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Flocculazione: L’effetto di un processo di coagulazione (v. fig.). Correntemente si attribuisce il medesimo significato a entrambi i termini. Ma la coagulazione va più propriamente intesa come la destabilizzazione esercitata da una sostanza chimica ( agente coagulante) su un sistema colloidale, mentre la f. è la fase immediatamente successiva alla coagulazione, cioè la riunione dei colloidi destabilizzati in aggregati di maggiori dimensioni ( flocculi) per effetto del moto browniano o di uno stato di controllata agitazione promossa in seno alla massa fluida al fine di favorire le collisioni fra i colloidi. I flocculi sedimentano, in genere, con una velocità abbastanza elevata nella successiva fase di riposo.

Flocculazione: L’effetto di un processo di coagulazione (v. fig.). Correntemente si attribuisce il medesimo significato a entrambi i termini. Ma la coagulazione va più propriamente intesa come la destabilizzazione esercitata da una sostanza chimica ( agente coagulante) su un sistema colloidale, mentre la f. è la fase immediatamente successiva alla coagulazione, cioè la riunione dei colloidi destabilizzati in aggregati di maggiori dimensioni ( flocculi) per effetto del moto browniano o di uno stato di controllata agitazione promossa in seno alla massa fluida al fine di favorire le collisioni fra i colloidi. I flocculi sedimentano, in genere, con una velocità abbastanza elevata nella successiva fase di riposo.

                                         FLOCCULAZIÓNE





Fortunata
serie di circostanze
ma

ogni cosa ha un prezzo
vivere ha un prezzo
credo

L’atto di esistere, fine a sé stesso
non dovrebbe dar peso alla differenza,
nemmeno

quando la fa, non esiste
vita peggiore o migliore
Avrei

potuto, (intendo vivere)
di ciò che avevo
Nulla

sarebbe cambiato,
giorni, mesi, anni sono passati
- tra

desiderio/rifiuto/trasgressione/autocommiserazione/rimorso -
ed è ancora vita, è sempre
vita





                                                                                                                    18 settembre 2022

Ciao @Bob66

Cercavo una poesia per il commento ai Lampi, nel caso.in cui fossi colta da ispirazioni così l'ho già pronto, e ho deciso di commentare il tuo testo super attratta dal titolo.

Il fenomeno della flocculazione, seppur abbastanza comune, è più noto a chimici e fisici, che ne fanno esperienza diretta, per il resto non tutti ne hanno così familiarità. Parto da questa considerazione per dirti che la scelta di questo titolo è,  a mio avviso, piuttosto pericolosa. Siccome i titoli nelle poesie, almeno per me, sono parte integrante del testo e sono la porta che ci permette di entrare in contatto col mood del componimento, temo che per chi non abbia presente cosa sia esattamente la flocculazione sia più difficile approcciarsi al tuo testo. Inoltre più che uno spoiler con la descrizione enciclopedica del fenomeno, secondo me avrebbe reso meglio l'idea un video. Anche perché credo tu volessi evocare un'immagine precisa da associare alle sensazioni dei tuoi versi.

Nel fenomeno della flocculazione si assiste a una sostanza in soluzione (quindi liquida) che, a contatto con opportuno reagente, solidifica in questi "fiocchi" morbidi che si depositano sul fondo creando un effetto tipo nevicata. Se ho percepito ciò che volevi far arrivare al lettore, crei un parallelismo tra gli eventi/emozioni della vita e questi "fiocchi", che depositandosi creano il vissuto emotivo di una persona che tu concentri in una multi-parola:

Bob66 wrote: Sun Sep 18, 2022 2:04 pmdesiderio/rifiuto/trasgressione/autocommiserazione/rimorso

Questi sentimenti creano come uno strato, una base nella memoria. Li ho immaginati come "fiocchi" ognuno a se stante ma che tutti insieme vanno a formare il sedimento, come tu rendi bene scrivendolo tutti in fila senza spazi bianchi ma separsti con lo slash.
In questo verso:

Bob66 wrote: Sun Sep 18, 2022 2:04 pmNulla

sarebbe cambiato,
giorni, mesi, anni sono passati
- tra

desiderio/rifiuto/trasgressione/autocommiserazione/rimorso -

sembra quasi tu consideri il tuo "sedimento" con rimpianto. Quel "nulla sarebbe cambiato" mi fa pensare che tu giudichi di non aver avuto i "fiocchi" migliori, però questo stona un po' con le parole-fiocco che usi. Ad esempio per me "desiderio" e "trasgressione" non sono emozioni totalmente negative, anzi fanno parte della vita, sono alcune di quelle cose che ci fanno sentire vivi. Certo sicuramente "rifiuto", "autocommiserazione" o "rimorso" sono fiocchi decisamente meno vitali. 

Ecco, sono partita da titolo e poi sono volata alla conclusione della tua poesia, che, seppur breve, secondo me presenta dei versi superflui (ovviamente questa è la mia opinione e vale quel che vale) all'inizio. Ho avuto la sensazione, aumentata anche all'uso (ma potrei dire quasi abuso visto la ricorrenza alta in poche righe)  del condizionale o comunque della parola dubitativa "credo". Nel senso che sembra quasi che nei primi versi tu non sia sicuro della direzione che prenderà il componimento e solo alla fine "colpisci ". Per me l'ultima strofa funziona benissimo e in perfetta sinergia col titolo, invece le precedenti smorzano un po' l'effetto. 
Mi permetto, anche se sono consapevole che le poesie possono essere modificate solo dall'autore stesso, di suggerirti dei cambiamenti, più per chiarirti il mio pensiero sull'efficacia del componimento che come correzione vera e propria. 

