretto nel sobborgo londinese di Highgate che i miei genitori avevano acquistato a prezzo stracciato durante la Seconda guerra mondiale, quando tutti pensavano che Londra sarebbe stata rasa al suolo dai bombardamenti. In effetti, un missile V2 cadde proprio a poche case di distanza dalla nostra; quel giorno, comunque, io ero via con mia madre e mia sorella, e per fortuna mio padre non rimase ferito. Il cratere dell’esplosione sarebbe rimasto lì per diversi anni: io e il mio amico Howard andavamo a giocarci, studiando i risultati dell’esplosione con la stessa curiosità che mi avrebbe poi guidato per tutta la vita.

Nel 1950, mio padre andò a lavorare presso la nuova sede del National Institute for Medical Research di Mill Hill, alla periferia nord di Londra, e la nostra famiglia si trasferì lì vicino, nella città episcopale di St Albans. I miei mi mandarono alla High School for Girls, che a dispetto del nome accettava anche i maschi fino ai dieci anni. In seguito, frequentai la St Albans School. Non fui mai uno degli studenti migliori – era una classe di ragazzi molto intelligenti e io ero più o meno nella media –, ma i compagni mi diedero comunque il soprannome di «Einstein»; può darsi, quindi, che intravedessero in me i segni di una qualche potenzialità. Quando avevo dodici anni, uno dei miei amici scommise con un altro un sacchetto di caramelle che non sarei mai diventato nessuno.

A St Albans avevo sei o sette amici intimi. Ricordo che discutevamo a lungo di ogni genere di argomento, dai modellini radiocomandati alla religione. Una delle grandi questioni di cui parlavamo riguardava l’origine dell’universo e l’eventuale necessità di un Dio che lo avesse creato e messo in movimento. Avevo sentito che la luce proveniente dalle galassie remote era spostata verso il rosso dello spettro, cosa che veniva vista come una prova del fatto che il cosmo si stesse espandendo. Io, però, ero sicuro che ci doveva essere un’altra spiegazione per quel fenomeno: non poteva darsi che la luce, nel suo tragitto fino a noi, si stancasse diventando così più rossa? L’idea di un universo eterno e sostanzialmente immutabile mi sembrava molto più naturale. (Solo diversi anni dopo, in seguito alla scoperta della radiazione cosmica di fondo a microonde – avvenuta quando frequentavo da un paio d’anni il mio corso di dottorato –, avrei compreso l’errore.)

Ero sempre molto interessato a capire come funzionavano le cose e, per farlo, ero solito smontarle. Purtroppo, però, non ero altrettanto bravo a rimetterle insieme: la mia abilità pratica non è mai stata all’altezza delle mie capacità teoretiche. Mio padre aveva sempre incoraggiato la mia passione per la scienza e voleva che andassi a studiare a Oxford o Cambridge. Lui aveva frequentato l’Università di Oxford e pensava che anch’io avrei dovuto iscrivermi lì. A quei tempi, però, non c’erano posti per studenti di matematica, quindi la mia unica opzione fu provare a far domanda per una borsa di studio in scienze naturali e, con mia stessa sorpresa, riuscii a ottenerla.
 Traccia 3.


Dietro a ogni cosa

dietro a ogni cosa
una strana meraviglia

fuori 
il mondo
chiaro e possibile
memorabile prospettiva
come un'immagine
un messaggio
una voce consapevole

ora
la mia vita
un'esplosione di caramelle
necessità spostata verso un'altra spiegazione
idea di un eterno errore
la mia passione
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Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

2
ciao @Ippolita non riesco in nessun modo a citare, quotare, incollare la tua poesia per commentare ogni singolo verso. Ok, procedo così. Inizi con

Dietro a ogni cosa
una strana meraviglia

questo verso mi parla dello stupore che ci offre la vita se di lei siamo curiosi. Mi piace.

fuori 
il mondo
chiaro e possibile
memorabile prospettiva
come un'immagine
un messaggio
una voce consapevole

qui apprezzo l'immagine che dai del mondo, sia come ritmo sia come figure retorica, la personificazione del mondo in memorabile prospettiva, messaggio, voce consapevole.

