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[LP 23] Aspettare

Posted: Sat Feb 26, 2022 7:01 pm
by Alberto Tosciri
Traccia 1: muoversi

commento: viewtopic.php?p=30250#p30250

Da bambino
giocavo sopra una cupola di cemento
interrata dal tempo.
 
Un cannone di soldati nemici
ai tempi di guerra.
 
Lo sapevo e aspettavo che tornassero.
Non sono mai tornati.
 
Ancora oggi vado a vedere
quando non so chi aspettare.
 
Mi siedo e guardo. 
Vedo ragazzi dietro il cannone,
sorridono sudati e guardano il mare.
 
Avranno fatto il bagno, ne sono certo.
Guardo il mare e aspetto che vengano.
Forse mangeranno qualcosa
e mi diranno di stare con loro.
Ma non tornano mai.
 
Ma io aspetto, seduto.
Forse mi stanno vedendo.
Forse torneranno.

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Sun Feb 27, 2022 6:55 am
by @Monica
Ciao @Alberto Tosciri
i tuoi versi, letti in questo momento storico, fanno ancora più male. Ci sono i tuoi elementi, c'è il tuo vissuto filtrato da una grande sensibilità. 🤗

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Sun Feb 27, 2022 11:18 am
by Mario74
Complimenti @Alberto Tosciri, la tua poesia è bellissima, e in questo momento il nostro pensiero va alla situazione attuale in Ucraina, anche se il tuo riferimento probabilmente si riferiva ad un'altra guerra. Ma cosa importa? ogni guerra è sbagliata, e porta con sé solo dolore e morte, e attese infinite delle persone che abbiamo amato e non torneranno mai più.
Tu ovviamnente lo hia detto molto meglio di me. 

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Sun Feb 27, 2022 11:47 am
by Poeta Zaza
@Alberto Tosciri  :)

Come calzano bene i tuoi versi a ricordo di una guerra lontana e di chi non è tornato con una guerra che pulsa vicino a noi, e che temiamo possa deflagrare.

Bravo, Alberto. Complimenti anche per la costruzione.

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Sun Feb 27, 2022 5:59 pm
by Alberto Tosciri
@Monica wrote: i tuoi versi, letti in questo momento storico, fanno ancora più male. Ci sono i tuoi elementi, c'è il tuo vissuto filtrato da una grande sensibilità. 🤗
I ricordi delle guerre, delle ingiustizie, del dolore, penso non abbiano mai un tempo: sono sempre uguali e fanno sempre male. Grazie per la tua sensibilità @Monica 

Grazie @Mario74 
Si mi riferivo all'ultima guerra mondiale, ai bunker di cemento sparsi un po' lungo tutte le coste italiane.
Ma tutte le guerre sono uguali.

Grazie @Poeta Zaza 
Poeta Zaza wrote: Complimenti anche per la costruzione.
L'ho inventata io là per là. Non è un granché. Non passerà nella storia della poesia, a meno che non recuperino solo questa, in un lontano futuro... Non avendo altro... sarà studiata...  :)

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Sun Feb 27, 2022 6:19 pm
by bestseller2020
ciao @Alberto Tosciri ...
a leggere i tuoi versi mi hai aperto la mente ai ricordi. Sulle nostre spiagge ancora ci sono i fortini in cemento armato della seconda guerra mondiale; quelli che si costruirono per alloggiare gli obici contro le navi di passaggio. La nostra terra ne è piena. Anch'io da bambino ne ero affascinato anche se non ne capivo cosa c'era di tanto drammatico dietro la loro costruzione. Oggi non se ne fanno più per quanto sarebbero inutili con il drastico cambiamento delle strategie militari.. mi è venuto in mente anche l'immagine dei marines sulla collina di Iwo Jima con il loro sforzo di issare la bandiera a stelle e strisce, emblema della conquista al prezzo di elevatissime vittime sul campo. Spesso le battaglie si potrebbero catalogare come quella di Pirro: inutili vittorie.  Come sempre mi stimoli quel contrasto interiore sulla necessità o no di reagire con la violenza.. ciao e a si biri

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Sun Feb 27, 2022 8:49 pm
by Alberto Tosciri
Ciao @bestseller2020 
Sì, intendevo proprio quei fortini di cemento. Ce n'era uno vicino alla spiaggia davanti casa, ci andavo da piccolo ma non riuscivo a entrarci perché seminterrato e allagato dalla palude. Ora l'ho perso di vista, hanno spianato tutto e da quelle parti ci hanno fatto un resort... non che fosse un monumento, ma io lo avrei aggiustato... Ce n'è anche uno lungo la vecchia statale 125, dopo Muravera, scavato sotto una montagna che capita proprio in faccia a chi guida con quei finestrini bui e minacciosi dove forse si affacciava un MG42, una mitragliatrice, visto che puntava sulla strada... La maggior parte c'erano tedeschi, ma anche italiani, finché eravamo alleati...
bestseller2020 wrote: Come sempre mi stimoli quel contrasto interiore sulla necessità o no di reagire con la violenza..
Un tempo ero propenso a reagire con la violenza, oggi lo sono molto meno, anche per l'età, per quanto l'istinto umano porti sempre a quella reazione istintiva; davanti alle ingiustizie eclatanti, brucianti e dolorose non si può restare a guardare... ma la violenza chiama altra violenza... e così via. Non se ne esce e nascono situazioni strazianti. Qualcuno aveva cercato di eliminare la violenza sulla terra, ma purtroppo gli uomini non sono propensi a seguire quella strada.
Poi distinguiamo la violenza di chi vuole fare del male per sopraffazione e la violenza di chi  si difende da quella sopraffazione. Ma così non se ne esce più.

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Thu Mar 03, 2022 3:40 pm
by Ippolita
Alberto Tosciri wrote:
Ancora oggi vado a vedere
quando non so chi aspettare.
Bei versi, ricchi di tristezza e profondità. 
Tutta la poesia è costruita sull'alternanza tra l'"arrivo" e l'"attesa", in un abile gioco tra realtà e fantasia. Tra i tuoi componimenti, forse il più raffinato, il più connotativo. Mi hai fatto a più riprese pensare a Il deserto dei Tartari.
Grazie, @Alberto Tosciri.

Re: [LP 23] Aspettare

Posted: Thu Mar 03, 2022 5:02 pm
by Alberto Tosciri
Grazie @Ippolita 
Hai visto davvero bene tra questi arrivi e queste attese in qualcosa che non sarà o che non sarà mai più come prima. Tema che mi ha sempre affascinato.
Mi ha fatto piacere il riferimento a Il deserto dei Tartari di Buzzati, romanzo che amo moltissimo e sul quale ho sempre desiderato, peccando di eccessiva fiducia nelle mie capacità, di "infilarci" anche una mia storia...
So di apparire monocorde...  anche cambiando ambientazioni quasi ovunque cerco di metterci un senso oppressivo di attesa, di ineluttabilità del destino, racchiuso in una dimensione umana rappresentata da una ricerca disperata di ordine, sicurezza, di delimitazione materiale della vita...
Ho scoperto un'altro romanzo bellissimo che ricorda molto il deserto dei Tartari, Waiting for the Barbarians, del premio Nobel J. M. Coetzee, da cui hanno tratto un film davvero raffinato, con attori fantastici.
Vale la pena vederlo, per me è un mare d'ispirazione... una vita sola non basta...