Bob66 wrote: Sun Sep 18, 2022 2:04 pmFortunata
serie di circostanze
ma

ogni cosa ha un prezzo
vivere ha un prezzo
credo

L’atto di esistere, fine a sé stesso
non dovrebbe senza dar peso alla differenza,
nemmeno

quando la fa, non esiste
Nessuna
vita peggiore o migliore
Avrei

potuto, (intendo vivere)
di ciò che avevo
Nulla

sarebbe cambiato,
giorni, mesi, anni sono passati
- tra

desiderio/rifiuto/trasgressione/autocommiserazione/rimorso -
ed è ancora vita, è sempre
vita

Spero ti possa risultare utile almeno.una parola di ciò che ho scritto .

Talia

Talia wrote: Sat Sep 24, 2022 7:46 amSpero ti possa risultare utile almeno una parola di ciò che ho scritto .

@Talia Ciao! Utilissimo in quanto mi permette di parlare un po' di questa poesia che immagino possa non risultare di primo acchito facilissima. Utilissimo anche perché hai toccato tutti i punti cruciali. Leggerò soltanto in un secondo momento, perdonami, i suggerimenti formali ma non perché io mi creda chissà che poeta ma soltanto in virtù (o vizio) di quella che è la mia concezione di poesia come strumento di espressione personale che deve in primo luogo spiegare a me quello che sento e poi caldamente augurarsi che il risultato possa eventualmente ma non necessariamente essere condiviso. Dico questo, che parrà sicuramente arrogante e spocchioso, soprattutto da lettore perché a me capita di farmi sedurre più spesso dal fascino di scritti che non arrivo a capire fino in fondo ma che stimolano la mia fantasia e, a dio piacendo (si fa per dire), anche qualche riflessione. In questo senso converrai che un editing a uno scritto che è in primo luogo riflesso interiore e poi, ma solo in secondo luogo, si organizza esteticamente, un editing a un testo poetico non ha assolutamente senso anche perché in poesia, effimera fragile delicata com'è, diventa significativo anche lo spostamento di una virgola per quello che riguarda il contenuto e quindi se tu me la sposti è un po' come se sostituissi il tuo pensiero al mio. Certo, poi è legittimo darne una versione propria, non bisogna aver paura di giocare con le parole (e nemmeno con il proprio ego), e per questo ti ringrazio pure.

Talia wrote: Sat Sep 24, 2022 7:46 amSe ho percepito ciò che volevi far arrivare al lettore, crei un parallelismo tra gli eventi/emozioni della vita e questi "fiocchi", che depositandosi creano il vissuto emotivo di una persona

Esattamente questo. Mi sono innamorato, come mi capita a volte, del termine e del suo significato che richiama foneticamente appunto la neve, e quindi della ricca serie di suggestioni cerebrali che è in grado di evocare. La mia suggestione riguardava appunto quei momenti della vita in cui le esperienze coagulano, si solidificano in qualcosa di non necessariamente definitivo (l'avverbio è inutile, lo so, in quanto esiste forse qualcosa di definitivo, nella vita? Io credo che fortunatamente no) ma che si stabilizza per determinati periodi di tempo in un qualche tipo di equilibrio emotivo.

Talia wrote: Sat Sep 24, 2022 7:46 amsembra quasi tu consideri il tuo "sedimento" con rimpianto. Quel "nulla sarebbe cambiato" mi fa pensare che tu giudichi di non aver avuto i "fiocchi" migliori, però questo stona un po' con le parole-fiocco che usi. Ad esempio per me "desiderio" e "trasgressione" non sono emozioni totalmente negative, anzi fanno parte della vita, sono alcune di quelle cose che ci fanno sentire vivi. 

Assolutamente no e non capisco cosa te lo abbia fatto pensare. Il senso della poesia è proprio questo: la vita è sempre e comunque vita, e non sono d'accordo con te sul fatto che autocommiserazione, rimorso e rifiuto siano qualcosa di meno vitale. Il mio rimpianto è proprio quello, semmai, di aver vissuto parte della mia vita nella convinzione che certi stati emotivi non fossero all'altezza di altri. Inutile negare che il contesto sociale in cui viviamo crei una pressione in questo senso su di noi, ma io auspico caldamente quell'autoconsapevolezza per cui se qualcuno pensa io sia in difetto, ebbene che sia un problema suo, non mio. Ci sarebbe da dire moltissimo ma vedo di non tirarla troppo per le lunghe. 

Talia wrote: Sat Sep 24, 2022 7:46 amEcco, sono partita da titolo e poi sono volata alla conclusione della tua poesia, che, seppur breve, secondo me presenta dei versi superflui (ovviamente questa è la mia opinione e vale quel che vale) 

Io la vedo molto concisa e essenziale. Ho cambiato solo questo, perché non mi piaceva creare un verso su una semplice preposizione:

Nulla
 
sarebbe cambiato,
ore, giorni, mesi sono passati
anni vita

I versi iniziali esplicitano un cambiamento, il sopraggiungere di un indefinito miglioramento nel tenore di vita, e questo serve per esprimere poi il concetto di fondo della poesia, ovvero che era vita prima come è vita adesso (e che, ma questo è sottinteso, è impossibile riuscire a discernere cosa abbia portato a cosa)

Grazie di cuore, Talia, per il bel commento. Proprio quello che auspicavo per parlare un po' di questa poesia.