[LP24] Senza passato

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(traccia 2)

Adesso si ho perso quel che ho avuto
si proprio ora che io l'ho perduto,
son rosse le mie scaglie ed io sto muto
con l'acqua oltre la gola ero un pennuto,

e poi sfiorando il mare l'ho scordato
come splendeva in vero il ciel stellato
in questo immenso mondo mio salato
cos'ero prima l'ho dimenticato,

ma dirvi cosa sono adesso posso
lo smemorato e zitto pesce rosso.
Si guadagna da vivere come collaboratore clinico degli aggiustaossa, scrittore per una naturale propensione a inventare storie assolutamente vere.

www.piovasco.weebly.com

Re: [LP24] Senza passato

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Piovasco ha scritto: Adesso si ho perso quel che ho avuto
si proprio ora che io l'ho perduto,
son rosse le mie scaglie ed io sto muto
con l'acqua oltre la gola ero un pennuto,

e poi sfiorando il mare l'ho scordato
come splendeva in vero il ciel stellato
in questo immenso mondo mio salato
cos'ero prima l'ho dimenticato,

ma dirvi cosa sono adesso posso
lo smemorato e zitto pesce rosso.
C'è chi ha scritto che le poesie non-sense di Toti Scialoja scacciano la noia: si può dire lo stesso della tua, la quale, nonostante la struttura più simile al sonetto, mi ha fatto subito pensare all'illustre pittore e poeta.
Oppure, con un esempio quasi "sinestetico", possiamo pensare alle formidabili metamorfosi delle litografie di Escher, dove gli uccelli si trasformano in pesci e i pesci in uccelli.
Insomma, @Piovasco, complimenti a tutto tondo: oltre agli strumenti del mestiere, possiedi anche un'originalità elegante ed espressiva.
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Re: [LP24] Senza passato

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Piovasco ha scritto: Adesso si ho perso quel che ho avuto
si proprio ora che io l'ho perduto,
son rosse le mie scaglie ed io sto muto
con l'acqua oltre la gola ero un pennuto,
Che la perdita a volte dipenda dalla conoscenza.
Arrivato a un passo dal successo, sulle ali della sapienza,
 (ero un pennuto:  le ali sono il simbolo di libertà. Di parola, di agire e di pensare senza costrizioni.)
Piovasco ha scritto: e poi sfiorando il mare l'ho scordato
come splendeva in vero il ciel stellato
finalmente ha toccato il mare:( il mare, simbolo di tutto ciò che è sommerso, nascosto, che non si deve scoprire.)
Se prima, era felice per la sua ascesa, sfiorando il mare ha perso tutto. La sua autonomia, la facoltà di esprimere pensieri…
Ha toccato il mare, è finito sotto il giogo del sistema che impoverisce le idee. Ammutolisce la speranza.
Piovasco ha scritto: in questo immenso mondo mio salato
cos'ero prima l'ho dimenticato,
Dimentica chi era, dimentica ogni cosa che lo elevava. Non può più parlare ne ha perso perfino fa facoltà.
Piovasco ha scritto: lo smemorato e zitto pesce rosso.
E stai zitto! pesce rosso.

Oh, accidenti, @Piovasco,   io questa poesia l'ho trovata alquanto sovversiva. Sembra che parli di un povero pescetto, ma come certi i versi, le cosidette pasquinate, dicono una cosa ma ne intendono un'altra.




 
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