Favola fiorentina
Posted: Tue Jul 05, 2022 5:50 pm
Baci rubati - Costruttori di Mondi
Favola fiorentina
Cenerentola in veste d’argento
fulgida stella al ballo della festa.
Trovi l’incanto nel cuore di un biglietto,
rosa vermiglia omaggio galante
di magia profumo e palpiti nel petto
soave gioia nelle parole lette,
appuntamento alla mezzanotte
volta celeste di tenere promesse
lucenti scarpette di acerbe principesse.
Nell’afa langue l’urbe fiorentina
attese insonni e sigarette accese
brucian nel fumo tabacco e nicotina
segnando un tempo che l’amore ignora
tre volte batte il tocco di campana
tre volte sordo il cuore dice ancora.
Luci spente e caffè vuoti vegliano
segreti del fiume al suo bisbiglio
dorme Piazza di Santa Maria Novella
dome la città del rosso giglio
Cenerentola in veste d’argento
ferite di spine tra le tue dita
gambo di rosa sfiorita e tetra
cadono petali lungo il cammino
mesto artificio di magia perduta.
Mostra la notte di chimera il ghigno
trafitto il cuore, di vana speranza
non si dà pace l’amore ardente
vaglia ragioni di tanta mancanza
ma, infine cede a cruda sentenza.
Cenerentola in veste d’argento
Occhi di malva e gote incipriate
principessa di fiabe appassite
stillano lacrime mute al lamento
sapida pioggia d’un sogno d’estate.
Sfuma la tenebra nel nuovo giorno
tra Ponte Vecchio e Santa Croce
lontana assonnata già risuona una voce
Sfuma la tenebra nel nuovo giorno
amari i passi di un aspro ritorno.
Smarrita nell’alba scarpetta lucente
affonda un rimpianto nell’Arno silente.
Favola fiorentina
Cenerentola in veste d’argento
fulgida stella al ballo della festa.
Trovi l’incanto nel cuore di un biglietto,
rosa vermiglia omaggio galante
di magia profumo e palpiti nel petto
soave gioia nelle parole lette,
appuntamento alla mezzanotte
volta celeste di tenere promesse
lucenti scarpette di acerbe principesse.
Nell’afa langue l’urbe fiorentina
attese insonni e sigarette accese
brucian nel fumo tabacco e nicotina
segnando un tempo che l’amore ignora
tre volte batte il tocco di campana
tre volte sordo il cuore dice ancora.
Luci spente e caffè vuoti vegliano
segreti del fiume al suo bisbiglio
dorme Piazza di Santa Maria Novella
dome la città del rosso giglio
Cenerentola in veste d’argento
ferite di spine tra le tue dita
gambo di rosa sfiorita e tetra
cadono petali lungo il cammino
mesto artificio di magia perduta.
Mostra la notte di chimera il ghigno
trafitto il cuore, di vana speranza
non si dà pace l’amore ardente
vaglia ragioni di tanta mancanza
ma, infine cede a cruda sentenza.
Cenerentola in veste d’argento
Occhi di malva e gote incipriate
principessa di fiabe appassite
stillano lacrime mute al lamento
sapida pioggia d’un sogno d’estate.
Sfuma la tenebra nel nuovo giorno
tra Ponte Vecchio e Santa Croce
lontana assonnata già risuona una voce
Sfuma la tenebra nel nuovo giorno
amari i passi di un aspro ritorno.
Smarrita nell’alba scarpetta lucente
affonda un rimpianto nell’Arno silente.