ora
la mia vita
un esplosione di caramelle

qui, spezzando in tre righi il verso, dai un crescendo che culmina nell'esplosione. La parola caramelle, traslazione di gioie/opportunità/occasioni, si imprime bene nella memoria del lettore (questa la sensazione che ne ho ricevuta).

necessità spostata verso un'altra spiegazione
idea di un eterno errore
la mia passione

la parte finale riporta all'uomo "vittima" delle proprie passioni. Il verso preso tutto per intero, cioè con i tre righi precedenti, ricalca il ritmo del respiro, il movimento dell'onda: il crescendo, il raggiungimento della massima espansione nel rigo più lungo cui fa seguito il rientro (la mia passione).
L'intero componimento mi è piaciuto molto. Brava. Le tracce, a mio vedere, sono difficilissime, molto vincolanti. Conducono inevitabilmente all'astrattismo.  
Non so se la mia interpretazione collimi con la tua, in fondo, si potrebbero trovare altre sfumature. Ad esempio, le caramelle credute gioie (opportunità/occasioni) hanno bisogno di un'altra spiegazione: altro non sono che l'eterno errore delle tue passioni. 

 John Keats (poeta inglese morto a soli 26 anni) diceva: Se la poesia non viene spontanea come le foglie all'albero è meglio che non venga affatto. 
In questo gioco siamo messi alla prova per dimostrare l'esatto contrario.  

Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

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Ciao @Ippolita
Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pmdietro a ogni cosa
una strana meraviglia
Un messaggio forte. Mi fa immaginare una persona positiva e fresca che riesce a cogliere con meraviglia ogni cosa. È un atteggiamento tipico dei bambini, ed è, forse, la chiave giusta per accedere al regno dei cieli inteso come felicità e appagamento. Saper conservare il senso di meraviglia è un grande dono.
Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pmfuori 
il mondo
chiaro e possibile
memorabile prospettiva
come un'immagine
un messaggio
una voce consapevole
Se si osserva il mondo con tale attitudine, tutto sembra raggiungibile e chiaro.
Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pmora
la mia vita
un'esplosione di caramelle
Questa parte indugia ancora nella sensazione “fanciullesca” di  felicità. L’esplosione di caramelle mi ha fatto pensare ai fuochi d’artificio. Colori, sapori, profumi dolci e spensierati. Ma in realtà il verso ci porta altrove, verso una nuova consapevolezza.
Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pmora
la mia vita
un'esplosione di caramelle
necessità spostata verso un'altra spiegazione
idea di un eterno errore
la mia passione
Eh…  quelle caramelle sono le illusioni? 
Quando si prova la sensazione di aver sbagliato tutto, di aver preso lucciole per lanterne, di aver sprecato, magari, il proprio amore verso chi non meritava .
Allora potrei interpretare tutto il tuo scritto come una parabola discendente. L’amore che fa guardare il mondo con occhi meravigliati. I colori sono più vividi e tutto ci sembra fantastico. Poi, il dubbio. L’idea di aver commesso un errore, ci rende necessario spostare lo sguardo altrove.

Chissà se ci ho preso… 
Comunque bella e profonda poesia. Complimenti!

Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

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Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pm





































 Traccia 3.


Dietro a ogni cosa

dietro a ogni cosa
una strana meraviglia

(stupirsi di ogni piccola cosa nuova nella vita)

fuori 
il mondo
chiaro e possibile
memorabile prospettiva
come un'immagine
un messaggio
una voce consapevole

(vedere il mondo come memorabile prospettiva, come messaggio di voce consapevole)

ora
la mia vita
un'esplosione di caramelle

(dolcezze esplosive da vivere)

necessità spostata verso un'altra spiegazione

(un altro modo di vedere le cose?)

idea di un eterno errore
la mia passione

(sbagliare le passioni? L'importante è viverle)
Scusami, cara @Ippolita  ma neanch'io riesco a quotare i tuoi versi e allora mi sono inserita tra parentesi.
Vedo, nel tuo brano, una meditazione sui significati delle cose che ci accadono nella vita, sul mondo esterno, su errori e passioni.

Versi ben orchestrati sul senso della vita. Piaciuti!  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

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ciao @Ippolita . Sì! Hai cucinato bene il testo e ne hai fatto un manicaretto niente male ;)


dietro a ogni cosa
una strana meraviglia
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Mi pare di cogliere una "robusta curiosità" insita in te! Però, perché è "strana" questa meraviglia? Perché oramai la gente non si domanda più niente e si è abituata a vivere attraverso solo ciò che vede in tv?
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fuori 
il mondo
chiaro e possibile
memorabile prospettiva
come un'immagine
un messaggio
una voce consapevole
---------------------------------------------------------------
Appunto. Essersi persi nel mondo virtuale ha fatto smarrire la strada maestra.
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ora
la mia vita
un'esplosione di caramelle
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E queste caramelle cosa sono? Il dolce finale dei tuoi maestosi pranzi? Quelle che si regalano a iosa ai bambini quando lasciano il tavolo per andare a giocare e smaltire il pranzo? Sono quelle che dai te con tanta gioia? Io non trovo un significato diverso. Anche perché, questa parola, la vedo come una cosa fuori posto in apparenza. Per esempio: un fiore bianco all'occhiello di un abito viola. Un paio di scarpe da tennis sul frac. Insomma: un oggetto che diventa un particolare su cui fissare lo sguardo e alienare il circostante.
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necessità spostata verso un'altra spiegazione
idea di un eterno errore
la mia passione
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Qui vi è un mistero recondito che riguarda la tua vita privata: il tuo lato personale che hai dovuto adattare alla vita di tutti i giorni!
Sono proprio un ficcanaso! :P Spero di non apparirti come uno suonato! ma questi versi tanto mi ispirano, in considerazione a come penso tu sia fatta. Spero di non aver cannato. Ciao cara
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

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Adel J. Pellitteri ha scritto: lun ott 24, 2022 10:36 am  John Keats (poeta inglese morto a soli 26 anni) diceva: Se la poesia non viene spontanea come le foglie all'albero è meglio che non venga affatto. 
In questo gioco siamo messi alla prova per dimostrare l'esatto contrario.  
@Adel J. Pellitteri

Davvero! È un gioco intelligente e molto creativo, mi piace moltissimo. E porta a risultati che mi riempiono di stupore: sto leggendo testi affascinanti. 
Grazie per il tuo bel commento, cara Jole.


@@Monica, cara, che piacere che ci sia anche tu. Ti ringrazio per la lettura attenta e minuziosa. 
In questo gioco creativo abbiamo il compito di tirar fuori collane di parole che tentino di restituire un senso compiuto, del quale l''io lirico' si assume il compito di portare il peso. Nei versi finali mi è sembrato che il senso si sviluppasse da solo nella direzione che hai ben individuato, intendendo con "passione" tutto ciò che sposta il cuore verso movimenti sussultori lontani dalla razionalità.
Di nuovo grazie, e a presto.
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Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

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Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pmla mia vita
un'esplosione di caramelle
Bellissima, un'immagine meravigliosa che mi ha colpito molto. Ho davanti agli occhi questa esplosione di colori, di sapori, che è la vita... davvero bella, come si suol dire varrebbe già questa il prezzo del biglietto.
Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pmdietro a ogni cosa
una strana meraviglia

fuori 
il mondo
chiaro e possibile
Ho apprezzato molto anche i versi di apertura, l'antitesi tra la chiarezza delle cose (il mondo fuori) e la meraviglia strana e indecifrabile che vi si cela dietro...
Ippolita ha scritto: dom ott 23, 2022 7:54 pmidea di un eterno errore
la mia passione
Chiusura all'altezza dal sapore nostalgico e malinconico (l'eterno errore) che rimanda a una delicata sofferenza (passione) di chi cerca una spiegazione.
Ciao Ippolita, complimenti per questa poesia che mi è piaciuta davvero molto.

Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

9
@Ippolita 
Ciao Ippolita. Ho trovato la tua poesia molto franca, aperta, sincera, apparentemente poco costruita. Quanto di meglio in ambito poetico, credo.
Belli i due versi finali e l'accostamento errore\passione che da solo dà tutto il senso della forza e della debolezza intrinseche all'umanità.
Bellissimo anche quella necessità di spostarsi verso un'altra alternativa di vita, verso nuovi assunti per far fronte, probabilmente, agli eventi che incalzano e ai quali, malgrado ci piacciano tanto le certezze assolute, ci vediamo costretti a rispondere in modo diverso. 
Mi piacciono moltissimo anche altri particolari minori come quei versi che sembrano musicalmente richiamarsi a distanza: Fuori\il mondo - Ora\la mia vita. Grande musicalità di parole. Bravissima.  :super:

Re: [CP8] Dietro a ogni cosa

11
bestseller2020 ha scritto: gio ott 27, 2022 5:35 pm Hai cucinato bene il testo e ne hai fatto un manicaretto niente male 

dietro a ogni cosa
una strana meraviglia

Mi pare di cogliere una "robusta curiosità" insita in te! Però, perché è "strana" questa meraviglia? Perché oramai la gente non si domanda più niente e si è abituata a vivere attraverso solo ciò che vede in tv?

ora
la mia vita
un'esplosione di caramelle
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E queste caramelle cosa sono? Il dolce finale dei tuoi maestosi pranzi? Quelle che si regalano a iosa ai bambini quando lasciano il tavolo per andare a giocare e smaltire il pranzo? Sono quelle che dai te con tanta gioia? Io non trovo un significato diverso. Anche perché, questa parola, la vedo come una cosa fuori posto in apparenza. Per esempio: un fiore bianco all'occhiello di un abito viola. Un paio di scarpe da tennis sul frac. Insomma: un oggetto che diventa un particolare su cui fissare lo sguardo e alienare il circostante.
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necessità spostata verso un'altra spiegazione
idea di un eterno errore
la mia passione
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Qui vi è un mistero recondito che riguarda la tua vita privata: il tuo lato personale che hai dovuto adattare alla vita di tutti i giorni!
Sono proprio un ficcanaso! :P Spero di non apparirti come uno suonato! ma questi versi tanto mi ispirano, in considerazione a come penso tu sia fatta. Spero di non aver cannato. Ciao cara
Ciao a te, Raffaele, e grazie per le cose simpatiche e interessanti che mi scrivi. "L'esplosione di caramelle" l'hai rappresentata benissimo con l'immagine del fiore bianco sull'abito viola: non potevo non acchiappare al volo una mescolanza così inedita.
Riguardo al verso "idea di un eterno errore la mia passione", quando l'ho assemblato mi era parso bello e significativo, ma soltanto dopo ho pensato che forse, inconsciamente, poteva attagliarsi alla mia passione per la scrittura. Un abbraccio e grazie ancora, @bestseller2020.

Joyopi ha scritto: ven ott 28, 2022 7:34 pm
Bellissima, un'immagine meravigliosa che mi ha colpito molto. Ho davanti agli occhi questa esplosione di colori, di sapori, che è la vita... davvero bella, come si suol dire varrebbe già questa il prezzo del biglietto.

Ho apprezzato molto anche i versi di apertura, l'antitesi tra la chiarezza delle cose (il mondo fuori) e la meraviglia strana e indecifrabile che vi si cela dietro...

Chiusura all'altezza dal sapore nostalgico e malinconico (l'eterno errore) che rimanda a una delicata sofferenza (passione) di chi cerca una spiegazione.
Ciao Ippolita, complimenti per questa poesia che mi è piaciuta davvero molto.
Grazie infinite per le tue belle parole, @Joyopi! Felicissima che il testo ti sia piaciuto.

Bob66 ha scritto: sab ott 29, 2022 5:26 pm@Ippolita 
Ciao Ippolita. Ho trovato la tua poesia molto franca, aperta, sincera, apparentemente poco costruita. Quanto di meglio in ambito poetico, credo.
Belli i due versi finali e l'accostamento errore\passione che da solo dà tutto il senso della forza e della debolezza intrinseche all'umanità.
Bellissimo anche quella necessità di spostarsi verso un'altra alternativa di vita, verso nuovi assunti per far fronte, probabilmente, agli eventi che incalzano e ai quali, malgrado ci piacciano tanto le certezze assolute, ci vediamo costretti a rispondere in modo diverso. 
Mi piacciono moltissimo anche altri particolari minori come quei versi che sembrano musicalmente richiamarsi a distanza: Fuori\il mondo - Ora\la mia vita. Grande musicalità di parole.
Caro @Bob66, ti ringrazio tanto per il tuo giudizio positivo. Felice e onorata che tu abbia notato la corrispondenza Fuori\il mondo - Ora\la mia vita. A presto! 
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